Crisi delle giovanili: ecco un’idea per valorizzare i talenti del futuro

Mario Balotelli scherza con Antonio Cassano a Coverciano (EPA/CARLO FERRARO)

I pessimi risultati ottenuti dalle nazionali italiane di tutte le categorie hanno aggravato l’allarme intorno al nostro calcio. Le nostre società non sembrano in grado di valorizzare a dovere i propri giovani, ecco allora una possibile soluzione che arriva dai grandi campionati europei e potrebbe rivoluzionare il nostro calcio.

Mario Balotelli abbraccia Davide Santon (ANSA)

I vari campionati primavera non sembrano essere più sufficienti per fornire alle squadre adeguati serbatoi di talenti. Escludendo Balotelli e poche altre eccezioni negli ultimi anni sono emerse lacune nel ricambio generazionale in tutti i ruoli: pochi portieri, pochi difensori di ruolo, pochi esterni. Una soluzione giusta per allevare giovani già capaci di fare la differenza potrebbe essere invece quella di introdurre anche in Italia un vero e proprio campionato riserve sullo stile di Spagna, Inghilterra e Germania. Nei principali campionati europei le squadre hanno infatti una formazione B che milita nel corrispettivo della Lega Pro italiana, un torneo nel quale utilizzare i giocatori non convocati in prima squadra e far crescere i giovani ai ritmi di un campionato vero.

Busquets in due anni è passato dal Barcellona B alla vittoria della coppa del mondo (ANSA)

Gli esempi dei risultati sono sotto gli occhi di tutti: due anni fa il Barcellona B allenato da Pep Guardiola aveva in campo i campioni del mondo Pedro e Busquets, mentre il Bayern Monaco B fino all’anno scorso contava su ThomasMuller, capocannoniere dell’ultimo mondiale. Anche in Inghilterra la musica non cambia: dal campionato riserve sono infatti usciti Rooney, Joe Cole, Bent e Micah Richards.

Thomas Muller si è laureato capocannoniere dell'ultimo mondiale (ANSA)

L’idea era stata proposta anche da Demetrio Albertini dopo l’eliminazione della nazionale under 19 agli europei di categoria. La creazione di un campionato riserve in Italia permetterebbe ai giovani di vivere un vero e proprio limbo tra le giovanili e i campionati, abituandoli da subito ai ritmi della competizione vera e propria, quella che porta punti e vittorie.

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