Coppa Italia, Inter fuori contro la Lazio: gli errori che Pioli non deve ripetere

Ansa
Errore 2 - Non tutti i ricambi si sono dimostrati all'altezza del compito. In particolare Palacio è stato poco incisivo, circostanza che dimostra come l'Inter oggi non abbia un vero vice-Icardi
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Errore 3 - La difesa è tornata ad essere svagata e imprecisa come ai tempi di De Boer. La Lazio ha avuto una vagonata di occasioni per dilagare e Pioli si deve interrogare sul perché della notte da incubo di Miranda e soci. Serve maggiore protezione che senza Gagliardini manca?
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Errore 4 - Nella striscia di vittorie consecutive (9) solo due volte l'Inter si era trovata in svantaggio: Udinese e Chievo. Quando ha subito la rete di Felipe Anderson la squadra di Pioli ha perso la testa. Impossibile concedere tutto il campo al contropiede con ancora 70 minuti da giocare
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Errore 5 - Il forcing finale non ha certamente giovato al fisico dei nerazzurri in vista di Juventus-Inter. Perisic e Candreva si sono spolmonati per 95 minuti. E' vero che la partita non era chiusa, ma se la valutazione iniziale era che il confronto dello Stadium contava di più, che senso ha avuto poi giocare alla morte una volta sotto con il doppio svantaggio e l'uomo in meno?

La Lazio vola in semifinale di Coppa Italia con pieno merito, si prende la rivincita del campionato e vince a San Siro mettendo fine alla striscia di vittorie consecutive dell'Inter. Il verdetto della notte in cui Felipe Anderson e Biglia hanno battuto Handanovic è netto. Qualificazione meritata e che apre al derby romano, l'ennesimo in questi ultimi anni in cui soprattutto nella Capitale è stato compreso il valore del trofeo nazionale.

Una serata amara per i nerazzurri, chiamati a riscattarsi in fretta allo Stadium nello scontro con la Juventus che ha recuperato il valore di un confronto di vertice grazie alla rimonta degli ultimi mesi. Impresa difficile, ma possibile. A patto di non ripetere gli errori che hanno condannato l'Inter all'eliminazione al cospetto della Lazio.

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