Come Diana e Grace Kelly nessuna, ma quale principessa fa sognare di più?

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Rania Al Abdullah, moglie del re di Giordania
Bellissima e iperfashion, piace perché è moderna in un regno arabo e forse anche per questo è una delle regine più amate del momento. Laureata in Gestione di Impresa presso l'Università Americana del Cairo, lavora per Citibank e Apple prima di sposare Abdullah nel 1993, il quale all'epoca è ancora principe: diventa re nel 1999.
(Nella foto: Rania di Giordania presenta a New York il suo libro per bambini The Sandwich Swap, uscito nel 2010)


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Kate Middleton


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Letizia Ortiz Rocasolano, moglie di Felipe di Spagna
Figlia di gente comune, mamma infermiera e papà cronista, diventa giornalista, fa l'inviata in Iraq, posa nuda, si sposa con un insegnante di letteratura e divorzia nel 1999. In seguito al matrimonio con l'erede al trono di Spagna (2004) abbandona la propria carriera. Nel 2005 partorisce la piccola Leonor, nel 2007 la sorellina Sofia.
(Nella foto: Letizia Ortiz visita la Emily Dickinson Primary School di New York, a giugno del 2012)


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Charlene Wittstock, moglie di Alberto di Monaco
Nuotatrice olimpica nella squadra del Sudafrica, veste i panni della regina da luglio del 2011. Sta cercando in ogni modo di infilarsi nelle scarpette dorate della "suocera" Grace Kelly, inarrivabile modello femminile del marito: per ora si è rifatta seno e labbra, più ritocchini vari. Algida e sofferente, non ha ancora prodotto l'erede e si dice che la coppia sia scoppiata già prima delle nozze, quando di fronte all'ipotesi che lui avesse l'ennesimo figlio illegittimo lei ha tentato la fuga, salvo essere riacciuffata in aeroporto.
(Nella foto, che risale al dicembre 2011: Charlene Wittstock al gala dove viene premiata per il suo impegno in favore dei bimbi poveri e disabili)


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Masako Owada, moglie di Naruhito futuro imperatore del Giappone
Figlia di un diplomatico, segue il padre in Giappone, Russia e Stati Uniti, dove si laurea in Economia all'Università di Harvard (con lode). Trova lavoro presso il ministero giapponese degli affari esteri e quando nel 1993 sposa Naruhito molla tutto per procurargli un erede: fatica tantissimo, si deprime, finalmente resta incinta, ma nasce la piccola Aiko che non conta per la successione (ci vuole un maschio). Ora è depressa e reclusa in casa per la maggior parte del tempo.
(Nella foto: Masako Owada presenzia ai festeggiamenti per il nuovo anno che si sono tenuti a Tokyo il 2 gennaio 2012)


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Mary Donaldson, moglie di Frederik di Danimarca
Il colpo di fulmine scocca grazie alle Olimpiadi di Sidney 2000. Lei è una pubblicitaria australiana e segue la moda con un po' troppo entusiasmo per il rigore di una casa reale (quando mostrò un ombelico appena scoperto provocò un polverone). Dopo le prime difficoltà tutto su appiana e il giorno del matrimonio (2004) la regina Margrethe dice a suo figlio: "Mary ha portato la primavera nel tuo cuore e ogni cosa è fiorita intorno a te, come vediamo ora la natura in pieno rigoglioso fiorire in questo giorno di maggio". Non solo: il velo indossato dalla sposa è quello della famiglia reale, che dal 1905 veste il capo delle spose di casa.
(Nella foto, che risale al settembre 2004: Mary Donaldson in visita nella città di Fredensborg per inaugurare una settimana della salute)


Manuele Mangiarotti/LaPresse

Victoria, principessa di Svezia
Stavolta non è un uomo, bensì una donna di sangue blu a dover superare le resistenze per una passione poco aristocratica. Daniel Westling, sposato nel 2010, è infatti un personal trainer, ma è anche colui che l'ha aiutata a superare il dramma dell'anoressia. La loro storia d'amore viene alla luce solo dopo mesi di passione segreta, quando l'obiettivo di un fotografo li sorprende a scambiarsi tenerezze durante un'assolata domenica di Pasqua.
(Nella foto: la principessa Victoria alle nozze di Alberto II di Monaco, a luglio del 2011)


AP Photo/Matthias Schrader

Mette Marit Tjessem Hoiby, moglie di Haakon di Norvegia
Niente di più lontano dall'austera nobiltà: mamma single, un passato selvaggio alle spalle (per sua stessa ammissione), un ex dietro le sbarre perché spacciava ai rave. Ma Haakon non sente ragioni, Mette Marit si dimostra tostissima e il loro matrimonio, nel 2001, è salutato come il primo, autentico sposalizio d'amore del nuovo millennio. Oggi la principessa è una delle colonne dell'organizzazione non governativa Save the Children ed è adorata dai Norvegesi.
(Nella foto: Mette Marit sugli spalti delle Olimpiadi di Londra 2012, mentre fa il tifo per la squadra norvegese femminile di pallamano)


Diana Spencer e Grace Kelly, due miti inarrivabili: sono ormai trascorsi 15 anni dalla morte di Lady D e a metà settembre saranno 30 primavere della scomparsa della principessa di Monaco. Nel frattempo sono successe molte cose nel mondo delle teste coronate, ma ancora manca qualcuna che abbia saputo avvicinarsi al loro particolarissimo mix di fascino, bellezza e capacità di suscitare l'ammirazione e l'affetto della gente.

Non che Rania di Giordania, Kate Middleton d'Inghilterra o Letizia Ortiz di Spagna difettino di qualità, anzi. E lo stesso vale per le colleghe Charlene (Monaco), Masako (Giappone), Mary (Danimarca), Victoria (Svezia) e Mette Marit (Norvegia). Solo che Diana e Grace facevano sognare di più, anche se è arduo capire esattamente perché.

Le nuove principesse sono spesso magrissime (pure troppo) ed elegantissime, con un occhio più fresco rispetto alla tradizionale moda di sangue blu.
Sono più indipendenti e la maggior parte di loro ha abbandonato una carriera brillante per entrare a far parte della nobiltà. Ma il "lavoro" di principesse è tutt'altro che semplice: si chiede loro di essere, come dice lo storico britannico Andrew Roberts, "un bastione di stabilità in un'epoca in cui i valori sociali e morali sono mobili, incerti". E devono farlo dando alla monarchia un volto più schietto, meno velato dal protocollo. Senza scordare che "una principessa vive in uno stato di giustificazione permanente. Deve mostrare di non essere inutile. Deve fare più degli altri": parola di Carolina di Monaco (citata nel libro "Dio salvi le regine!", di Enrica Roddolo: lettura consigliata ai fan dei reali).

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