Cieli di guerra (1944-45): le foto inedite

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Il Cavallino rampante di Baracca sugli impennaggi di un Airacobra del 4° Stormo. Sopra al caccia, il volo di un bombardiere B-24 Libaerator.
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P-39 Airacobra sulla pista artificiale messa a punto dagli Alleati. Il caccia americano aveva il motore dietro al pilota e il carrello triciclo, che gli italiani non avevano mai sperimentato prima.
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Campoformido (UD). Macchi 205 "Veltro" della pattuglia d'allarme del 1°Gruppo caccia "Asso di Bastoni". Aeronautica Nazionale Repubblicana.
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Messerschmitt BF 109G del 2°Gruppo caccia a Osoppo. Si noti l'emblema della Luftwaffe ancora in fusoliera.
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Aviano (oggi Pordenone). La mimetizzazione di un Messerschmitt BF 109 dell'ANR.
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Aerosilurante Siai Marchetti SM-79 del gruppo "Buscaglia" dell'ANR . Il trimotore italiano era chiamato dai piloti il "gobbo maledetto".
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Uno dei caccia della serie "5", i migliori prodotti in Italia. In questo caso si tratta di un Reggiane Re. 2005 "Sagittario" utilizzato dalla ANR in pochi esemplari.
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Formazione di Supermarine "Spitfire" ceduti dalla RAF all'Aviazione Cobelligerante italiana.
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Supermarine "Spitfire" del 51° Stormo dell'AMI a Lecce. Marzo del 1947, dopo la fine della guerra.
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Gli "Spitfire" italiani del 51° Stormo.
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Macchi 205 "Veltro" dell'Aviazione Cobelligerante (51° Stormo) a Galatine (Lecce)

Dall'8 settembre del 1943, la Regia Aeronautica si era dissolta per effetto dell'armistizio firmato a Cassibile. Come per l'Esercito, anche l'aviazione subì una netta spaccatura: nel Sud occupato dagli Alleati nasceva l'Aeronautica Cobelligerante (ICAF) che fu impiegata dagli anglo-americani nel teatro dei Balcani contro i tedeschi. Dal settembre del 1943 nel Nord della Repubblica di Salò era stata costituita la ANR, l'Aeronautica Nazionale Repubblicana. Quest'ultima, sempre sottomessa alle imposizioni della Luftwaffe, fu impegnata nella lotta impari contro il dominio dei cieli da parte dell'aviazione alleata. Leggi anche: Le tre Aeronautiche italiane: dall'armistizio alla Liberazione.

Si ringraziano l'Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare Italiana e il S.Ten. Emanuela De Marchi per la preziosa collaborazione.

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