Dopo l'arresto dell'imprenditore
Roberto Ginatta per il mancato rilancio della Fiat di Termini Imerese, nelle inchieste si delineano intrecci d'affari con la famiglia torinese più in vista. E nonostante 1.200 operai in cassa integrazione e 16 milioni di euro prestati da Invitalia, altro denaro pubblico è in arrivo agli stabilimenti sommersi dai debiti.