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Cantù vince il derby con Varese, ma non la sindrome da minuti finali

Alla fine va come si attende il Pianella, reso come sempre incandescente dal derby contro Varese: vittoria per 91-83 grazie anche e soprattutto al tabellino perfetto (8/8 da due, 3/3 nelle triple, 1/1 ai liberi per 26 punti totali) di un incontenibile DeQuan Jones. Ma se i brianzoli, rientrati ora nel gruppone per i posti di "seconda fila" della griglia playoff, vogliono davvero rilanciare la loro stagione, non possono prescindere dall'imparare al gestire i finali meglio di quanto (malamente) fatto sinora.

Anche contro Varese (che ha in Callahan il top-scorer con 20 punti, 9 dei quali nell'ultimo quarto) la squadra di coach Sacripanti - oltre alle intermittenze già manifestate in altre occasioni - denuncia infatti quella tendenza a non chiudere il match già risultata letale in altre occasioni e pagata di fatto con l'esclusione dalla Final Eight di Coppa Italia.

Sopra di 17 a quattro minuti dall'ultima sirena, Stefano Gentile (14 punti e 36' sul parquet da play titolare) e compagni concedono infatti l'ennesimo rientro agli avversari, che si ritrovano palla in mano sull'87-81. Anziché la tripla che può riaprire l'incontro, arriva però la persa di un ancora spaesato ma comunque positivo Maynor (12 punti,  11 assist) e Cantù torna così in controllo, con l'obbligo di conservarlo se vuole tornare tra le protagoniste del Campionato. Mentre Varese, oltre all'inserimento di Maynor, deve confidare nell'imminente rientro di Kangur e nella crescita di Eyenga (15 punti) in attesa che Diawara torni disponibile per l'ultima parte di Campionato.

Serie A, 16a: Milano passeggia, Sassari inciampa

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