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Benvenuti nell’era del congresso virtuale

Un tempo si sarebbe detto che «attorno al tavolo del congresso» c'erano Paolo Scudieri, presidente dell'Anfia, l'Associazione nazionale filiera industria automobilistica; Alessia Morani, sottosegretaria allo Sviluppo economico; il presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani; l'amministratore delegato di Jaguar, Daniel Maver; il sindaco di Roma Virginia Raggi…

Intorno al tavolo di Automotive Lab, invece, non c'era nessuno. Perché il congresso sul mercato dell'auto e della mobilità urbana è stato il primo grande «convegno virtuale» italiano dell'era post-Coronavirus, con tutti i relatori e alcune centinaia di spettatori comodamente seduti a casa o in ufficio.

A organizzare il primo Automotive Lab virtuale, due giorni fa, è stata Beryllium, la nuova società romana di comunicazione strategica nata dalla fusione di quattro grandi agenzie: GStrategy, Moo, Equa e GValue. Il nome della società ricorda la sostanza utilizzata da Enrico Fermi nei primi reattori nucleari: il berillio, che tra le sue proprietà ha quella di essere un «moltiplicatore neutronico», in quanto assorbe un neutrone e ne rilascia altri due.

Ma anche Beryllium punta allo sviluppo esponenziale. I sei fondatori della società, cioè Gaetano Grasso, Camilla Morabito, Marco Olivieri, Claudio Lo Tufo, Mauro De Clemente e Marina Rampin, hanno già in cantiere una ventina di grandi congressi. La nuova convegnistica utilizza una tecnologia innovativa basata sul 3D.

«Per molte imprese», dice Grasso, che di Beryllium è l'amministratore delegato, «passare dal fisico al digitale ha significato semplicemente attivare un abbonamento a una delle piattaforme offerte sul mercato, senza preoccuparsi di ripensare eventi e attività nel linguaggio digitale». Al contrario, anche per la nuova convegnistica virtuale servono format efficaci e grande attenzione alle nuove dinamiche digitali. Per tutto questo, da febbraio, Beryllium ha iniziato a collaborare con 6Connex, azienda statunitense leader globale nel settore, e può offrire alle imprese italiane la stessa piattaforma hi-tech che da tempo le più grandi società tecnologiche del mondo usano per i loro eventi e congressi.

I convegni organizzati da Beryllium si basano su una tecnologia innovativa, che fa ricorso anche al 3D. Dopo lo shock digitale causato dal Covid-19, che ha costretto le imprese italiane a rivedere il modello di business, tutto cambia. «Gli eventi fisici si faranno di nuovo, ma in un periodo medio lungo», sostiene Camilla Morabito, presidente di Beryllium e fondatrice di Equa. «E le formule saranno sempre più ibride tra virtuale e fisico. Chi oggi sta interpretando meglio questo cambiamento, nei prossimi anni si troverà in vantaggio».

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