Bce, é il giorno di Mario Draghi

Oggi è il giorno della Bce. Mentre il premier Mario Monti vola in Spagna per incontrare il premier spagnolo Mariano Rajoy nel suo giro di incontri diplomatici , oggi Mario Draghi, il presidente della Bce potrebbe comunicare un ulteriore taglio dei tassi di interesse. Il suo discorso delle 14,30 è molto atteso, dopo le indiscrezioni uscite ieri sul quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung secondo il quale, nella prossima riunione di giovedì, la  Bce potrebbe presentare un piano per acquistare titoli di stato  italiani e spagnoli.

Un rumor che si inserisce a gamba tesa nello scontro (a distanza e cordiale) tra Italia e Germania. Da Helsinki, dove il premier Mario Monti era ieri in visita presso il primo ministro Jyrki Katainen, il nostro primo ministro ha parlato chiaro: l'Italia per ora non ha bisogno di aiuti particolari. Ma se la speculazione sui mercati porterà lo spread con i titoli tedeschi a livelli insostenibili allora non è da escludere la richiesta di un aiuto al fondo salvastati.

E ha poi aggiunto: "È delicato per un capo di governo parlare di quello che deve fare la Banca centrale europea. Mi auguro che tutti i membri del board della Bce mostrino lo stesso grado di rispetto per l'indipendenza dell'istituzione, così come fanno i capi di governo".

Il pensiero era diretto alla Banca centrale tedesca, la Bundesbank. Il suo presidente Jens Weidmann ieri ha tentato di mettere le mani avanti sul ruolo della Bce nel comprare i titoli di stato dei paesi in difficoltà affermando che "non deve oltrepassare il proprio mandato".

Vedremo se e come risponderà oggi la stessa Banca centrale Europea. E vedremo se dopo la resa dei conti con la Finlandia ("dopo aver parlato con Monti ho capito che la situazione è ingiusta non solo per noi", ha detto ieri Katainen), anche la Germania non deciderà di abbassare la guardia almeno un po'.

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