Battle Creek, la nuova serie del creatore di Breaking Bad

In fatto di tv, l'estate in Italia non è mai stata alta stagione. Se negli Usa giugno e luglio sono mesi ricchi di anteprime (come le terze stagioni di Orange is the new black e Ray Donovan), da noi è tutto un pullulare di serie tv in tono minore, che a volte - ma è raro - possono riservarci piacevoli sorprese. Chissà se vale anche per Battle Creek, in onda da stasera, 3 luglio, su Fox Crime (canale 116 di Sky): il sito Metacritic, di solito attendibile, le attribuisce un punteggio di 73 su 100, ben 7 punti più di Wayward Pines, il serial con Matt Dillon co-prodotto da M. Night Shyamalan. Ma è notizia di qualche giorno fa che la CBS ha cancellato Battle Creek dopo una sola stagione di 13 episodi, per emorragia di spettatori. E dire che tra i suoi autori c'erano due pezzi da 90 della tv: Vince Gilligan, creatore di Breaking Bad, e David Shore, artefice del successo di Dr. House. Con, alla regia, il non meno bravo Bryan Singer (I soliti sospetti).

Di cosa parla?
Russ Agnew (Dean WintersOz, 30 Rock, Law & Order SVU), è un detective hard-boiled, sfacciato e duro che non si limita a  risolvere casi ma affronta il pericolo nel modo più estremo. Il suo mondo viene stravolto quando il carismatico agente speciale dell’FBI Milton Chamberlain (Josh Duhamel, Transformers) arriva a Battle Creek, Michigan, e lo sceglie come partner. Milton tenterà di risollevare le sorti della stazione di polizia locale, ormai in declino, portando nuovi metodi d’investigazione, sofisticate squadre forensi e tecnologia. Ufficialmente un poliziesco, Battle Creek è in realtà anche una serie piena di spunti comici perché la coppia di detective è agli antipodi sia per aspetto che per atteggiamento. Due uomini apparentemente inconciliabili che dovranno trovare insieme un’alchimia per riuscire a spazzare via il crimine da Battle Creek.

Che cosa hanno scritto
"Battle Creek è un poliziesco capriccioso e geniale". (Ellen Gray, Philadelphia Daily News).

"Battle Creek funziona meglio quando pone l'accento sulle stranezze e peggio quando è troppo timida o sdolcinata nel trattare i crimini che gli investigatori stanno risolvendo. Ma la serie, grazie a Winters e Duhamel, è molto divertente e fa passare un'ora senza annoiarsi (come, del resto, la maggior parte buoni procedurali CBS)". (Tim Goodman, The Hollywood Reporter)

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