Strage di Dacca: il giorno dei funerali

ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
Funerale di Claudia Maria D'Antona morta nell'attacco terroristico a Dacca in Bangladesh presso la Chiesa Gesù Nazareno, Torino, 8 luglio 2016
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Gian Galeazzo Boschetti marito della vittima scampato all'attacco durante il funerale di Claudia Maria D'Antona morta nell'attacco terroristico a Dacca in Bangladesh presso la Chiesa Gesù Nazareno, Torino, 8 luglio 2016
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Le corone di fiori del Presidente della Repubblica e del Consiglio durante il funerale di Claudia Maria D'Antona morta nell'attacco terroristico a Dacca in Bangladesh presso la Chiesa Gesù Nazareno, Torino, 8 luglio 2016
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Funerale di Claudia Maria D'Antona morta nell'attacco terroristico a Dacca in Bangladesh presso la Chiesa Gesù Nazareno, Torino, 8 luglio 2016
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Funerale di Claudia Maria D'Antona morta nell'attacco terroristico a Dacca in Bangladesh presso la Chiesa Gesù Nazareno, Torino, 8 luglio 2016
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Le autorità torinesi con il Sindaco Chiara Appendino osservano un minuto di silenzio in ricordo di Claudia Maria D'Antona morta nell'attacco terroristico a Dacca in Bangladesh in Piazza Palazzo di città, Torino, 8 luglio 2016
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Funerale di Claudia Maria D'Antona morta nell'attacco terroristico a Dacca in Bangladesh presso la Chiesa Gesù Nazareno, Torino, 8 luglio 2016
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Le corone di fiori del Presidente della Repubblica e del Consiglio durante il funerale di Claudia Maria D'Antona morta nell'attacco terroristico a Dacca in Bangladesh presso la Chiesa Gesù Nazareno, Torino, 8 luglio 2016
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Maria Assunta Gaudio, moglie di Vincenzo D'Allestro, uno dei nove italiani uccisi da un commando jihadista a Dacca, in Bangladesh, segue la bara del marito verso la chiesa di Santa Maria Maggiore, a Piedimonte Matese (Caserta), 7 luglio 2016.
ANSA/Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con a fianco il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, rende omaggio alle vittime dell'attentato a Dacca, oggi 5 luglio 2016
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Don Luca Monti fratello di una delle vittime all'arrivo all'aeroporto militare di Cimpino delle salme dei nove italiani uccisi nell'attentato terroristico a Dacca in Bangladesh, Roma, 05 luglio 2016.
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con a fianco il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, rende omaggio alle vittime dell'attentato a Dacca, oggi 5 luglio 2016
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Tenendo in mano una foto del congiunto, una parente di Cristian Rossi (tra le vittime dell'attentato a Dacca), si avvicina al feretro dopo l'arrivo all'aeroporto militare di Cimpino delle salme dei nove italiani uccisi in Bangladesh, Roma, 05 luglio 2016.
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I carri funebri con i feretri delle vittime di Dacca lasciano l'aeroporto militare di Cimpino per dirigersi all'ospedale Gemelli, dove domani saranno eseguite le autopsie. Roma, 05 luglio 2016
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I carri funebri con i feretri delle vittime di Dacca lasciano l'aeroporto militare di Cimpino per dirigersi all'ospedale Gemelli, dove domani saranno eseguite le autopsie. Roma, 05 luglio 2016.
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella subito dopo aver reso omaggio alle vittime dell'attentato a Dacca, oggi 5 luglio 2016
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con a fianco il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e i famigliari delle vittime dell'attentato a Dacca, oggi 5 luglio 2016
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Tenendo in mano una foto del congiunto, una parente di Cristian Rossi (tra le vittime dell'attentato a Dacca), si avvicina al feretro dopo l'arrivo all'aeroporto militare di Cimpino delle salme dei nove italiani uccisi in Bangladesh, Roma, 05 luglio 2016.
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Nadia Benedetti, la 52enne originaria di Viterbo vittima dell'attentato terroristico di Dacca, in una foto tratta da Facebook
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Un familiare di una delle vittime dell'attentato di Dacca in lacrime, dopo l'arrivo all'aeroporto militare di Ciampino delle salme dei nove italiani uccisi nell'attentato in Bangladesh, Roma, 05 luglio 2016.
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Familiari di una delle vittime dell'attentato di Dacca in lacrime, all'arrivo delle salme dei nove italiani uccisi nell'attentato in Bangladesh all'aeroporto militare di Ciampino, 05 luglio 2016.
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Una familiare di una delle vittime dell'attentato di Dacca piange sul feretro del familiare, dopo l'arrivo all'aeroporto militare di Ciampino delle salme dei nove italiani uccisi nell'attentato in Bangladesh, Roma, 05 luglio 2016.
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Le vittime italiane della strage di Dacca, da sinistra e dall'alto in basso: Cristian Rossi, Vincenzo D'Allestro, Maria Riboli; Nadia Benedetti, Simona Monti, Marco Tondat; Adele Puglisi, Claudio Cappello, Claudia D'Antona.
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Simona Monti, una delle vittime della strage jihadista a Dacca,in una foto tratta da Linkedin
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Claudia D'Antona e' una delle nove vittime italiane nell'attentato a Dacca, in una foto tratta da Linkedin.
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Marco Tondat, una delle vittime dell'attacco a Dacca, in Bangladesh, in una foto tratta da Facebook
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Cristian Rossi, 47 anni, imprenditore friulano, una delle vittime dell'attacco a Dacca, in Bangladesh, in una foto tratta da Linkedin
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Dacca, Bangladesh, 3 luglio 2016: il cordoglio della popolazione per l'attacco terroristico al ristorante
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Adele Puglisi vittima italiana nell'attentato a Dacca, in una foto tratta da Facebook
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Dacca, Bangladesh, 3 luglio 2016: un militare con il nastro del lutto appuntato sulla camicia, dopo l'attacco terroristico al ristorante
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Dacca, Bangladesh, 3 luglio 2016: il cordoglio della popolazione per l'attacco terroristico al ristorante
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Dacca, Bangladesh, 3 luglio 2016: il cordoglio della popolazione per l'attacco terroristico al ristorante
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Dacca, Bangladesh, 3 luglio 2016: il cordoglio della popolazione per l'attacco terroristico al ristorante
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Dacca, Bangladesh, 3 luglio 2016: il cordoglio della popolazione per l'attacco terroristico al ristorante
Personale della sicurezza del Bangladesh presidia la Rd 79, House 5, Gulshan 2 di Dacca dove si trova il ristorante Holey Artisan Bakery attaccato da un commando terrorista che ha ucciso 20 persone, fra cui nove italiani, 3 luglio 2016.
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Personale della sicurezza del Bangladesh presidia la Rd 79, House 5, Gulshan 2 di Dacca dove si trova il ristorante Holey Artisan Bakery attaccato da un commando terrorista che ha ucciso 20 persone, fra cui nove italiani, 3 luglio 2016.
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Personale della sicurezza del Bangladesh presidia la Rd 79, House 5, Gulshan 2 di Dacca dove si trova il ristorante Holey Artisan Bakery attaccato da un commando terrorista che ha ucciso 20 persone, fra cui nove italiani, 3 luglio 2016.
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Personale della sicurezza del Bangladesh presidia la Rd 79, House 5, Gulshan 2 di Dacca dove si trova il ristorante Holey Artisan Bakery attaccato da un commando terrorista che ha ucciso 20 persone, fra cui nove italiani, 3 luglio 2016.
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Personale della sicurezza del Bangladesh presidia la Rd 79, House 5, Gulshan 2 di Dacca dove si trova il ristorante Holey Artisan Bakery attaccato da un commando terrorista che ha ucciso 20 persone, fra cui nove italiani, 3 luglio 2016.
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Personale della sicurezza del Bangladesh presidia la Rd 79, House 5, Gulshan 2 di Dacca dove si trova il ristorante Holey Artisan Bakery attaccato da un commando terrorista che ha ucciso 20 persone, fra cui nove italiani, 3 luglio 2016.
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Personale della sicurezza del Bangladesh presidia la Rd 79, House 5, Gulshan 2 di Dacca dove si trova il ristorante Holey Artisan Bakery attaccato da un commando terrorista che ha ucciso 20 persone, fra cui nove italiani, 3 luglio 2016.
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Personale della sicurezza del Bangladesh presidia la Rd 79, House 5, Gulshan 2 di Dacca dove si trova il ristorante Holey Artisan Bakery attaccato da un commando terrorista che ha ucciso 20 persone, fra cui nove italiani, 3 luglio 2016.ANSA/ MAURIZIO SALVI
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Personale della sicurezza del Bangladesh presidia la Rd 79, House 5, Gulshan 2 di Dacca dove si trova il ristorante Holey Artisan Bakery attaccato da un commando terrorista che ha ucciso 20 persone, fra cui nove italiani, 3 luglio 2016.
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Dacca, Bangladesh, 3 luglio 2016 - Agenti di sicurezza fuori dal locale assaltato dai terroristi dell'Isis
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Personale della sicurezza del Bangladesh presidia la Rd 79, House 5, Gulshan 2 di Dacca dove si trova il ristorante Holey Artisan Bakery attaccato da un commando terrorista che ha ucciso 20 persone, fra cui nove italiani, 3 luglio 2016.
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Dacca, Bangladesh, 3 luglio 2016 - Agenti di sicurezza fuori dal locale assaltato dai terroristi dell'Isis
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Dacca, Bangladesh, 3 luglio 2016 - Agenti di sicurezza con un diplomatico giapponese fuori dal locale assaltato dai terroristi dell'Isis
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Personale della sicurezza del Bangladesh presidia la Rd 79, House 5, Gulshan 2 di Dacca dove si trova il ristorante Holey Artisan Bakery attaccato da un commando terrorista che ha ucciso 20 persone, fra cui nove italiani, 3 luglio 2016.
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Personale della sicurezza del Bangladesh presidia la Rd 79, House 5, Gulshan 2 di Dacca dove si trova il ristorante Holey Artisan Bakery attaccato da un commando terrorista che ha ucciso 20 persone, fra cui nove italiani, 3 luglio 2016
EPA/STR
Personale della sicurezza del Bangladesh presidia la Rd 79, House 5, Gulshan 2 di Dacca dove si trova il ristorante Holey Artisan Bakery attaccato da un commando terrorista che ha ucciso 20 persone, fra cui nove italiani, 3 luglio 2016.
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Dacca, Bangladesh, 2 luglio 2016 - Agenti di sicurezza fuori dal locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bangladesh, 2 luglio 2016 - Agenti di sicurezza fuori dal locale assaltato dai terroristi dell'Isis
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Dacca, Bangladesh, 2 luglio 2016 - Agenti di sicurezza fuori dal locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bangladesh, 2 luglio 2016 - Ambulanza fuori dal locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bangladesh, 2 luglio 2016 - Agenti di sicurezza fuori dal locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bangladesh, 2 luglio 2016 - Nei dintorni del locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis . EPA/STRINGER
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Dacca, Bangladesh, 2 luglio 2016 - Agenti di sicurezza fuori dal locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Forze di sicurezza all'esterno del caffè assaltato a Dacca (Bangladesh), 01 luglio 2016.
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Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - Agenti di sicurezza vicino al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - Soccorsi a un ferito davanti al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - Agenti di sicurezza vicino al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - Agenti di sicurezza vicino al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - I soccorsi a un ferito vicino al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - Agenti di sicurezza vicino al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - Agenti di sicurezza vicino al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - Un poliziotto ferito davanti al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bangladesh, 1 luglio 2016 - Un poliziotto ferito davanti al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - Agenti di sicurezza vicino al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - Agenti di sicurezza vicino al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - Agenti di sicurezza vicino al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - Agenti di sicurezza vicino al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - Agenti di sicurezza vicino al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis
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Dacca, Bamgladesh, 1 luglio 2016 - Agenti di sicurezza vicino al locale assaltato da un gruppo di terroristi dell'Isis

8 luglio

Nella Chiesa di Sant'Antonio Abate di Feletto Umberto (Udine) familiari, conoscenti e semplici cittadini hanno voluto salutare un'ultima volta Cristian Rossi, il 47enne friulano ucciso nell'attentato terroristico di Dacca. La salma è arrivata dalla vicina camera ardente allestita in giornata in una sala del Palazzo Comunale, davanti alle bandiere a mezz'asta. Prima della cerimonia il Prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto, ha incontrato i familiari di Cristian. Ad accogliere la bara, sulla quale è stato posato un disegno delle due gemelline, le bimbe di tre anni figlie di Cristian e di sua moglie Stefania, anche tante autorità, tra cui la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, il parlamentare friulano Gian Luigi Gigli e molti sindaci con la fascia tricolore.

In centinaia hanno assistito anche alle celebrazioni dei funerali di Claudio Cappelli, il 45enne imprenditore tessile ucciso nell'attentato di Dacca in Bangladesh, presso la parrocchia di San Vito a Barzanò (Lecco). Una folla di persone si è stretta intorno ai genitori di Cappelli, Rosa e Massimo, alla sorella Valentina e alla moglie Valeria Beretta per testimoniare la loro solidarietà. Nel silenzio del cordoglio, tra le istituzioni civili e miliari cittadine, alle esequie ha partecipato anche Maurizio Lupi.

Anche a Torino si è svolto oggi nella parrocchia di Gesù Nazareno il funerale di Claudia D'Antona, l'imprenditrice 55enne assassinata nella strage di Dacca. A officiare la cerimonia mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo della città, insieme al parroco, padre Ottorino Vanzaghi e a don Luigi Ciotti. In chiesa i parenti più stretti della donna, tra cui il marito Giovanni Boschetti, scampato alla strage, e la sorella Patrizia, ma anche le autorità cittadine, a partire dal sindaco Chiara Appendino, oltre a centinaia di cittadini presenti per testimoniare la loro vicinanza alla famiglia D'Antona. Tra loro anche Lorenzo e Simone Barbero, marito e figlio di Antonella Sesino, la dipendente comunale uccisa nell'attentato al museo del Bardo.

Questa mattina, invece, è stata aperta nel Municipio di Catania la camera ardente per Adele Puglisi, la manager di 54 anni vittima, insieme agli altri otto italiani, della strage di Dacca. Per l'ultimo saluto da parte degli amici e dei parenti la camera ardente resterà aperta fino a stasera. I funerali, poi, saranno celebrati sabato 9 luglio alle 17 nella basilica Cattedrale di piazza Duomo.

7 luglio

Il lutto cittadino e un minuto si silenzio sono stati proclamati per domani a Torino nel giorno dei funerali di Claudia D'Antona. Il minuto di silenzio sarà osservato alle ore 14 e la sindaca Chiara Appendino lo celebrerà davanti al Municipio. La prima cittadina parteciperà poi alle esequie, alle ore 15.30 nella chiesa di Gesù Nazareno.

CHI SONO LE VITTIME DI DACCA

BANGLADESH, A DACCA LA STRAGE DELL'ISIS

Piedimonte Matese si è stretta attorno alla famiglia di Vincenzo D’Allestro, l'imprenditore ucciso, insieme ad altri otto connazionali, da un commando di terroristi a Dacca, in Bangladesh. Con un avviso affisso in città a Piedimonte Matese (Caserta) i familiari di Vincenzo D'Allestro, il 44enne manager tessile ucciso in Bangladesh, hanno invitato amici ed parenti a dirottare le offerte di danaro che avrebbero fatto durante i funerali alla Onlus Amici di Carlotta, che assiste bambini poveri per le strade di Dacca. È stato il vescovo di Alife-Caiazzo, monsignor Valentino Di Cerbo, a rivelare la circostanza durante l'omelia tenuta nella chiesa di Santa Maria Maggiore per i funerali di D'Allestro. "Con questo gesto - ha detto il vescovo - avete trasformato questa tragedia in speranza. Grazie a voi tanti bimbi di Dacca sorrideranno, così come ha sempre fatto in vita Vincenzo".

Intanto è giunta a Magliano Sabina (Rieti) la salma di Simona Monti, la 33enne reatina, incinta al quinto mese, uccisa a Dacca. Il feretro, avvolto dal tricolore, è stato accolto nella piazza principale del comune sabino dal sindaco Alfredo Graziani e dai rappresentati delle istituzioni locali. A impartire la benedizione è stato, ancora una volta, il fratello minore di Simona Monti, don Luca, parroco della diocesi di Avellino. La bara è stata poi portato a spalla fino alla cattedrale di San Liberatore dove domani, alle 18, si celebreranno i funerali.


Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Il primo ministro bengalese Sheikh Hasina tra i famigliari delle vittime della strage

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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La preghiera dei famigliari delle vittime

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Il cordoglio dei famigliari delle vittime

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Il cordoglio dei famigliari delle vittime

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Il cordoglio dei famigliari delle vittime

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Il primo ministro bengalese Sheikh Hasina con gli ambasciatori di Italia, Giappone e India

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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La rappresentanza dell'esercito bengalese alla cerimonia di commemorazione

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Militari bengalesi sistemano la bandiera Usa sulla bara di una delle vittime della strage

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Militari bengalesi trasportano una delle salme delle vittime dell'attentato al ristorante

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Militari bengalesi trasportano una delle salme delle vittime dell'attentato al ristorante

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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La salma di una delle vettime della strage

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Un momento di preghiera durante la commemorazione funebre

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Un momento di preghiera durante la commemorazione funebre

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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L'ambasciatore giapponese in Bangladesh Masato Watanabe

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Militari bengalesi rendono omaggio alle salme dei poliziotti uccisi nell'attentato

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Dacca, Bangladesh, 3 luglio 2016: un militare con il nastro del lutto appuntato sulla camicia, dopo l'attacco terroristico al ristorante

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Dacca, Bangladesh, 3 luglio 2016: il cordoglio della popolazione per l'attacco terroristico al ristorante

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Dacca, Bangladesh, 3 luglio 2016: il cordoglio della popolazione per l'attacco terroristico al ristorante

Dacca, la cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime in Bangladesh

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Dacca, Bangladesh, 3 luglio 2016: il cordoglio della popolazione per l'attacco terroristico al ristorante

6 luglio

Segni di torture, tagli provocati da armi affilate, forse machete, mutilazioni, tracce di proiettili e di esplosivo. È stata una morte lenta e atroce quella dei nove italiani uccisi in Bangladesh, anche perché non sono stati raggiunti dal colpo di grazia. È quello che hanno stabilito le autopsie eseguite oggi nel policlinico Gemelli di Roma.

Gli accertamenti sono stati eseguiti dall'equipe di medici legali guidati da Vincenzo Pascali e Antonio Oliva. I terroristi, secondo quanto si è appreso, hanno infierito sulle loro vittime in modo tale da non farle morire subito. Il pm Francesco Scavo, titolare degli accertamenti, ha firmato il nulla osta per la restituzione delle salme alle famiglie. Nei corpi di alcune salme sono stati trovati dei proiettili che ora saranno esaminati per risalire al tipo di arma usata.

5 luglio

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul piazzale di Ciampino, accanto ai familiari delle vittime di Dacca, in mezzo a loro, in attesa dei feretri. È questa l'immagine che più di ogni altra dà il senso di come il capo dello Stato ha deciso di testimoniare l'abbraccio dell'Italia per la terribile strage di venerdì scorso.

Una solidarietà che vuole essere anche concreta: "Ho preso con il presidente Mattarella - ha fatto sapere il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni - l'impegno a nome del governo ad assicurare che i benefici previsti dalla legge per le vittime del terrorismo si applichino ai nostri caduti all'estero. È un impegno doveroso di fronte a episodi come quello della strage di Dacca".


Gentiloni è stato accanto al capo dello Stato durante le lunghe operazioni di sbarco dei feretri (un'ora circa), al termine delle quali Mattarella si è fermato per un istante in raccoglimento davanti alle bare, un istante appena per poi lasciare subito spazio ai familiari, al loro dolore per l'ultimo saluto ai congiunti. Lacrime, abbracci, lo straziante saluto di don Luca Monti, il fratello di Simona, che ha baciato piangendo il feretro della trentenne che aveva da poco scoperto di aspettare un bambino.

E poi ancora, tra i familiari, una bimba con il suo vestito a fiori e un nastro tra i capelli ferma in attesa delle bare e Giovanni Boschetti, che è riuscito a salvarsi mentre sua moglie veniva massacrata e una giovane donna, con in mano una cornice con la foto di Cristian Rossi, il manager di 47 anni che aveva due gemelline di tre anni.

I corpi di Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D'Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D'Allestro, Maria Rivoli, Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti sono partiti in mattinata dal Bangladesh a bordo del Boeing 767 del XIV Stormo, mentre Mattarella era in volo verso Roma, dopo aver interrotto la sua visita in Messico. Arrivato a Ciampino, il presidente ha incontrato i familiari in forma privata, si è intrattenuto con loro, in una saletta riservata del 31/mo Stormo, nella zona militare dell'aeroporto di Ciampino. Poi l'arrivo delle salme, con le bare avvolte nel tricolore, che subito dopo sono state trasportate al Gemelli, dove, dopo il riconoscimento da parte dei familiari, inizieranno gli esami di rito: la tac e poi domani l'autopsia. L'Italia vuole infatti prendere parte attiva all'indagine.

Mentre dal Bangladesh arrivano le notizie di nuovi arresti, la procura di Roma sta preparando una richiesta, tramite rogatoria internazionale, alle autorità bengalesi per avere copia degli atti dell'inchiesta sull'attacco. E il pm Francesco Scavo, titolare degli accertamenti, potrebbe chiedere di interrogare l'unico superstite del commando arrestato. Il viaggio dei nove italiani uccisi dalla follia jihadista si concludera' nel paese di origine di ciascuno di loro, con i funerali in forma privata. (Ansa)


Strage di Dacca: oggi il rientro delle salme in Italia

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