"la Pallonata": da Balotelli a Cellino, quando Italians do it better

Non è vero che il made in Italy non esiste più e che ormai non riusciamo a esportare le nostre eccellenze. Certo, svalutando la vecchia liretta qualche vantaggio competitivo in più lo avevamo, ma anche adesso ci difendiamo. Ai depressi della recessione, ad esempio, consigliamo una rapida rassegna stampa di oggi dei giornali inglesi. C'è l'ultima prodezza di Super Stupid Mario (copyright Daily Express) e il sorrisetto furbo di Cellino, che i club non vorrebbero più alla guida del Leeds perché accusato in Italia di frode fiscale.

 Il meglio, dunque, ogni tanto lo mandiamo anche all'estero. Super Mario (senza stupid perchè c'è un limite a tutto) potremmo presto riaverlo indietro senza troppi thanks, ma fin qui è costato agli inglesi 20 milioni di euro e un numero imprecisato di incazzature. Cellino, invece, da buon italiano ha fatto ricorso e si è appellato a un cavillo del regolamento e con buona pace di tutti al massimo sarà buttato fuori, ma solo fino a marzo. Anche in estate aveva sfruttato il lavoro degli avvocati per aggirare le norme locali. Un perfetto italian job, nel senso meno dispregiativo del termine. Italians do it better. Ancora.

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