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PAU BARRENA/AFP/Getty Images
Tecnologia

Incidente Erasmus: perché la tecnologia avrebbe potuto evitarlo

Alla base del tragico incidente in Spagna che è costato la vita a 7 studentesse italiane Erasmus c’è stato, a quante pare, un errore umano. L’autista che era alla guida dell’autobus che si è schiantato sull’autostrada AP7 Valencia Barcellona ha dichiarato di essersi addormentato. Una tragica fatalità. Che però poteva essere evitata. Con un pizzico di prudenza, certo (mettersi alla guida alla tre e mezza di mattina senza un copilota non si può definire una partenza intelligente) ma anche con l’ausilio delle nuove tecnologie.

Quali sono le tecnologie che aiutano a evitare gli incidenti stradali

ACTIVE CRUISE CONTROL - È un’evoluzione del Cruise Control che utilizza un sensore radar per monitorare il veicolo che precede, regolando la velocità per mantenere la distanza di sicurezza. Di norma, i sistemi ACC possono essere regolati (si può cioè variare l’impostazione della distanza di sicurezza fra il proprio veicolo e quello che segue) e in alcuni casi dispongono di un sistema automatizzato per la regolazione del freno/acceleratore in caso di code.

Quali sono le tecnologie che aiutano a evitare gli incidenti stradali

LANE CHANGE ASSIST - Questo sistema fa suonare un allarme acustico se il veicolo supera inavvertitamente la linea della carreggiata. Il sistema avverte perciò il guidatore che rischia di addormentarsi, provvedendo in alcuni casi a riportare il veicolo in carreggiata

Quali sono le tecnologie che aiutano a evitare gli incidenti stradali

MONITORAGGIO ANGOLI CIECHI - Uno dei problemi principali dei cambi di corsia è legato ai cosiddetti “angoli ciechi”. La presenza di telecamere o sensori sugli specchietti retrovisori laterali aiuta a risolvere il problema, avvisando l’utente (con segnale luminoso o acustico) ogni qual volta un veicolo viene rilevato a fianco della vettura. Su alcuni modelli la funzione è attiva, provvede cioè a riportare la vettura dentro la corsia se ravvisa un auto o una moto in prossimità.

Quali sono le tecnologie che aiutano a evitare gli incidenti stradali

SISTEMA DI RILEVAMENTO DELLA STANCHEZZA - L'elettronica dell'auto provvede a monitorare alcuni parametri (durata del viaggio, movimenti anomali sul volante, in alcuni casi anche la chiusura delle palpebre) per capire se c'è rischio di un colpo di sonno. A quel punto avvisa il conducente con un segnale luminoso e un invito a fare una sosta.

Quali sono le tecnologie che aiutano a evitare gli incidenti stradali

SISTEMA ATTIVO DI FRENATA - La tecnologia in questo caso combina i sistemi avanzati di assistenza alla guida con il controllo elettronico della stabilità, per rallentare il veicolo e ridurre potenzialmente la gravità dell'impatto quando la collisione è inevitabile. Il sistema funziona con o senza l'intervento del guidatore, combinando i dati ricevuti da un radar anteriore e dai sistemi video, per fornire un'immagine completa, accurata e in tempo reale della carreggiata antistante. I sistemi di frenata automatica di emergenza - fa notare NCAP - sono in grado di ridurre i tamponamenti del 38%, sia in città che nelle strade extraurbane.

Errare è umano, per questo esiste l'intelligenza artificiale
Non c’è bisogno di aspettare l’auto che si guida da sola per pensare a un modello di viabilità scevro da errori umani. Ci sono molte altre tecnologie già oggi disponibili in grado di alzare il livello della sicurezza. Una di queste è quella che va sotto il nome di Rilevamento stanchezza del conducente. La tecnologia si basa su una serie di parametri oggettivi (orario, durata del viaggio, ecc) e sul rilevamento di movimenti anomali rispetto allo stile di guida del conducente ad esempio una sterzata brusca dopo un lungo rettilineo.

Volkswagen, una delle società che sta investendo di più su questa tecnologia, la descrive cosi: "Il sistema di rilevazione della stanchezza aiuta a prevenire i colpi di sonno che possono sopraggiungere durante un viaggio lungo e monotono. Superati i 65 km/h, il sistema inizia ad analizzare il comportamento di guida del conducente registrando una serie di parametri che serviranno a determinare lo stile di guida iniziale. In seguito il sistema confronta costantemente lo stile di guida iniziale con quello corrente. Se viene rilevato uno scostamento significativo, il conducente viene avvisato con un segnale visivo ed acustico, ripetuto ogni 15 minuti fino a che non si effettua una sosta. Oltre allo stile di guida il sistema prende i considerazione anche la durata del viaggio e l’ora del giorno."

Quando la tecnologia sostituisce il guidatore
Il sistema di rilevazione della stanchezza rappresenta solo un primo livello di sussidio al conducente in caso di pericolo. Le moderne autovetture sono dotate di tecnologie ben più intraprendenti, in grado non solo di avvisare il conducente ma di gestire la guida in modo più proattivo, finanche a prendere il controllo dei comandi primari (sterzo e freno). Sono quelli che in gergo vengono definiti sistemi di ausilio alla guida, tecnologie che combinano sfruttano radar e sensori per intervenire in caso di emergenza. Si va dall’assistente al cambio di corsia (Lane Change Assist) al monitoraggio della distanza (DWS) , dal monitoraggio degli angoli ciechi (Blind spot detection) alla frenata di emergenza.

I costi e i problemi di carattere normativo
Gli strumenti, insomma, ci sono; ma per quali motivi non sono così diffusi? Il problema è di carattere sia economico che normativo. Nel primo caso, è evidente, c'è da tenere presente il costo che un certo tipo di tecnologia ha oggi per l'utente finale; di fatto, molte delle funzioni intelligenti sono disponibili su vetture di classe superiore, spesso come optional. Sul piano normativo il problema è più complesso ed è legato alle leggi che regolano il Codice della Strada nei vari Paesi. Le funzioni più “assistite” quelle cioè in cui i comandi principali della vettura (sterzo, freno, freno motore) vengono comandati autonomamente e integralmente dall’intelligenza artificiale sono considerati in molti casi fuori legge.

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