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Economia

Australia, 2014 nuovi posti di lavoro in otto settimane

2014 nuovi posti di lavoro in otto settimane. Tutti destinati ai giovanissimi, per combattere quello che anche in Australia sta diventando un problema gravissimo: la disoccupazione giovanile. In base alle ultime statistiche ha raggiunto addirittura il 16,8 per cento, poco meno del triplo del tasso nazionale, che è invece "fermo" al 5,9 per cento. 

La nuova campagna pro-occupazione australiana si chiama Jobs 2014, e per massimizzarne l'efficacia il governo ha deciso di farla gestire a quartieri e comunità, consapevole di quanto sia radicato in questo paese il senso di appartenenza alle micro realtà locali.

A livello nazionale, regionale, cittadino e di quartiere, tutti gli operatori economici del paese, a prescindere dalle dimensioni del loro business, sono stati esortati a dare il loro contributo aiutando il paese ad offrire a tutti quei giovani che fanno fatica a trovare il loro spazio nel mondo del lavoro qualche opportunità in più. Proprietari di aziende, discoteche, cinema, grandi magazzini e supermercati, ma anche negozianti, ristoratori, salumieri, giornalai, parrucchieri ed estetiste: ognuno deve fare la sua parte. Poco importa che sia in grado di offrire solo qualche posizione part-time o a tempo determinato. Ciò che conta è ridurre il numero dei disoccupati da un lato, e dare a questi ragazzi sempre più frustrati la possibilità di accumulare un po' di esperienza che li aiuti in futuro a trovare un impiego migliore, più impegnativo, in termini di tempo, o magari solo un po' più stabile.

Per facilitare ancora di più l'incontro tra domanda e offerta, quando magari un quartiere non è in grado di garantire un numero di posti di lavoro sufficiente a soddisfare le richieste dei giovani che vi abitano, o per andare incontro al desiderio di chi vorrebbe trasferirsi altrove, il governo di Tony Abbott ha sponsorizzato il lancio di un sito web, jobs2014.com.au , gestito da una delle principali agenzie per il lavoro del paese, il gruppo WPC.  

Tuttavia, se da un lato il paese è convinto che offrendo ai giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni l'opportunità di entrare nel mercato del lavoro australiano questi ultimi riusciranno poi, grazie alla breve esperienza accumulata, a farsi strada da soli senza problemi, c'é chi resta scettico sugli effetti di medio e lungo periodo di questa iniziativa. "Dare la preferenza agli australiani è d'obbligo, visto che il paese è ormai invaso da stranieri iper-qualificati che si accontentano di svolgere lavori anche umili nel nostro paese, lasciando i nostri ragazzi in difficoltà", ha commentato un funzionario della municipalità di Stonnington, a Melbourne, nel Victoria. "Ma se da un lato gli australiani devono capire che studiare, oggi, è fondamentale per avere successo nella vita", ha continuato, esortando indirettamente i giovani disoccupati a tornare a scuola a specializzarsi nel settore che più preferiscono", dall'altro Canberra dovrebbe già mettersi al lavoro per studiare un Jobs 2014 2.0, basato su offerte di lavoro più stabili e strutturate". Perché con un tasso di disoccupazione giovanile che rischia di superare il 17 per cento è di questo che abbiamo bisogno. E in fretta".

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