Hacker all'assalto di Feedly ed Evernote

Sono passate diverse ore dalla notizia dell'attacco hacker che ha coinvolto Feedly ed Evernote, due dei servizi online più utilizzati al mondo, eppure ci sono ancora molte ombre sull'accaduto. Secondo le prime indagini si sarebbe trattato, almeno nel caso di Feedly, di un attacco DDOS, volto ad estorcere denaro all'azienda in cambio del ripristino del servizio. E' stato il team di Feedly ad annunciare sul proprio blog  la richiesta di "riscatto" da parte dei criminali informatici, spiegando come dopo il rifiuto, i loro tecnici sono riusciti a neutralizzare l'attacco e a riportare il servizio online, almeno per il momento. Feedly permette a giornalisti, testate e operatori del settore di ricevere notizie su temi e argomenti specifici; si tratta di un servizio molto utile (se non fondamentale) per chi non può permettersi un abbonamento alla Reuters o alle agenzie di stampa più conosciute.

Stessa sorte per Evernote, messo KO da un attacco DDoS nella tarda mattinata di ieri. Il sito , che è anche un'app per smartphone e tablet, permette di prendere appunti con testi, foto e video e averli disponibili ovunque. Anche questa volta la spiegazione è arrivata direttamente da vie ufficiali, con la compagnia che tramite Twitter ha spiegato come mai gli utenti non riuscivano a sincronizzare i propri documenti. "Il servizio di Evernote è attualmente fuori uso - hanno dichiarato - stiamo lavorando per risolvere il problema. Vi aggiorneremo presto, grazie per la pazienza". Nonostante la piattaforma sia tornata funzionale, il team ha avvisato gli iscritti della possibilità di incorrere in rallentamenti e piccoli problemi nei prossimi giorni, causati proprio dall' "imbuto" formato dall'attacco DDoS.

Al momento non sembra esservi una correlazione tra i due attacchi avvenuti ieri. Certo è strano che nella stessa giornata, quasi alla stessa ora, due piattaforme vengano rese indisponibili dalla stessa tipologia di attacco. Il Distributed Denial of Service(DDoS)utilizza diversi computer, considerati come "zombie", che entrano a far parte di una botnet, ovvero una "squadra" di computer comandati in remoto che possono eseguire diverse operazioni senza che il legittimo proprietario se ne accorga. Tra queste (ed è il caso di Evernote e Feedly) c'è la possibilità di sommergere uno stesso server di richieste di connessione, creando un ingorgo digitale che rende indisponibile il servizio.

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