L'Ashura degli sciiti, festa di autoflagellazione

Teheran, Iran, 14 novembre 2013. 


TAUSEEF MUSTAFA/AFP/Getty Images

Srinagar, India, 12 novembre 2013. 


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Peshawar, Pakistan, 14 novembre 2013. 


AAMIR QURESHI/AFP/Getty Images

Rawalpindi, Pakistan, 15 novembre 2013. 


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Nabatieh, Libano, 14 novembre 2013. 


Spencer Platt/Getty Images

Nabatieh, Libano, 14 novembre 2013. 


Spencer Platt/Getty Images

Nabatieh, Libano, 14 novembre 2013. 


TAUSEEF MUSTAFA/AFP/Getty Images

Srinagar, India, 14 novembre 2013. 


MASSOUD HOSSAINI/AFP/Getty Images

Kabul, Afghanistan, 14 novembre 2013. 


MANAN VATSYAYANA/AFP/Getty Images

Amroha, India, 13 novembre 2013. 


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Beirut, Libano, 14 novembre 2013. 


EPA/ARSHAD ARBAB

Peshawar, Pakistan, 14 novembre 2013. 


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Igdir, Turchia, 13 novembre 2013.


OZAN KOSE/AFP/Getty Images

Istanbul, Turchia, 13 novembre 2013. 


Culminante nel decimo giorno del mese di Moharram, il primo del calendario lunare islamico, la festa dell'Ashura, la più sacra per i musulmani sciiti, commemora il martirio del venerato Imam Hussein, ucciso e decapitato nel 680 dC nella piana di Kerbala, nell'attuale Iraq, insieme a 72 suoi seguaci, per mano del califfo omayyade Yazid. Un massacro a cui si fa risalire la scissione fra i sunniti e gli sciiti: per questi ultimi Hussein, figlio di Alì e nipote di Maometto avrebbe dovuto succedere al profeta nella leadership del neonato Islam.

In questo giorno, uomini e bambini musulmani sciiti sfilano in corteo lungo le strade e le piazze delle città, autoflagellandosi con fruste o mazzi di catenelle, ferendosi il corpo e la testa con affilati coltelli o soltanto percuotendosi il petto, in segno di lutto.

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