Arriva l'hamburger nero (e altri cibi strani dal mondo)

Burger King

Ecco l'ultimo (in ordine di tempo) tra i cibi più strani al mondo: è l'hamburger nero, appena presentato da Burger King per il mercato giapponese. Si chiama Kuro burger e viene preparato con il nero di seppia e la cenere di bambù, che gli danno la colorazione così particolare. Come spiegato dal sito Nari Nari e ripreso da Japan Today , hanno due varianti: il Kuro Pearl e il Kuro Diamond, entrambi sono farciti con salsa nera colante di cipolle e aglio scurita con inchiostro di seppia, mentre la carne è brunita grazie al pepe nero. Il formaggio, anch'esso nero, è composto da cenere vegetale. Inutile dire che il mondo occidentale è rimasto piuttosto sorpreso da nuovo prodotto. In Giappone, però, da tempo sempre Burger King aveva lanciato anche il ketchup nero, per venire incontro ai gusti nipponici.


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Al 10° posto di questa singolare classifica si trovano le uova scadute: vengono mangiate in Cina, dopo essere state conservate qualche mese, seguendo particolari tecniche dell'antica tradizione cinese. Si presentano con l'albume di colore verdastro scuro. 


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Nella speciale e originale classifica di The Telegraph al secondo posto si trovano i ragni fritti: si tratta di una specialità cambogiana, anche se questo piatto è piuttosto diffuso in tutto il sud-est asiatico. Le tarantole, in particolare, vengono cucinate e condite con pepe nero e limone e sono considerate una specialità nei ristoranti di Phnom Penh. 


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Pur essendo un piatto lontano dalle tradizioni occidentali, da qualche tempo anche in Europa e negli Stati Uniti si stanno diffondendo le cavallette fritte. Sono note le proprietà nutrienti e l'apporto proteico e in Asia sono uno dei cosiddetti street food più diffusi. In Messico vengono cucinate con burro e lime, e di recente anche la Fao le ha definite uno dei cibi del futuro, in alternativa alla carne tradizionale proveniente da allevamenti bovini, suini, ecc.


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Ecco una bottiglia di "esclusivo" vino di serpente: nel sud-est asiatico è una bevanda piuttosto diffusa, in particolare in Cina e Vietnam. E' considerata ricca di proprietà rigeneranti. Viene realizzata lasciando in infusione un pezzo di serpente nel vino di riso, oppure mescolando i liquidi interni del rettile - sangue compreso - con l'alcol. 


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Si chiamano escamoles e non sono altro che larve di formiche, che sono piuttosto diffuse nella cucina messicana, che le considera un ottimo spuntino. Vengono raccolte dalle radici della pianta di agave, la stessa dalla quale si ricava la tequila. 


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Il nome è piuttosto particolare: si chiamano larve stregate australiane. Si tratta di vermi bianchi che gli aborigeni australiani mangiano da sempre. Hanno una bocca dei dei "dentini", che sono proprio quelli che hanno dato origine al loro nome.


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Si chiama Black Ivory Coffee, è il caffè prodotto con lo sterco di elefanti e viene considerato una vera prelibatezza. Basti pensare che è il più caro al mondo e costa mediamente 1.100 dollari al chilo. Si produce da una varietà pregiata di caffè che viene fatta ingerire e digerire dagli elefanti Thai. 


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Si chiama "cuore di puffino", ma non ha nulla a che vedere né con i Puffi né con gli uccelli chiamati appunto "puffini": in realtà si tratta di dolcetti della tradizione svedese, diventati più noti dopo che lo chef stellato Gordon Ramsay è stato fotografato mentre ne assaggiava alcuni nel 2008.


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Di nuovo ecco le uova, ma questa volta si chiamano "uova del ragazzo vergine": non si tratta di altro che di uova bollite in urina di giovani studenti. Il "rito" viene seguito tutti gli anni in primavera nella città cinese di Dyongyang e in lingua locale si chiamano tong zi dan. Dopo la cottura sono servite a tavola normalmente.


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Al primo posto di questa singolare classifica ecco il vino estratto da urina di topo: si tratta di una "specialità" realizzata in Cina e nelle due Coree. Viene ritenuta una bevanda dalle elevate proprietà nutrienti, specie se ottenuta da urina di un topo appena nato.


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Fuori dalla top ten, ma pur sempre degne di nota sono le vipere, molto diffuse nei ristoranti in Giappone, dove esistono persino delle "vipererie". Vengono proposte cucinate con le cipolle o fritte, ma prima di essere cotte vengono sgozzate dal vivo, dopo essere state prese dalle teche nelle quale sono esposte. Agli avventori viene anche offerto di bere il loro sangue, misto ad alcol, perché avrebbe elevate proprietà afrodisiache.


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La testa di agnello non rientra nell'elenco dei dieci cibi più strani del Telegraph, ma ne ha tutti i requisiti: è un piatto della tradizione palermitana e si chiama "testa cunzata", perché la testa viene divisa in due parti, spellata, strofinata col sale per togliere eventuale sporcizia e richiusa con un laccio per evitare la fuoriuscita del cervello. La cottura, che dura un'ora circa, avviene in una pentola colma d'acqua fredda e salata. La parte più prelibata è considerata l'occhio. In realtà anche in molti paesi mediorientali è diffusa la testa d'agnello, dall'Iraq alla Turchia.


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Per finire, sono invece molto diffusi in Spagna gli occhi di tonno.


Larve di formiche fritte, occhi di tonno, vino di serpente e ora anche il panino imbottito tutto nero, ideato appositamente per il mercato giapponese. Ecco l'elenco dei cibi più "originali" mangiati nel mondo, realizzato da The Telegraph , con qualche aggiunta..

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