Apple, dove trovare il nuovo bando per la Developer Academy di Napoli

È sempre più internazionale la Developer Academy di Apple, che dalla sua apertura nel 2016 presso l’Università Federico II di Napoli ha già formato mille studenti, insegnando loro l’arte di sviluppare app. Il corso attuale comprende iscritti in arrivo da 30 Paesi, inclusi Regno Unito, Austria, Finlandia e Spagna. Il nuovo bando, appena pubblicato, prevede quasi 400 posti e test d’ammissione a Parigi (lunedì 1 luglio), Londra (mercoledì 3), Monaco (venerdì 5), oltre che naturalmente nella città partenopea. Per candidarsi c’è tempo fino al 21 giugno. Basta compilare la domanda su questo sito e sperare di essere contattati per sostenere un test e partecipare a un colloquio.

Da sinistra, uno studente russo e una studentessa di Hong KongApple

Zero spese

Il corso è gratuito, dura un anno, è stato creato ad hoc da esperti di formazione della mela morsicata, che mette a disposizione degli iscritti sia il software che l’hardware necessari per completare il percorso con successo, tra cui iPhone e computer Mac. Le lezioni si svolgono in un contesto di alto profilo, dentro aule spaziose, luminose e dotate di strumenti tecnologici di ultima generazione. Forniscono competenze di coding, sviluppo software e design. Tutti gli ingredienti necessari per elaborare prodotti di successo. Che generano frutti: i futuri imprenditori dell’Academy hanno dato vita a 400 idee di app. Di queste, oltre 50 sono disponibili sull’App Store.

Un programma a 360 gradi

«Gli studenti» fa sapere Apple in una nota «hanno anche l’opportunità di partecipare a un “Enterprise Track”». Un percorso che fornisce una formazione approfondita sull’intero ciclo di vita di un’app, dalla progettazione all'implementazione, all’utilizzo sul cloud, alla sicurezza, alla risoluzione dei problemi e all’archiviazione dei dati. Alcuni iscritti potranno anche partecipare alla WWDC, la conferenza mondiale degli sviluppatori di Apple che si svolge a giugno in California. Qui si potranno confrontare con i più grandi talenti dell’ecosistema della mela.

Le voci degli studenti

Giovanni Bueti è convinto che l’Academy sia «in grado di darti una vera e propria cassetta degli attrezzi per prendere la tua idea e trasformarla in realtà e stimolare davvero la tua creatività». Michele Marrazzo si dice «orgoglioso di aver acquisito nuove competenze, tra cui cose che non avevo mai provato prima, come il design e la gestione di un team, e di aver stretto amicizie con studenti che arrivano dalla Cina, dalla Spagna e dagli Stati Uniti». Eric Ordonneau, francese, ha apprezzato il fatto di avere «la libertà d’imparare».

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