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Anonymous: così torna ad attaccare l'Isis

In un video pubblicato da Anonymous, gli hacker raccontano come stanno colpendo la rete jiadista.

I guerrieri digitali raccontano di aver colpito centinaia di account Twitter e Facebook e qualsiasi piattaforma utilizzata dallo Stato Islamico, come promesso all'indomani della strage di Charlie Hebdo.



Account e messaggi di Anonymous


Account e messaggi di Anonymous

L'elenco su Pastebin degli account sospesi da Anonymous

Account e messaggi di Anonymous

Il messaggio che conclude i video di Anonymous

Account e messaggi di Anonymous


Account e messaggi di Anonymous

All'indirizzo: https://tinyurl.com/p7bl7fw troverete altri account sospesi

Account e messaggi di Anonymous


In questo nuovo video Anonymous spiega come il gruppo di hacker sia composto da gente di tutte le religioni (cristiani, musulmani, ebrei), di tutte le età (studenti, professionisti, anziani) e di qualsiasi orientamento sessuale o etnia. 

Uniti come fossero una sola persona.

"Sarete trattati come dei virus e noi siamo la cura”, rivolgendosi all'Isis.

Vengono colpiti anche tutti gli account di propaganda islamica: soprattutto i reclutatori che attraverso i social cercano in rete i simpatizzanti dello Stato Islamico.

E pubblicano online l'elenco di account sospesi grazie al lavoro di Anonymous e al gruppo RedCult, rendendo noti anche alcuni account Facebook da tenere d'occhio.

"E questo”, avvertono, "è solo l'inizio”.

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