150 anni del CAI: i protagonisti

Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

In collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna di Torino e in corrispondenza dell'apertura della mostra per i 150 anni del Club Alpino Italiano, ecco la fotostoria del nostro alpinismo tra volti e imprese d'alta quota. In questa immagine: l'equipaggiamento della spedizione italiana che conquistò il K2 nel 1954.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

Jacques Balmat, l'alpinista italiano che l'8 agosto 1786 portò a compimento la prima ascensione del Monte Bianco in compagnia di Michel Gabriel Paccard.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

Michel Gabriel Paccard, alpinista, medico e botanico italiano, conquistatore della vetta del Monte Bianco con Jacques Balmat l'8 agosto 1786.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

1870 circa: Jean Antoine Carrel, primo della storia a raggiungere la vetta del Cervino.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

1890 circa: Jean Baptiste Bich, tra i più importanti nomi dell'epoca pionieristica delle ascensioni sul Cervino.


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Giugno 1929, spedizione Duca di Spoleto al Karakorum: fra il groviglio delle guglie del ghiacciaio Gasherbrum.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

1930 circa: Emilio Comici, alpinista e speleologo, tra i migliori alpinisti dell'epoca del "sesto grado".


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Estate 1934: Giusto Gervasutti, soprannominato "il Fortissimo". Morirà nel 1946 in un tentativo di scalata sul versante est del Mont Blanc du Tacul, in quello che da allora porta il nome di "Pilastro Gervasutti".


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1935: Vittorio Ratti e Riccardo Cassin al ritorno dalla prima salita della parete nord della Cima Ovest di Lavaredo.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

14-16 luglio 1937: Luigi Esposito, Riccardo Cassin e Vittorio Ratti alla Capanna Gianetti, di ritorno dalla prima ascensione della Parete Nord Est del Pizzo Badile.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

1939: Ugo Tizzoni sulla parete Nord della Cima Lescaux.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

1940 circa: Giuseppe Gagliardone, detto "Pinela", compagno di scalata di Giusto Gervasutti nella scalata del 1942 sulla parete est delle Grandes Jorasses.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

1940 circa: Luciano Ghigo. Il 23 luglio 1951 aprirà in compagnia di Walter Bonatti l'ormai storica via sulla parete est del Grand Capucin, nel gruppo del Bianco.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

1940 circa: Emilio Comici con Paolo Migliorini (a sinistra) e Luigi Carrel (a destra) al Rifugio "Tre Cime".


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

1954: spedizione italiana al Karakorum K2, Campo II.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

31 luglio 1954: Lino Lacedelli in cima al K2 (fotogramma dal film di Marcello Baldi "Italia K2", 16 mm, 1954).


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

Agosto 1958: spedizione italiana al Gasherbrum IV, Karakorum. Toni Gobbi e Donato Zeni partono in sci dal Campo II (a 6250 m di quota), per salire al campo III.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

6 agosto 1958: Walter Bonatti in vetta al Gasherbrum IV, Karakorum.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

Agosto 1959: spedizione del CAI di Roma al Saraghrar. Ponte barocco su gigantesco crepaccio a circa 5900 m d'altezza.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

Agosto 1959: spedizione del CAI di Roma al Saraghrar. La cresta delle nevi “penitientes” a circa 6000 m di quota.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

Agosto 1959: spedizione del CAI di Roma al Saraghrar. Cena dopo un ritorno tardi al campo II.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

1965: Walter Bonatti al ritorno dalla prima solitaria invernale alla parete nord del Cervino.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna di Torino.

1970-1980: Giovanni Battista Vinatzer (a sinistra), scherza davanti all'obiettivo. Istruttore del CAI, scultore nel legno, maestro di sci e direttore della Scuola di Sci di Ortisei, nel 1954 fu cofondatore del Servizio di soccorso alpino e dell'Associazione degli scalatori gardenesi Catores.


Archivio fotografico Museo Nazionale della Montagna.

1979: Renato Casarotto sul Pilastro Nord del Fitz Roy. Tra i più forti alpinisti italiani di sempre, perderà la vita il 16 luglio 1986 sul K2.


Ansa.

1979: Reinhold Messner, primo a raggiungere la vetta dell'Everest senza bombole d'ossigeno nel 1978 e poi re degli Ottomila, con il professor Ardito Desio (capo della spedizione italiana del 1954 sul K2) e lo scalatore Achille Compagnoni.


Archivio fotografico del Museo Nazionale della Montagna.

14 gennaio 2005: Simone Moro esulta al termine della scalata invernale (la sua specialità) del Shisha Pangma, nel gruppo dell'Himalaya.


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