Telefonini Android, i cyber criminali mordono KitKat

Hai voglia a dire che Android è il sistema operativo mobile più diffuso al mondo, che ascolta le esigenze degli utenti e permette alla comunità di sviluppatori di crescere e aggiornarsi. Il problema è che Android detiene sempre il record negativo di diffusione malware e virus, alla faccia di iOS e Windows Phone. Se per motivi diversi, la piattaforma di Apple e quella di Microsoft sono (quasi) estranee al problema sicurezza informatica, il robottino verde di Google ne accoglie (suo malgrado) tutti i principali flussi, senza troppe distinzioni tra malware, virus, attacchi phishing e trojan. Inutile ripetere come il motivo principale sia la troppa “apertura” dell’OS a tutti.

Quando Apple diceva che avrebbe sviluppato un sistema operativo in casa, con un estremo controllo sulle app da pubblicare, molti avevano gridato alla censura, ad un eccessivo senso di monopolio su un dispositivo che, una volta nelle mani delle persone, diventa una questione comune. Eppure sull’App Store non ci sono applicazioni maligne e non ci saranno mai , tutto grazie alla precisa politica aziendale di vagliare ogni singola richiesta di pubblicazione che arriva dal Developer Center. Di per sé Windows Phone è ancora troppo giovane per ingolosire i cracker e i pirati informatici di mezzo mondo che, come è chiaro, operano su una piattaforma solo se sono sicuri di trarne un preciso vantaggio. La formula è: tante persone usano Android anche per effettuare operazioni di home banking, scambiarsi codici segreti e informazioni utili, quindi io hackero quella piattaforma. Il rischio vale la candela, davvero tanto.

Quello che gli ultimi dati dei G Data SecurityLabs mostrano è che nei primi sei mesi del 2013 sono stati almeno 520.000 i ceppi di malware individuati su Android: “ceppi” e non singoli malware, numero che potrebbe essere ben più alto considerando le singole minacce. La cosa peggiore è che la situazione andrà a degenerare con il passare dei mesi. Secondo l’ultimo G Data Mobile Malware Report, scaricabile da qui , il malware Android triplicherà fino a dicembre del 2013 raggiungendo numeri mai visti finora.

Il particolare boom non interessa solo il “cliente finale”, ovvero il criminale informatico che ruba le credenziali degli utenti ottenute su smartphone e/o tablet per trasferire fondi, comprare oggetti e fare trading con i soldi degli ignari utenti, ma anche il mercato della compravendita di malware kit che permettono quasi a chiunque di sviluppare tecniche di attacco da lanciare sulla rete. Come sostengono da G Data, lo sviluppo e la vendita dei malware kit continuerà ad andare per la maggiore nei prossimi mesi visto che il particolare business produce notevoli profitti e permette anche agli inesperti di diventare cyber criminali senza passare per la Scuola Radio Elettra.

Le tendende per il cyber crimine nei prossimi mesi sono chiare:

-      Triplicato il numero dei nuovi malware per Android che continuerà ad aumentare in maniera simile alla crescente popolarità di smartphone e tablet che utilizzano il sistema operativo di Google.

-      Popolarità in crescita per i malware kit: lo sviluppo e la vendita continuerà a essere un trend lucrativo per il cyber crime anche nella seconda metà dell’anno. Questo perché i kit rendono facile per i criminali inesperti diventare dei veri e propri criminali online.

-      App malware ancora più mascherate: le funzioni malware nelle app manipolate sono sempre più mascherate, sia nel codice di programmazione sia nella funzionalità dell’app stessa. Ciò rende più difficile per gli utenti individuare e rimuovere le app contenenti malware.

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