Altri viaggi

È in giro da qualche tempo un agile libretto (Un altro viaggio nelle Marche, di Paolo Merlini e Maurizio Silvestri, Exorma edizioni), che a me è piaciuto, ma che esitavo a consigliare per il fatto che esso contiene una paginetta scritta da me. D’altra parte, non è giusto discriminare due bravi autori per via di una minuzia simile.

Non è questa la sede per una recensione del libro, che oltretutto sarebbe accusabile di scarsa obiettività. Dirò solo che Merlini e Silvestri sono due viaggiatori lenti, e che sono abituati a osservare le cose e soprattutto a vederle; d’altra parte, da sambenedettesi, possiedono un genuino entusiasmo, quasi da ragazzi, che al marchigiano medio manca, e che invece a volte serve a dare una lustratina a gioielli che altrimenti rimarrebbero dimenticati in qualche credenza.  Ed è il loro entusiasmo sincero a legare le tappe del viaggio, necessariamente lento in quanto fatto tutto con mezzi pubblici, e a trasformare quella che poteva essere una banale guida turistica in una piccolissima epopea.

Vorrei anche aggiungere, ma questo concetto è strano, che le pagine parlano: e si sentono le voci non solo dei protagonisti e dei dialoganti, ma anche quelle di fondo dei paesi che si succedono dal Piceno al Montefeltro, e degli accenti che cambiano nel peculiare plurilinguismo regionale.

Vi assicuro infine che ai marchigiani piace poco parlare delle Marche, e ancora meno apprezzano che se ne parli: io non mi sottraggo a tale meschinità prevalente, non lo nego. Stavolta, però, questo libro non mi ha dato fastidio, anzi: dirò che va bene. E più di così.

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