Altri tempi

Stamattina ho fatto colazione davanti alla Rocca di Forlì, dai cui spalti, un giorno di primavera del 1499, Caterina Sforza mostrò la propria fermezza (e non solo quella) agli assassini del marito.

Davanti al mio banale cappuccino, in una banale domenica d’estate, mi è venuta in mente la tesi diffusa e vagamente fukuyamiana per cui gli uomini e le donne di oggi sono sfibrati e senza spessore, rispetto a quelli di una volta, e da questo derivano azioni necessariamente grigie e piatte. Io, da storico, tendo invece a credere che, mutando i tempi, debbano mutare con essi anche le azioni umane; e oggi, per fortuna, nella vita quotidiana c’è meno bisogno del coraggio e della forza d’animo della Signora di Forlì. Quelli attuali sono tempi diversi, non peggiori.

D’altra parte è innegabile che producano pochissimi aneddoti divertenti, o quasi nessuno.

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