Allegri, ecco la firma: rinnovo fino al 2018 con la Juventus

Il momento della firma è arrivato, ufficializzato anche dal club attraverso il profilo ufficiale di Twitter: Massimiliano Allegri e la Juventus proseguono insieme il cammino con nel mirino la Champions League e il definitivo salto di qualità di club e squadra. Un accordo cercato a lungo e definito spesso solo una formalità, ma che viene siglato alla fine della stagione e con il quinto scudetto consecutivo in bacheca. Non era scontato che accadesse, tornando indietro con la mente ai mesi scorsi, quando la Juventus faticava nelle zone basse della classifica.

La firma sul prolungamento di contratto fino al 30 giugno 2018 (l'attuale accordo scadeva un anno prima) con adeguamento di stipendio chiude anche settimane di rumors e speculazioni circa la volontà di Allegri di aspettare per verificare eventuali altre offerte. Max non stava aspettando il Real Madrid o il Psg: era in parola con Marotta e quando la quadratura è stata trovata, la firma è parsa la soluzione più logica.

La carriera di Allegri, dal campo alla panchina della Juventus

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Massimiliano Allegri da calciatore con la maglia del Perugia nel 1996.

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Dopo aver appeso le scarpe al chiodo nel 2003 Allegri ha iniziato la carriera da allenatore nell'Aglianese.

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Massimiliano Allegri e Berlusconi a Milanello

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Allegri resta a Milano per quattro stagioni vincendo uno scudetto e una supercoppa italiana.

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Allegri stringe il trofeo dello scudetto vinto con il Milan nel campionato 2010/2011.

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Massimiliano Allegri fu sostituito da Clarence Seedorf dopo 19 giornate della stagione 2013-2014. In quell'annata aveva un bilancio di 9 vittorie, 11 pareggi e 8 sconfitte su 28 partite complessive (5/7/7 in campionato): 29,63% di successi

La carriera di Allegri, dal campo alla panchina della Juventus


La carriera di Allegri, dal campo alla panchina della Juventus

Dopo l'addio di Antonio Conte nell'estate del 2014 la Juventus sceglie Massimiliano Allegri sfidando il parere contrario della tifoseria.

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Terzo scudetto in carriera per Massimiliano Allegri, il secondo consecutivo con la Juventus

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2 maggio 2015: Allegri portato in trionfo dai giocatori della Juventus dopo la conquista aritmetica dello scudetto 2014-2015. Conte è solo un ricordo...

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20 maggio 2015: Allegri festeggia la conquista della Coppa Italia contro la Lazio

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Sarri contro Allegri: il duello scudetto è servito

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Massimiliano Allegri e Carlos Tevez

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All'Olympiastadion di Berlino, il Barcellona batte 3-1 la Juventus e si aggiudica la Champions League, la quinta della sua storia, la quarta in dieci anni. La squadra di Max Allegri esce dal campo tra gli applausi dei vincitori: Messi e soci dimostrano ancora una volta di essere i migliori al mondo.

Allegri diventa il Paperone delle panchine della serie A

Il contratto di Allegri sarà da top coach. Il record tra i colleghi della serie A, dove finora il più pagato era Roberto Mancini con i suoi 4 milioni più bonus garantiti dall'accordo con l'Inter di Thohir. Allegri firma un prolungamento che vale circa 5 milioni con bonus importanti legati ai successi della Juventus e in particolare alla vittoria della prossima Champions League, il vero obiettivo stagionale del club bianconero.

Allegri sale in testa e supera Mancini, ma si lascia alle spalle anche Spalletti, Mihajlovic (fino a quando resterà a libro paga del Milan), Paulo Sousa e tutti gli altri. Tra i top c'è ancora Rudi Garcia e la Roma spera presto di liberarsi del suo stipendio vedendolo andare ad allenare altrove.

Allegri: "Qui per vincere ancora. Obiettivo? Una grande Champions"

Soddisfatto Allegri: "E' un punto di partenza perché quello che è stato fatto resterà nella storia della Juventus, ma già dalla finale di Coppa Italia bisognerà lavorare per raggiungere nuovi successi. E' stimolante tutto, è una grande sfida e responsabilità allenare la Juventus perché qui si gioca sempre per vincere". In cosa può crescere la Jvuentus della prossima stagione? "Deve migliorare nella costruzione del gioco e deve avere un'ambizione alta, al di là delle aspettative. Obiettivo? Obbligo e dovere di fare una grande Champions che significa giocare alla pari con le grandi d'Europa"

Sorrisi anche da Marotta: "Fisiologico considerare il rapporto continuativo, non c'erano elementi per divorziare ma per proseguire. La Juventus come società è stata in grado due anni fa di trovare continuità nell'affidare la squadra a un ottimo allenatore nonostante lo scetticismo che ha accompagnato il suo arrivo". Obiettivi? "Vincere il sesto scudetto di fila perché rappresenterebbe un fatto unico nella storia e partecipare alla Champions cercando di ottenere il massimo anche se sappiano che è difficile comeptere con grandi club"

Garanzie di mercato e assalto alla Champions

Quello economico non è stato, però, l'unico aspetto della trattativa. Allegri si aspettava uno stipendio in linea con i suoi risultati e la Juventus lo ha accontentato, ma voleva anche condividere con la società il progetto per la prossima stagione. L'asticella si è inevitabilmente alzata e Max voleva essere sicuro che Marotta e Agnelli lo avrebbero supportato anche sul mercato.

La strategia della Jvuentus è chiara: tenere i migliori e rinforzare ulteriormente la squadra per dare l'assalto all'Europa. Pogba deve rimanere, almeno nelle intenzioni bianconere, e comunque chiarire in fretta quali siano le sue volontà. Su Cuadrado e Morata l'ultima parola è di Chelsea e Real Madrid: la Juve rischia concretamente di perderli, ma è già pronto un piano B di rafforzamento che parte da Cavani e arriva a Lukaku e Benteke.

A centrocampo potrebbe arrivare il trequartista che Allegri chiedeva già un anno fa, mentre un investimento importante verrà fatto su un giovane già pronto: André Gomes è il primo nome della lista, ma ci sono anche delle alternative. L'idea, insomma, è dotare la prossima Juve di tutto quello che serve per giocarsela con le big. Anche così Allegri è stato convinto a mettere la firma sul contratto e a chiudere le orecchie davanti alle lusinghe che venivano da fuori.

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