Alberto Bevilacqua, un ricordo in otto fotografie

Alberto Roveri /Mondadori Portfolio


Pino Grossetti /Mondadori Portfolio

Alberto Bevilacqua immortalato davanti alla sede Mondadori di Segrate  nel 1986


Alberto Roveri /Mondadori Portfolio

Un intenso ritratto dell scritttore nel 1994


Nino Leto /Mondadori Portfolio

Alberto Bevilacqua ritratto con Pasquale Festa Campanile davanti a Ponte Milvio, Roma, 1984


Adriano Alecchi /Mondadori Portfolio

Bevilacqua fotografato a bordo di un motoscafo nel 1980


Rino Petrosino /Mondadori Portfolio

 Con Ugo Tognazzi sul set del film "La Califfa". Spoleto, 1970.


Alberto Roveri /Mondadori Portfolio

Un pensieroso ritratto di Bevilacqua datato 1980


Angelo Deligio /Mondadori Portfolio

Mariangela Melato, Nino Manfredi e Alberto Bevilacqua sul set del film "L'occhio del gatto",  1976


Ieri abbiamo ricordato Alberto Bevilacqua con una seleziona dei suoi romanzi e dei suoi lavori per il cinema . Oggi lo facciamo con alcune foto che ne ripercorrono la vita.

Nato a Parma il 27 giugno 1934, Alberto Bevilacqua si è spento ieri a Roma all'età di 79 anni. Protagonista della letteratura italiana a partire dagli esordi, negli anni cinquanta, vinse il Premio Campiello nel 1966 con il romanzo "Questa specie d'amore" e il Premio Strega nel 1968 con "L'occhio del gatto".

A partire dagli anni settanta si dedicò al cinema e come regista e sceneggiatore firmò gran parte dei film tratti dai suoi romanzi. Uno su tutti "La Califfa", del 1970, interpretato da un'indimenticabile Romy Schneider. Assai amato dai suoi lettori, spesso in conflitto con l'establishment intellettuale e letterario italiano, Bevilacqua ha attraversato varie fasi "creative", conservando sempre intatto l'amore per la sua Parma e per la madre, figura cardine della sua vita di uomo e di scrittore. Noi lo ricordiamo ocn una breve ma intensa raccolta di ritratti

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