Olycom
News

Airbus Germanwings, le 10 risposte che può dare la seconda scatola nera

Sono almeno dieci le risposte che la seconda scatola nera, trovata oggi, potrà dare alle tante domande ancora aperte nella vicenda dell'Airbus 320 della Germanwings fatto precipitare sulle Alpi francesi dal copilota Andreas Lubitz. La prima delle due scatole nere, la Cvr (Cockpit Voice Recorder) che registra suoni e voci nella cabina di pilotaggio, ha già detto moltissimo: "È stato molto importante averla trovata, altrimenti sapremmo ancora soltanto che era una manovra di discesa controllata, forse dovuta a un fattore tecnico", osserva Alessandro Cometa, responsabile del Laboratorio dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (Ansv).

- LEGGI COSA DICONO I FILE AUDIO
- GUARDA QUI LE FOTO DEI SOCCORSI

- LEGGI ANCHE: Andreas Lubitz era depresso

EPA/FOTO-TEAM-MUELLER
Una foto di Andreas Lubitz, copilota del volo Germanwings 4U9525, mentre corre ad Amburgo in Germania - 13 September 2009
Andrea Lubitz, il copilota dell'Airbus A320 Germanwings, precipitato sulle Alpi francesi il 24 marzo 2015. Lubitz, 28 anni, ha deliberatamente scelto di far precipitare il velivolo
Getty Images
La polizia di fronte alla casa di Andreas Lubitz a Duesseldorf, Germania.
Police stand in front of the residence of Andreas Lubitz, co-pilot on Germanwings flight 4U9525, on March 26, 2015 in Duesseldorf, Germany. French authorities confirmed that Lubitz was alone in the cockpit during the rapid descent of flight 4U9525 until it crashed into mountains in southern France two days ago, killing all 150 people on board. Authorities are pursuing the possibility that Lubitz might have acted deliberately in steering the aircraft to its destruction.
Getty Images
La casa abitata da Lubitz a Duesseldorf, Germania.
MONTABAUR, GERMANY - MARCH 26: Journalist, photographers and cameramen and camerawomen stand in front of the residence of the parents of Andreas Lubitz, co-pilot on Germanwings flight 4U9525, on March 26, 2015 in Montabaur, Germany. French authorities confirmed that Lubitz was alone in the cockpit during the rapid descent of flight 4U9525 until it crashed into mountains in southern France two days ago, killing all 150 people on board. Authorities are pursuing the possibility that Lubitz might have acted deliberately in steering the aircraft to its destruction. (Photo by Thomas Lohnes/Getty Images)
La polizia perquisisce la casa del pilota Andrea Lubitz a Montabaur, Germania. EPA/FREDRIK VON ERICHSEN
La polizia perquisisce la casa del pilota Andrea Lubitz a Montabaur, Germania. EPA/FREDRIK VON ERICHSEN
La polizia perquisisce la casa del pilota Andrea Lubitz a Montabaur, Germania. EPA/FREDRIK VON ERICHSEN
@wsj/twitter
Poliziotti a Montabaur, il centro della Renania-Palatinato, Germania, dove viveva Andreas Lubitz, 28 anni, il copilota dll'Airbus A320 della Germanwings che avrebbe fatto precipitare volontariamente l'aereo contribuendo alla morte di altre 149 persone
EPA/FREDRIK VON ERICHSEN
Poliziotti a Montabaur, il centro della Renania-Palatinato, Germania, dove viveva Andreas Lubitz, 28 anni, il copilota dll'Airbus A320 della Germanwings che avrebbe fatto precipitare volontariamente l'aereo contribuendo alla morte di altre 149 persone
El Mundo
Andrea Lubitz, il copilota dell'Airbus A320 Germanwings, precipitato sulle Alpi francesi il 24 marzo 2015. Lubitz, 28 anni, avrebbe deliberatamente scelto di far precipitare il velivolo
Getty Images
Andreas Lubitz alla 10 miglia nell'aeroporto di Amburgo, il 13 settembre del 2009
GettyImages
Andreas Lubitz alla mezza maratona di Francoforte il 14 marzo 2010
Getty Images
Andreas Lubitz alla mezza maratona di Francoforte il 14 marzo 2010
PA/YVES MALENFER/DICOM/MINISTERE INTERIEUR
Una foto distribuita dal MInistero dell'interno francese mostra alcuni rottami dell'Airbus Germanwings precipitato sulle Alpi il 24 marzo 2015
EPA/YVES MALENFER/DICOM/MINISTERE INTERIEUR
1° aprile 2015 - Le squadre di ricerca sul luogo del disastro dell'airbus
1° aprile 2015 - Un automezzo delle squadre di ricerca sul luogo del disastro dell'airbus. EPA/YVES MALENFER/DICOM/MINISTERE INTERIEUR
1° aprile 2015 - Una delle squadre di ricerca sul luogo del disastro dell'airbus. EPA/YVES MALENFER/DICOM/MINISTERE INTERIEUR
1° aprile 2015 - Lavori di ricerca delle vittime sul luogo del disastro dell'airbus. EPA/YVES MALENFER/DICOM/MINISTERE INTERIEUR
1° aprile 2015 - Una delle squadre di ricerca sul luogo del disastro dell'airbus. EPA/YVES MALENFER/DICOM/MINISTERE INTERIEUR
EPA/YVES MALENFER/DICOM/MINISTERE INTERIEUR
JEAN-PIERRE CLATOT/AFP/Getty Images
Poliziotti e investigatori di ritorno a Seyne les Alpes dopo un sopralluogo sul posto dello schianto del volo Germanwings
JEAN-PIERRE CLATOT/AFP/Getty Images
Un poliziotto di ritorno a Seyne les Alpes dopo un sopralluogo sul posto dello schianto del volo Germanwings
JEAN-PIERRE CLATOT/AFP/Getty Images
Un poliziotto francese controlla il suo equipaggiamento al ritorno dal luogo dello schianto del volo Germanwings sulle alpi francesi
Francis Pellier MI DICOM/Ministere de l'Interieur/Getty Images
Uno dei soccorritori sul luogo dello schianto del volo Germanwngs sulle alpi francesi
Francis Pellier MI DICOM/Ministere de l'Interieur/Getty Images
Uno dei soccorritori sul luogo dello schianto del volo Germanwngs sulle alpi francesi
Francis Pellier MI DICOM/Ministere de l'Interieur/Getty Images
L'esercito francese aul luogo del disastro del volo Germanwings
Francis Pellier MI DICOM/Ministere de l'Interieur/Getty Images
La ricerca dei corpi e dei resti del volo Germanwings sulle alpi francesi
ANNE-CHRISTINE POUJOULAT/AFP/Getty Images
Un investigatore francese portato via da un elicottero con dei resti del volo Germanwings
Francis Pellier MI DICOM/Ministere de l'Interieur/Getty Images
I lavori di raccolta dei resti del volo Germanwings sulle alpi francesi
Francis Pellier MI DICOM/Ministere de l'Interieur/Getty Images
La ricerca dei corpi e dei resti del volo Germaniwings sulle alpi francesi
Francis Pellier MI DICOM/Ministere de l'Interieur/Getty Images
La ricerca dei corpi e dei resti del volo Germaniwings sulle alpi francesi
Francis Pellier MI DICOM/Ministere de l'Interieur/Getty Images
La ricerca dei corpi e dei resti del volo Germaniwings sulle alpi francesi
Francis Pellier MI DICOM/Ministere de l'Interieur/Getty Images
Uno dei soccorritori sul luogo dello schianto del volo Germanwngs sulle alpi francesi

Con la seconda scatola nera, la Fdr (Flight Data Recorder), gli investigatori avranno a disposizione un grandissimo numero di dati. "Il chip della Fdr dell'A320 è in grado di registrare circa mille parametri, dai quali è possibile ricostruire l'intera gestione della situazione nella cabina di pilotaggio", spiega l'esperto. Si potrà sapere, per esempio, quali avvisi si sono attivati, le spie che si sono accese. "I dati attuali già permettono di stabilire che è stata una discesa controllata, ma con la Fdr si potrà vedere come era stata programmata", osserva Cometa.

Se la prima scatola nera ha permesso di stabilire che il copilota era vivo perché ne ha registrato il respiro, la Fdr permetterà di ricostruire tutte le sue azioni, i tasti che ha schiacciato e se a un certo punto ha aumentato la velocità. Sarà invece difficile sapere se aveva fatto scattare l'interruttore su "locked" per chiudere la porta della cabina di pilotaggio subito dopo che il comandante aveva cercato di aprirla digitando il codice di quattro cifre. Oltre a registrare le azioni di chi è ai comandi dell'aereo, prosegue Cometa, "la Fdr ha registrato anche tutte le 'risposte' del velivolo", ossia le azioni correttive messe in atto dai computer di bordo dell'Airbus 320. Per esempio, se il copilota avesse manovrato il joystick per aumentare la velocità in modo eccessivo, il computer sarebbe intervenuto per rallentarla.

Altre risposte potranno arrivare dalla sincronizzazione delle due scatole nere. È un'operazione che richiede in media una settimana e che potrà dare risultati importanti per le indagini. Ad esempio, permetterà di capire esattamente quanto il copilota ha impostato la manovra di discesa: se lo ha fatto subito dopo che il comandante ha lasciato la cabina o se ha avuto delle esitazioni. Si potrà sapere poi se il copilota ha riprogrammato la manovra più volte e se, negli ultimi minuti prima dell'impatto, abbia deciso di virare verso la montagna. Quest'ultimo aspetto potrà essere chiarito anche grazie ai dati geografici registrati dalla Fdr. (ANSA).

YOU MAY ALSO LIKE