Covid-19: il 40% degli inquilini non paga l'affitto. Cosa fare

Da inizio emergenza sono già 134.000 le domande pervenute per richiedere la sospensione della rata del mutuo sulla casa mentre le moratorie dell'ABI e dell'Assofin rivolte alle famiglie, avviate alla fine di aprile, hanno raccolto quasi 300 mila adesioni, per oltre 9 miliardi di prestiti.

Questo evidenzia che, in un momento di straordinaria fragilità economica dell'intero tessuto sociale, le famiglie cercano di tagliare qualunque spesa a partire da quella sulla casa e di usufruire dei vantaggi concessi dalla legge.

Se, però, i titolari di mutuo sono in qualche modo tutelati (la sospensione può essere concessa per un massimo di 18 mesi durante i quali la Consap interviene pagando metà degli interessi che nel frattempo maturano) gli inquilini in affitto non godono di nessuno sconto o moratoria.

"Abbiamo chiesto al Governo – spiega a Panorama.it Carlo Rienzi, Presidente del Codacons - di introdurre all'interno della versione definitiva del Decreto Rilancio anche misure a sostegno degli affitti come la sospensione, lo slittamento o la dilazione del canone esattamente con lo stesso criterio che è stato adottato per i mutui".

"In questo momento – prosegue Rienzi – l'unica cosa che si può fare per evitare lo sfratto che il proprietario può legittimamente chiedere è arrivare a una rinegoziazione privata del canone di locazione sperando che il locatore lo accetti".

Secondo un'analisi condotta da Nomisma e Crif il 40% delle famiglie che vive in affitto ha o avrà difficoltà a corrispondere il canone di locazione a causa della crisi economica determinata dal lungo lockdown da Covid-19. I mancati pagamenti, però, finiscono per pesare sulle spalle dei locatori che, comunque, sono tenuti a versare le imposte fino a quando è in essere il contratto. Già prima della pandemia il portale Soloaffitti.it ricordava che in media 1 inquilino su 2 è moroso o paga in ritardo il canone e questo finisce per gravare sulle spalle del proprietario dell'immobile per una media tra i 6.000€ e i 12.000€, tra canoni non incassati e costo delle procedure legali e ogni anno in Italia il totale degli affitti non pagati ammonta a 1,2 miliardi di euro

Per difendersi il proprietario di casa non può far altro che rivolgersi al tribunale e avviare una procedura di sfratto

"Che non è detto venga concessa- afferma il Presidente del Codacons – perché il giudice potrebbe favorire l'inquilino ammettendo la sopravvenuta impossibilità a pagare per cause di forza maggiore e quindi potrebbe prorogare la durata della locazione a vantaggio del locatario"

Il consiglio, quindi, al momento, vista la situazione delicata e la mancanza di una normativa chiara in merito, è quello di cercare tutte le strade per raggiungere un accordo privato tra proprietario e inquilino.

Secondo gli analisti, infatti, se l'emergenza affitti non viene affrontata in maniera efficace si rischia lo scoppio di una grave bolla economica e sociale in cui i proprietari degli immobili sono caricati di oneri accessori o si ritrovano con immobili sfitti e coloro che hanno bisogno di una casa non hanno la possibilità di mantenerla con il rischio di finire nell'illegalità e nel debito.

"E' interesse comune – sottolinea ancora Rienzi – arrivare a un accordo per risolvere il problema. Il rischio di una bolla socio economica inerente al mercato degli affitti è reale è concreto e per questo torniamo a chiedere con forza che il Governo prenda in mano la situazione".

In attesa di interventi a livello nazionale è però possibile informarsi delle iniziative a livello locale. Diversi comuni tra cui Roma, Milano o Firenze hanno adottato misure si sostegno al pagamento del canone di affitto per le famiglie più in difficoltà. Per accedere al finanziamento bisogna far richiesta per via telematica presso i siti dei diversi comuni che parametrano e identificano gli aventi diritto accettando i rigettando le domande.

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