Adele e gli ultimi brownie

Citando quel film là, Adele vince oggi il premio Ultimo Brownie per le seguenti ragioni:

1)  È in circolazione la più brutta canzone di Bond dai tempi di Sheryl Crow. E l’ha cantata lei.

2) Rischia di essere il più grande fake del Regno Unito dopo i Franz Ferdinand. No: Duffy. (No, non provateci neanche, brutti cinici che non siete altro: Amy Winehouse, fosse viva, starebbe facendo dischi ancora più bellissimi.)

3) Aveva già pronto il vestito Stella McCartney da sformare sul palco del Kodak Theatre e invece probabilmente non potrà manco concorrere per la statuetta alla migliore canzone, ché è ivi contenuta una campionatura del tema originale, e all’Oscar son più severi che con la Berté a Sanremo.

4) Ha ceduto già ora alla pianola Bontempi nell’intro e ai cori gàààspel alla fine, tra pochi anni finirà per cantare Sex Bomb nelle balere di Brighton.

5) Soprattutto perché le hanno messo nella canzone il verbo crumble. E questo a una curvy, come si usa politicamentecorrettamente dire oggi, non si fa.

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