Acer Aspire Switch 10, la nostra prova - Le foto

Decidere di comprare un ibrido, un dispositivo 2-in-1, insomma un incrocio tra un pc e un tablet è già di per sé una prima scelta. Il passo successivo, quello cruciale, è trovare la dimensione dello schermo più adatta alle proprie esigenze. Gli 11,6 pollici, gettonati e ricorrenti nelle proposte dei produttori, sono una buona opzione se si vuole privilegiare il lato notebook, ma potrebbero risultare eccessivi, alla lunga scomodi, in mobilità. In modalità tavoletta. L’Aspire Switch 10 con i suoi 10,1 pollici si rivela un interessante compromesso con buone doti da esibire. 

Aspire Switch 10, la nostra prova per immagini

Marco Morello
Nella confezione c'è tutto quello che serve per iniziare a lavorare: il display separato dalla tastiera e il caricatore, oltre naturalmente a manualistica e garanzia. L'essenziale, ma non sono i fronzoli a fare la qualità.

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La tastiera è una classica Qwerty competa. I tasti sono distanziati bene, digitare lunghi testi è comodo e le dita corrono veloci, senza difficoltà, anche se si è abituati a un pc fisso con un intervallo maggiore tra le lettere. Il touchpad risponde senza difficoltà a ogni input.

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Su un lato c'è una memoria Usb per inserire chiavette o collegare un dispositivo esterno, come un lettore mp3 oppure la stampante.

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Il prodotto, senza essere eccessivamente pregiato, risulta comunque elegante, impreziosito com'è da una cover posteriore in alluminio. Inoltre, in modalità notebook le giunzioni tra tastiera e schermo sono invisibili, quindi la sua vocazione ibrida non è immediatamente nota a chi non la conosce.

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Non è una taglia extra slim, almeno in modalità pc. In quella tablet, gli 8,9 millimetri di spessore sono invece molto interessanti. Il peso è un bonus: 1,17 chilogrammi.

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Lo schermo ha di serie la tecnologia Gorilla Glass 3 che, secondo quanto dichiara il produttore, lo rende resistente ai graffi tre volte più del normale. Di sicuro lo si può strapazzare un po', non dà affatto una sensazione di inevitabile fragilità. Punto di forza se lo si vuole trasportare spesso e volentieri in giro.

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Lo schermo è nitido, ha un buon contrasto e soprattutto, senza scivolare nei tecnicismi, è stato progettato per ridurre il fastidio dei riflessi di luce ed essere ben visibile anche dagli angoli. Opzione che torna comoda quando si sta lavorando a una presentazione con un paio di colleghi o si sta vedendo un film in aereo o in treno con un amico.

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Sul lato la connettività è parecchio generosa: ci sono un ingresso microUsb, una porta Hdmi e un alloggiamento per le schede di memoria microSd. Davvero una grande versatilità.

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Marco Morello
In puro stile di questa linea di prodotti targata Acer (e in verità della maggior parte degli ibridi) , oltre che come tablet e tradizionale notebook da scrivania, si può agganciare lo schermo dalla parte opposta della tastiera per una migliore resa durante le presentazioni o ribaltarlo, trasformandolo in una sorta di portafoto, per godersi al meglio i contenuti multimediali come i film o le serie tv. Chicca impossibile per un pc portatile classico o un tablet senza una cover che però, di norma, va acquistata a parte.

Complice anche la dimensione non eccessiva del display, con la batteria si può arrivare a fine giornata. Certo, ovvio che le funzioni multimediali lo stressino parecchio di più rispetto alla semplice digitazione di testi, ma è una regola generale che non riguarda solo la macchina targata Acer. La cui tastiera, grazie a un pratico incastro magnetico, si aggancia e si sgancia con facilità estrema ed è riconosciuta all’istante. Lato sistema operativo, il duplice volto di Windows, più orientato al desktop in un caso, tutto touch nell’altro, è un incrocio che rende.

L’Aspire Switch 10, a seconda delle configurazioni, si trova in alcuni negozi on line anche a meno di 299 euro, niente male per un tablet che si crede computer e viceversa. Ovvio che si ottiene quello che si paga e non è lecito aspettarsi miracoli con editing video o giochi troppo complessi, ma nella navigazione sul web, nella stesura delle presentazioni, nei contenuti multimediali non è mai andato davvero a corto di fiato. Insomma, se quello che volete farne è un uso da utente medio, che dopo il lavoro ama concedersi un film, magari in treno di ritorno dall'ufficio, anche per il cartellino aggressivo è un’alternativa da tenere in considerazione in un segmento via via più affollato e non sempre all’altezza delle aspettative.    

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