A spasso per gli States: San Francisco, la città dove tutto è particolare

Avere un fuso orario di 9 ore avanti rispetto all'Italia è destabilizzante, come lo è affrontare un volo di 11 ore e rimanerne svegli per 24 di fila prima di stendersi in un morbido letto con cuscini e piumino bianco. L'aria condizionata in aereo ed in hotel è settata su temperature siberiali e si chiudono gli occhi per la stanchezza.

Vedo persone gentili che quando chiedo informazioni si fermano a chiacchierare e sorridono perché l'Italia è bella. Vedo scarpe in spugna con grandi ali gialle ai lati e cammino incontrando leoni marini che prendono il sole in città. Fa freddo, freddissimo e ci sono uomini giovani e non che passeggiano per un quartiere gay completamente nudi con gli accessori penzolanti, e vedo file e file di villette a schiera tutte colorate una diversa dall'altra.

Sento passi affaticati di persone fissate con la dieta ed il mangiare sano che corrono già alle 5 del mattino e leggo "Organic", "Vegan" o "Gluten free" sulle insegne di mercatini e ristoranti. Salgo su tram arancioni uguali a quelli di Milano e attraverso due ponti lunghi chilometri. Fotografo strani mezzi di trasporto che quando arrivano al capolinea vengono ruotati ed immessi nell'opposta direzione di marcia a mano, spinti dagli autisti.

Apro gli occhi. Le scarpe con le ali sono il nuovo modello Adidas JS WINGS in vendita solo in negozi selezionati degli Usa, i leoni marini sono una colonia naturale formatasi sotto il Pier 39 lungo The Embarcadero e il quartiere colorato e gay con nudisti alquanto esibizionisti si chiama Castro. I tram sono uguali a quelli di Milano perché anni fa la nostra ATM vendette uno stock di mezzi di trasporto oltreoceano e quelle navette che per fare inversione devono essere spinte e girate a mano si chiamano Cable Cars, farci un giro costa 6 dollari e sono l'attrazione turistica della città. E mi accorgo che è tutto strano, ma è tutto vero. Sono a San Francisco.

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