Panorama ha provato a immaginare la «plancia» del gioco di contrattazione più noto al mondo come termometro del mercato immobiliare reale. Per farlo ha chiesto il parere di esperti famosi. Risultato? La mappa dei luoghi su cui investire e quelli da cui tenersi alla larga.
Avete mai pensato di andare a vivere in una delle proprietà del Monopoly? Che sensazione vi fa pensare di comprare una casa in viale dei Giardini o in bastioni Gran Sasso? Non nelle strade del gioco, ma in quelle vere, a Milano, la città che per molti anni è stata protagonista assoluta delle edizioni italiane del gioco da tavolo… Potrebbe sembrare un azzardo, ma il Monopoly, arrivato in Italia nel 1936 può rappresentare una buona base per un investimento immobiliare: chi sceglie di andare ad abitare in una casa delle caselle gialle, verdi o addirittura viola, difficilmente sbaglia. Comprare un appartamento in piazza Giulio Cesare o in largo Augusto è una garanzia, ma anche via dei Giardini o viale Gran Sasso, quasi omonime delle strade del gioco, non deludono, ognuna a suo modo.
Nei decenni passati molti milanesi hanno usato la plancia del gioco di contrattazione più famoso al mondo come termometro del mercato immobiliare. Gli unici dubbi riguardano qualche variazione sulla toponomastica, come via Dante che nel gioco è piazza Dante, via Cristoforo Colombo (largo Colombo), via Monte Rosa (viale Monterosa), piazza Vesuvio (viale Vesuvio sul tabellone) vicolo Corto e Vicolo Stretto, in cui si possono ravvisare via Fiori Chiari e via Fiori Oscuri. D’altronde, in tutto il mondo, abitare nella zona più esclusiva del Monopoly è un motivo di vanto e di prestigio.
Negli Stati Uniti la proprietà più costosa sul tabellone del Monopoly, sviluppato da Charles Darrow nel 1935, si chiama Boardwalk, come una strada di Atlantic City. In Spagna è il Paseo del Prado, uno dei viali più eleganti di Madrid, e in Francia Rue de la Paix. In Italia, nell’edizione classica milanese, «the place to be» è Parco della Vittoria. Le cose si sono un po’ complicate l’anno scorso, quando è uscita l’edizione «Mega Milano» del Monopoly, con una mappa aggiornata secondo le zone consolidate ed emergenti della città, da Brera a Porta Genova, da Nolo a CityLife, con un occhio di riguardo per l’hinterland. Ecco allora definirsi due diverse sensibilità: c’è chi predilige il modello vintage e continua ad andare sul classico, chi invece si apre al nuovo. Naturalmente il gioco registra le nuove tendenze e nuovi prezzi: a titolo di esempio, negli anni Settanta costruire una casa in via Verdi costava 10 mila lire, e oggi costa 100 Monopoly Dollars.
Ma fuori dal gioco, dove conviene investire? L’abbiamo chiesto a due agenti immobiliari top, entrambi noti al grande pubblico per la loro partecipazione al programma tv Casa a prima vista, in onda su Real Time: Ida Di Filippo, team leader di DiRe Immobiliare, e Gianluca Torre, Real Estate consultant di Engel & Völkers. Ci sono quartieri del Monopoly particolarmente interessanti nella realtà? «Una zona in forte espansione è Monte Rosa» risponde Ida Di Filippo, che a Monopoly è imbattibile. «Da anni continua a rivalutarsi. Anche strade come Fiori Chiari e Fiori Oscuri possiamo definirle di assoluto pregio. Di sicuro se dovessi costruire alberghi, sceglierei zona Brera e Porta Romana. Per chi volesse abitare a Milano, e soprattutto per le nuove coppie, consiglierei una zona emergente, visto che sono circondate da tanto verde».
Invece cosa consiglierebbe Gianluca Torre a chi volesse «abitare nel Monopoly»? Meglio una zona classica o una emergente? «Se l’obiettivo è l’investimento, conviene puntare su una zona emergente, come quella che gravita attorno alla Fondazione Prada; se si cerca un luogo dove andare a vivere, rimarrei sul classico. In generale, tra le strade che hanno acquisito più valore ci sono quelle vicino a CityLife. Tra le aree più richieste, alcune vie attorno a via Vincenzo Monti, come via Saffi e via Tamburini, e poi tutto il quartiere di Brera». Dal canto suo, Rudy Zerbi, conduttore televisivo e radiofonico e grande collezionista di Monopoly, andrebbe a vivere in viale dei Giardini. «Sono un amante del verde e quella casella mi ha sempre fatto pensare a una strada elegante di Londra». La collezione di Zerbi comprende una cinquantina di Monopoly. «Ne ho almeno cinque o sei storici, tra cui le primissime edizioni, e poi altri più recenti, dedicati a città italiane come Roma e Rimini, e a manifestazioni varie. Poi, dato che mi piace il trash, non disdegno alcuni spin-off un po’ improbabili, che potrebbero far storcere il naso ai puristi. Invece, se potessi scegliere, vorrei veder realizzato un Monopoly ispirato ai grandi programmi e ai personaggi della televisione italiana, da Rischiatutto a Sanremo».
Vera icona pop, il Monopoly, pubblicato in 47 lingue e venduto in 114 Paesi, può insegnare molto. Come spiega Nicolò Falcone, avvocato e stand up comedian, che da più di sei anni è campione del mondo di Monopoly, «non è detto che se sei un campione di questo gioco tu debba essere un grande investitore nella vita: il Monopoly non insegna a primeggiare nel mercato immobiliare, ma aiuta a capire che non basta accumulare». È un primo mito da sfatare. «Nel Monopoly» continua Falcone «l’obiettivo non è crescere ma mandare in bancarotta gli altri. Per questo è considerato un gioco di sinistra e non è vietato a Cuba. Nel Monopoly uno vince e tre perdono: si può essere poveri e vincere. Qui il ricco diventa ricco con le entrate passive. A un certo punto, se sei bravo, le entrate passive superano le attive, ed è allora che conviene stare in prigione, perché sennò si rischia di pagare altri giocatori, magari perché si finisce nei loro alberghi. In generale, comunque, i posti migliori su cui investire sono quelli di passaggio. Non per niente, le caselle migliori sono quelle che si trovano a sette passi dalla prigione».
Ma come si individuano le zone migliori? «C’è la cosiddetta mappa termica, la Monopoly Heatmap, la base per diventare un giocatore forte. Lì si scopre che Parco della Vittoria, contrariamente a ciò che si pensa, è tra i terreni peggiori, perché per arrivarci devi superare le caselle Imprevisto e la casella In prigione!.