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Melissa Satta e gli sportivi nel mirino

Melissa Satta e gli sportivi nel mirino

Per i social se Matteo Berrettini non è più la promessa del tennis che avevamo intravisto, la colpa è solo e soltanto di Melissa Satta. Lei, che, dopo aver seppellito la carriera dell’ex marito, il calciatore Kevin Prince Boateng, potrebbe fare lo stesso con il dio greco del nostro tennis


L’hanno crocifissa al muro, Melissa Satta. Se Matteo Berrettini non è più la promessa del tennis che avevamo intravisto, la colpa è solo e soltanto sua. Lei, che, dopo aver seppellito la carriera dell’ex marito, il calciatore Kevin Prince Boateng, potrebbe fare lo stesso con il dio greco del nostro tennis. Sono arrivati a dirle che porta sfortuna ai suoi uomini. Quante ignobili cattiverie. Se si è accusati di essere la mantide degli sportivi, un contradditorio è dovuto. Glielo offre la (crudele) Francesca Fagnani, invitandola a Belve. L’ex velina, splendidi capelli lunghi dalla calda nuance castagne del Mugello («Io non vado mai dal parrucchiere», seelallero…) e sopracciglia scolpite da un Michelangelo della pinzetta, inforca lo sgabello. Ma al pubblico social tutto questo non basta e la condanna senza esitare: «È il vuoto cosmico», «Antipatica, sempre sulla difensiva, snob. Poi, a parte la velina cosa ha fatto?», «Montata», «Oca giuliva, materialista, manipolatrice», «Interessante quanto un bidone del vetro in una strada provinciale».E i soliti complottisti: «Si è autoinvitata, perché non si spiega la sua inutile presenza». Ma cosa avrà detto di così deleterio? Certo, ha rimarcato che Paola Ferrari non è un’amica, anzi «è una rosicona» (roba da spilloni nella bambolina), che Elisabetta Canalis è «di un’altra generazione» (qui siamo alla macumba). Infine ha toccato l’apice con Nicola Pietrangeli, che per noi signore agée resterà per sempre il dio del tennis. Il campione l’aveva difesa, ma lei lo ha liquidato: «Adesso sono tutti mister».


Melissa Satta e gli sportivi nel mirino
Melissa Satta
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Melissa Satta
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Melissa Satta
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Sì, nel calcio. Certo, non sono più gli anni ruggenti di Loredana Bertè e Björn Borg quando sesso e tennis erano voli a planare. Qui si va da un’inaugurazione di un torneo di golf a una sfilata di moda, ma i nostri sono tempi morti, si fa quel che si può. Comunque Melissa resta un immenso enigma. Davanti alla bionda giornalista dice: «Sono un capro espiatorio», neanche fosse il Malaussène di Daniel Pennac. Ma il vittimismo non vale. A Belve si va come a Wimbledon, per vincere. I set si sudano, eppure molti ce l’hanno fatta: Fabrizio Corona è stato portato dai social in processione, illuminato da migliaia di tweet, Arisa ha commosso, chiedendo scusa a Simona Ventura. E Patty Pravo ci ha finalmente confermato che l’immortalità esiste, dicendo: «Non mi sono mai rifatta niente, solo qualche iniezioncina».

La showgirl sarda («Un sardo che perde l’accento non può esistere», le rimproverano pure) invece non è riuscita a lasciare nulla. Qualche brandello di carne, un po’ di sangue, il rimmel colato per una furtiva lacrima, niente. O indossa una maschera di ferro più impenetrabile di quella del fratello segreto di Re Sole. Oppure davvero, sotto il vestito niente. Non vogliamo scoprirlo, ma sono gli stessi fan a dirglielo e senza giri di parole: «Eri il mio sogno proibito, ma dopo che ti ho visto a Belve mi si è ammosciato». Una verità sconvolgente. Melissa, questo è ’na smorzata. (Terry Marocco)

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