Rivivere la "belle epoque" ai Bagni di Lucca
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Rivivere la "belle epoque" ai Bagni di Lucca

Bagni di Lucca è un territorio generoso dove si respira ancora un passato glorioso e sembra di rivivere quella "belle époque" che ha scritto pagine di storie legate all'antico stabilimento termale e al suo casinò.

Qui le nobili famiglie lucchesi costruirono dimore accanto agli abitanti del posto : ville prive di recinti o muri di delimitazione perché a quel tempo si veniva a Bagno alla Villa, il centro più chic, per socializzare e le recinzioni che vediamo oggi di Villa Ducale o di Villa Ada e della Casa Bernardini furono costruite solo nel tardo ottocento.

Trascorrere del tempo a Bagni di Lucca era diventato per la nobiltà di tutta Europa uno status symbol a cui era impossibile sottrarsi; era un modo per esser considerati Vip nei vari campi nobiliare, politico, culturale o artistico.

In queste splendide ville furono ospitati uomini di stato, illustri poeti, altezze reali ed imperiali…

Lord Byron ad esempio soggiornò a Villa Buonvisi Webb, Shelley in Casa Bertini e non va dimenticato che Giacomo Puccini durante la sua permanenza a Villa Gamba Calderara, ispirato dal suono di un Carillon, compose il secondo atto della Turandot.

Ultimamente queste dimore hanno ospitato i nomi più celebri dei cantanti italiani fra cui anche Mina e Celentano.

Bagni di Lucca poteva quindi essere considerato il salotto buono di Lucca e tutto ebbe inizio nel lontanissimo 1308 con la Contessa Matilde, donna di buon cuore, che era sempre disponibile ad offrire un pasto e un bagno curativo alle terme di Bagni di Lucca a chi non si poteva permettere di pagarlo.

Ma come fare a sostenere queste spese ingenti senza gravare sulle tasse dei cittadini? Semplice: regolamentando e tassando il gioco che prima si svolgeva nelle osterie e nelle bische, e quindi clandestino, e spostandolo appunto alle terme. Nacque così il primo "modello" di casinò, grazie al quale la Contessa riuscì a risolvere con un'unica ed ingegnosa idea sia il problema di trovare le risorse per aiutare i più poveri, sia quello di tenere sotto controllo il proliferare del gioco d'azzardo.

Nel 1839 a Ponte a Serraglio nacque il Casinò dei giochi di Bagni di Lucca, sicuramente il primo "modello" di casinò del mondo, dove si giocava al Faraone, alla Reale, al Biribisso (l'antica roulette che nacque in epoca pre-napoleonica proprio qui). Memorabili le feste da ballo e le serate di gala.

Ogni singola pietra a Bagni di Lucca racconta, a chi sa ascoltarle, storie interessanti e, per vivere a pieno la bellezza di questo luogo, vi consiglio di visitare:

- La Chiesa Anglicana del 1840, la prima in Toscana per omaggiare la numerosa comunità inglese ed il cimitero monumentale Inglese del 1842.

- La bellissima biblioteca Fondazione Michelle de Montaigne che ha sede nella ex Chiesa inglese e dispone di un patrimonio librario di oltre 25.000 volumi.

- Il ponte alle catene del Nottolini a Fornoli, un gioiello di ingegneria, uno dei primi ponti sospesi costruiti in Italia e uno dei più antichi ponti in ferro ancora esistenti in Europa occidentale.

Proprio a Bagni di Lucca nel 1910 ebbe inizio il movimento scoutistico italiano su ispirazione di Sir Francis Vane coadiuvato dal maestro Remo Molinari. Questo gruppo di giovani esploratori, circa trenta persone, può essere considerato il primo gruppo di Boy Scout sorto in Italia.

Altra icona di Lucca è "Arte Barsanti" l'antica e premiata fabbrica, fondata nel 1900, prima a realizzare le celeberrime statuine di gesso alabastrino del presepe. Oggi azienda leader prosegue la tradizione artigianale, dalla colata di gesso in antichi stampi alla decorazione a pennello. Un vastissimo assortimento di personaggi da presepio, unici nel loro genere.

Per finire e godersi la spettacolare natura circostanze, imperdibile è la Riserva dell'Orrido di Botri.

Bagni di Lucca è il luogo perfetto dove venire a godersi la vita, un posto magico, scelto dai personaggi di tutto il mondo come "buen retiro" dove la forza e la bellezza della natura, insieme all'accoglienza festosa dei suoi cittadini, rigenerano corpo e mente.

Qui si respirano ancora oggi quelle atmosfere della Belle Epoque che ci conquistano ci fanno sognare e vivere meglio.

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Federico Minghi