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Sette case assurde da prendere in affitto

In una ex stazione ferroviaria, tra le dune, su un albero, a bordo di una chiatta. Sono le «Unique homes» di Belvilla, una selezione degli alloggi più insoliti d’Europa

Stanchi della solita camera d’albergo, giusto il letto, il bagno e la mattina dopo il buffet che, vista la pandemia, è stato abolito o non è più quel trionfo di pietanze di una volta? Stufi delle case altrui, che per quanto ben arredate, in posizioni pregiate o defilate, ricordano comunque il nostro vecchio appartamento? Come antidoto alla routine, c’è la possibilità di abitare l’assurdo, di prendere in affitto l’inconsueto. Di noleggiare l’improbabile per una notte o poco più.

Belvilla, specialista delle case vacanza, ha creato il catalogo «Unique homes», una selezione di alloggi sparsi in Europa la cui unicità confina in modo evidente con la bizzarria. Con lo strano ma vero. Con il non ci credo, ma provo a prenderci sonno.

Qualche esempio, a riprova che la fantasia, a volte, non sia all’altezza della realtà. In Belgio, tra le colline delle Fiandre orientali, ci si può addormentare in un mulino ristrutturato, con una storia vecchia oltre un secolo. Andato in disuso, è stato trasformato in un’abitazione dagli andamenti tondeggianti, puntando molto sulle trasparenze tra l’interno e l’esterno per godersi il panorama. Certo, il pane non lo si fa più lì, bisogna andarlo a prendere in negozio.

In alternativa, nella regione della Vallonia, ecco una casa sull’albero, che svetta a 2,5 metri dal suolo. Un sogno di bambini che si realizza da adulti. Per salire non occorre arrampicarsi: si usa una comoda scala, naturalmente in legno. Dentro c’è posto per due persone, si trovano persino una cucina e un bagno. Ma il pezzo forte è il centro benessere con vasca idromassaggio. Vale la pena di andarci solo per capire come abbiano fatto a organizzare il tutto.

Non troppo lontano, sulla costa olandese, sbuca dal terreno una villa protetta da una serie di dune. Non siamo nel deserto, tutt’altro, anzi la vegetazione è lussureggiante e capita di imbattersi persino in gruppetti di cervi, però l’impressione è di rifugiarsi in un’oasi dov’è la natura a dominare. Tra le comodità di serie, anche una sauna.

Nella Francia meridionale, si può abbandonare del tutto la terraferma e spendere una notte su una chiatta ormeggiata sul Canal du Midi (foto sotto), uno dei più antichi in Europa, costruito per volontà di Luigi XIV. L’imbarcazione era destinata a usi di carattere commerciale negli Anni Trenta, nel 2005 è stata ristrutturata e trasformata in una casa galleggiante. Può ospitare fino a sei ospiti in tre camere, mette pure a disposizione quattro biciclette per esplorare pedalando – molto meglio di nuotare – gli splendidi dintorni.

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La selezione è lunga, comprende 23 case in tutto (l’elenco completo è consultabile a questo sito), ma vale la pena citare ancora qualche opportunità per una vacanza fuori dall’ordinario. Come la villa con piscina nella Francia meridionale che, a guardarla da fuori, ricorda qualcosa di già visto. È lunga e stretta, non per un capriccio architettonico, quanto per un’esigenza funzionale. Era una stazione ferroviaria che risale a fine Ottocento (foto in apertura). Dove prima c’erano i binari, si trova una terrazza, però un piccolo pezzo delle rotaie è ancora visibile. Tranquilli, nessun treno passa più di lì. La ristrutturazione ha incluso la costruzione di una piscina riscaldata, per un bagno in tutte le stagioni.

E in Italia? La scelta è tra un trullo o una grotta. Il primo sorge naturalmente ad Alberobello, la patria di queste costruzioni di pietra bianca a forma di cono. La seconda, invece, è a Petrella Guidi, in provincia di Rimini, in Emilia-Romagna. Siamo in un borgo medievale dove il tempo sembra essere fermo a un’altra epoca. Quasi preistorica, per certi versi, sebbene questa grotta, parte di un antico castello, sia stata ristrutturata nel 2013. La parete è di roccia, comunque di luce ce n’è eccome (insomma resta a prova di claustrofobici), assieme a tutti i comfort contemporanei, dal bagno alla doccia, dalla tv alla cucina. Perché va bene una vacanza da esploratori avventurieri e alternativi, ma non per questo bisogna stare scomodi.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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