In vacanza nelle antiche dimore
Il castello neogotico di Bad Hönningen non lontano da Bonn.
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In vacanza nelle antiche dimore

Una villa costruita per un Papa o un castello di epoca medievale. Saloni decorati con opere d’arte, giardini chic abitati da cavalli. Soggiornare in una casa storica regala emozioni autentiche impossibili da vivere in hotel. E da oggi, su Airbnb, scoprirle e prenotarle online diventa ancora più facile.

Schivare l’eterno ritorno dell’identico, l’ovvio standard alberghiero: il letto più l’armadio, le coccole stracostose del minibar, il bagno con qualche scomoda deriva di design. Evitare la casa vacanza, che per quanto si sforzi di essere ricercata, finisce per propinare un sottofondo di stantio o almeno di consueto. Andare in vacanza in una dimora storica, ecco. In un’abitazione che conserva il ricordo e la sostanza di un passato mitico. Fare un salto all’indietro, anche per una o poche notti soltanto. Una fuga dal tempo in quest’estate surriscaldata. Le possibilità sono plurime, ai limiti dell’incredibile: soggiornare in una villa costruita per un Papa, esaltare i sensi tra opere d’arte e mobilio sontuoso, perdersi in un giardino reso eterno dalle pagine di un libro. Una prateria dolce, protetta dalle ombre degli alberi e lo sguardo curioso dei cavalli. In parallelo, non disdegnare agi contemporanei, perché c’è la torre medievale con accanto una grande piscina, la villa del 1870 che presto avrà una spa, la residenza ottocentesca con uno sfrecciante motoscafo a disposizione dei suoi ospiti.

La villa barocca di Sovicille (Siena) fu costruita per Papa Alessandro VII.

Sono alcune delle proposte raccontate in queste pagine e presenti nel catalogo di Airbnb, che ne raggruppa 20 mila in numerosi Paesi europei (soltanto in Italia sono 5 mila) e ha lanciato sulla sua piattaforma una categoria ad hoc, «Dimore storiche», per rendere più facile la ricerca di alloggi con addosso un bonus di cultura e tipicità, inclusi i trulli e i dammusi. Uno strumento, anche, per sfatare un mito: ci sono approdi dai costi siderali, però non mancano quelli dalle tariffe contenute. E se a volte il totale è da svenimento, ci si rianima subito scoprendo che alcune sistemazioni arrivano a ospitare anche 16 persone. Un’ottima occasione per ritrovarsi con gli amici o riunire la famiglia allargata in mete meno ovvie. O per attrarre visitatori stranieri: «La nuova categoria darà la possibilità ai viaggiatori di tutto il mondo di scoprire il ricco patrimonio culturale italiano, ma anche di promuovere la dispersione del turismo, considerato che oltre il 90 per cento delle dimore storiche presenti su Airbnb si trova in aree rurali o poco densamente popolate» sottolinea Giacomo Trovato, country manager di Airbnb Italia.

In verità, non si tratta di costruire un’avanguardia, ma di spingere su una tendenza: se si confronta il 2021 con il 2019, si scopre che in Europa le prenotazioni in questo segmento sono aumentate del 54 per cento. E che lungo lo Stivale, per il 70 per cento, sono fatte da stranieri. Tra le destinazioni più quotate e desiderate ci sono la Versilia, la campagna piemontese, la costa etrusca, accanto a grandi classici come il lago di Como.

La ricerca è una dimensione di lentezza, la riscoperta della contemplazione, come quella che scorre davanti dal finestrino di un treno. Proprio per questo motivo, Airbnb ha pensato a un concorso in collaborazione con Interrail, il mitico pass ferroviario europeo che permette trasbordi illimitati su rotaia e quest’anno celebra il mezzo secolo: candidandosi fino al 20 luglio sul sito Airbnb.com/airbnbheritagetour, è possibile aggiudicarsi il premio di un viaggio di 19 giorni, da fine agosto a metà settembre, che apre le porte a una serie di dimore storiche, tra cui una villa inglese e una italiana, un castello francese e uno tedesco, un maniero catalano. E chi non vince può comunque replicare l’idea, pure in scala ridotta: rivivere frammenti di Grand Tour, in luoghi dove abita l’autenticità di un altro tempo.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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