Coronavirus: come farsi rimborsare il biglietto aereo o del treno
(Ansa)
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Coronavirus: come farsi rimborsare il biglietto aereo o del treno

Sono decine di migliaia i biglietti ed i viaggi cancellati a causa dell'epidemia. Ma non sono sempre soldi persi. Ecco chi può avere un rimborso e come fare

In questi giorni di allarme sul Coronavirus in molti hanno deciso o sono stati costretti a non partire. Che si trattasse di una vacanza o di un viaggio per affari sono migliaia le persone che non sono partite. Persone che ora si chiedono se hanno diritto al rimborso del biglietto acquistato, ed in che termini.

Rimborsi per chi viaggia in Treno

Trenitalia ha disposto il rimborso integrale per qualsiasi viaggio e per qualsiasi tariffa (base o business) per tutti i clienti che abbiano comprato un biglietto fino al 23 febbraio compreso. Il rimborso avverrà tramite un bonus elettronico di pari importo, valido per un anno.
Italo ha disposto per i viaggiatori un rimborso sui biglietti acquistati fino 23 febbraio compreso ma anche per i viaggi che vanno dal 24 febbraio al primo marzo a patto che il viaggio aveva come località di partenza o arrivo una delle città del nord Italia, quelle al centro dell'epidemia.Il rimborso però va chiesto prima dell'orario della partenza. Il viaggiatore riceverà un voucher valido per altri biglietti da utilizzare entro il 31 luglio.

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Per chi invece ha scelto l'aereo come mezzo di trasporto le regole sono più complesse. Il sito Italia Rimborso, da sempre impegnato a tutelare i diritti dei viaggiatori, ha formulato un elenco di istruzioni da seguire

Rimborsi in aereo: Come rinunciare al volo

Qualora preferisca rinunciare al volo, il passeggero non può far altro che comunicare tale volontà direttamente alla compagnia aerea con la quale ha prenotato la tratta aerea. Dovrà farlo attraverso i contatti presenti all'interno del sito web della compagnia aerea stessa, oppure attraverso le APP del vettore, qualora quest'ultime prevedano comunicazioni bilaterali.
Rimborso biglietto aereo
Ad oggi, non essendo arrivata alcuna linea guida né dal Governo né tantomeno da parte di compagnie aeree o aeroporti, una rinuncia volontaria al volo non dà diritto al rimborso totale del costo del biglietto.

In caso di rinuncia volontaria al volo, appare altamente improbabile poter ottenere la compensazione pecuniaria che, com'è noto, è un risarcimento che spetta solo in presenza di responsabilità della compagnia aerea e non di circostanze eccezionali. La possibilità del contagio ci appare assolutamente una motivazione plausibile per la cancellazione di un volo.

In caso di rinuncia al volo prenotato sarà possibile richiedere soltanto alla compagnia aerea il rimborso delle tasse aeroportuali (sempre se non sia stato già effettuato il check in), che variano a seconda degli aeroporti interessati dalla tratta aerea. Non sembra, almeno per il momento, che ci possano essere altre strade da percorrere.

Per questa e per altre domande è possibile consultare la guida completa presente sul sito web ufficiale, cliccando qui.

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Andrea Soglio