YouTube Shorts arriva anche in Italia
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YouTube Shorts arriva anche in Italia

Dopo il lancio in altri paesi il nuovo formato di video brevi di YouTube è disponibile anche per gli utenti italiani

L'annuncio del nuovo formato di video brevi era stato fatto da YouTube lo scorso anno ma la sperimentazione non aveva riguardato il nostro paese. Ora YouTube Shorts approda anche alle nostre latitudini permettendo ai creator digitali di realizzare nuovi contenuti pensati principalmente per essere generati e fruiti con lo smartphone.

La versione beta sarà disponibile a partire dal 14 luglio e dopo essere stata accessibile in questa prima fase in 26 paesi, YouTube ha deciso di allargare la platea degli utilizzatori a oltre 100 nazioni del mondo includendo anche l'Italia.

Chiaramente il trend dei video brevi è cresciuto in modo esponenziale in questi ultimi anni, merito soprattutto del boom di TikTok e in parte anche delle Instagram Stories, ma YouTube rivendica la paternità di questa tipologia di contenuti ricordando che il primo video caricato sulla piattaforma dal fondatore Jawed Karim (nel 2005), durava appena 18 secondi.

Va detto che YouTube ha sicuramente una affinità maggiore con i video di maggiore durata, proprio nel tempo la lunghezza media dei video è decisamente aumentata, ma il servizio di Google non vuole perdere il treno di una modalità di racconto sempre più popolare specialmente tra i ragazzi più giovani.

Replicando in buona misura gli strumenti creativi già presenti su altri social, anche YouTube punta a rendere la creazione dei filmati brevi molto semplice e veloce. Tra gli effetti ci sono infatti la videocamera multi-segmento per unire più clip video, la possibilità di registrare con la musica, le impostazioni per il controllo della velocità e altro ancora.

A questo elenco YouTube ha deciso di introdurre anche nuove funzionalità come l'aggiunta di testo in punti specifici del video, la campionatura dell'audio di altri Shorts per eseguire dei remix, la sottotitolazione automatica, l'aggiunta di clip dalla galleria del telefono e gli immancabili filtri.

Interessanti gli accordi con le principali case discografiche internazionali per rendere accessibili milioni di brani musicali da aggiungere alle clip. In questo momento YouTube ha già stretto accordi con oltre 250 major tra cui Universal Music Group, Sony Music Entertainment e Sony Music Publishing, Warner Music Group.

Infine, tutt'altro che banale, è l'intenzione del colosso del web di remunerare i creator. Questo già accade con i video caricati sulla piattaforma e solo negli ultimi 3 anni YouTube ha elargito ai creativi oltre 30 miliardi di dollari, ma l'obiettivo è di estendere la formula anche per la produzione degli Shorts.

Proprio questo aspetto potrebbe spingere molti utenti a privilegiare YouTube rispetto ad altre piattaforme e spostare rapidamente una ampia fascia di pubblico che al momento si rivolge altrove.

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Mark Perna

Globtrotter e tech addicted

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