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Oppo Find N2 Flip, il pieghevole che mancava. È un top di gamma leggero e tascabile

Lo schermo esterno diventa davvero usabile, la batteria ha lunga durata e si ricarica velocemente, il comparto fotografico rivaleggia con i telefoni primi della classe. E il design è raffinato ed elegante

Finalmente, verrebbe da dire. Perché i telefoni pieghevoli, finora, hanno sempre scontato il peccato originale di essere un compromesso, una diminuzione rispetto ai top di gamma con lo schermo che non si chiude su sé stesso.

Vuoi la leggerezza e la compattezza? Allora devi giocare di apri e chiudi, perché il display esterno non sarà mai all’altezza di quello interno. Desideri che lo schermo esterno sia soddisfacente? Ti tocca portarti dietro un mattoncino. E poi la batteria si esaurisce in un baleno, ricaricarla richiede tempo, la fotocamera è okay ma nulla di eccezionale, niente di indimenticabile. Per non parlare del design: compattezza e leggerezza sembrano rivaleggiare, per ragioni peraltro piuttosto intuitive, con la galassia delle prestazioni.

Con il Find N2 Flip di Oppo, gli ostacoli appena raccontati sembrano sorpassati. È un prodotto foldable, dunque pocket (pesa appena 191 grammi), sottile (ha uno spessore di 7,45 millimetri), ma con numeri da primo della classe: per il display Amoled da 6,8 pollici, che mostra i contenuti nel formato cinematografico 21:9, ha una frequenza di aggiornamento a 120 Hz, la luminosità da faro della notte da 1.600 nit; per la fotocamera, che ha un sensore principale da 50 megapixel, firmato Sony, per scatti di qualità. Raddoppiati dalla collaborazione con Hasselblad, icona dell’eccellenza applicata all’immagine.

Ma le virtù sono altre, sono quelle che riconducono il prodotto nel territorio dei pieghevoli facendolo spiccare. Lo schermo esterno – non che ci volesse chissà quanto per pensarci, eppure nessuno finora si era spinto a tanto – è da 3,26 pollici. Grosso modo la metà di quello interno, abbastanza per poterci non fare tutto, però molte cose senza un continuo spalancare.

Si possono leggere fino a sei notifiche, rispondere ai messaggi e ovviamente a una chiamata, registrare una nota vocale, usarlo come mirino di taglia extra large per selfie e video supremi, perché realizzati con il sistema fotografico principale, proprio lì accanto al display.

La malizia potrebbe suggerire che si tratta di un espediente per allungare la carica della batteria, per desistere dallo svegliare il display maggiore. Ma poi si vanno a leggere le specifiche tecniche e si scopre che è da 4.300 mAh, una dotazione degnissima, di nuovo senza precedenti nella categoria.

La promessa è che si arriva a fine giornata, il concetto è al solito molto relativo perché dipende da tantissimi fattori, a cominciare dall’uso intensivo che si fa del dispositivo. Oppo, in ogni caso, ha tagliato i tempi necessari per resuscitare lo smartphone dal torpore. Bastano 23 minuti per riavere la metà dell’autonomia, meno di un’ora per riacquistarne l’interezza. Significa che è sufficiente un rapido passaggio dalla presa della corrente per poter andare avanti a lungo con video – quelli notturni in 4K sono ormai un consolidato vanto della casa cinese grazie a un processore grafico dedicato – oppure immagini.

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Chi preferisce la camera interna, per piegare il telefono a 90 gradi e dintorni e inquadrarsi tenendolo su una superficie piana (liturgia questa sdoganata dai flip) troverà nello schermo principale un’ottima fotocamera da 32 megapixel.

Find N2 Flip ha un’anima dura e delicata, gentile e robusta allo stesso tempo. È stato messo duramente alla prova, può resistere a oltre 400 mila piegature: significa che lo si può aprire e chiudere un centinaio di volte al giorno per dieci anni. Ora, sappiamo che i tassi di sostituzione di questi oggetti sono ben inferiori, quindi, anche se avete manie compulsive di giocarci senza sosta, è parecchio improbabile che sarete in grado di sfiancarlo.

La raffinatezza, oltre che nel design minimale e nella leggerezza, sta in tocchi di stile come i bordi in alluminio lucido, la cover in vetro resistente e allergico alle impronte, altro inestetismo che guasta e sciupa, che veste di una patina di sporcizia e incuria fin troppi telefoni.

Le colorazioni sono nero e lilla, pardon «astral black» e «moonlit purple», predicando una piena trasversalità nel pubblico di riferimento, dal mondo serioso e formale degli affari a quello più sdrammatizzato di uno stile di vita casual.

In Italia arriva a un prezzo coerente con quello che offre, non certo per tutte le tasche, ma allineato al trend dei foldable che non sono più una nicchia assoluta e inarrivabile, ma un’alternativa percorribile ai prodotti più premium.

Per averlo servono 1.200 euro, che includono varie campagne attive nelle settimane successive al lancio, da un buono Amazon di 100 euro a una garanzia aggiuntiva per la copertura di danni accidentali allo schermo. Ma la promozione più interessante è «Testa e resta», che consente di provarlo per 20 giorni e, alla fine del periodo, decidere se restituirlo oppure comprarlo al prezzo scontato di 1.000 euro. Un modo per sperimentare in prima persona se coincide con il proprio modo d’uso di uno smartphone, per verificare se un pieghevole con queste caratteristiche ha davvero raggiunto quella maturità che sembra suggerire.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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