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Tecnologia

HarmonyOS: Huawei entra sul mercato del sistema operativo

Il lancio del nuovo sistema operativo rappresenta un'alternativa al duopolio americano Apple-Google

Ufficialmente rilasciato in Cina e pronto ad arrivare anche in Italia con una serie di aggiornamenti previsti entro la fine dell'anno, HarmonyOS 2.0 è il nuovo sistema operativo di Huawei. Con questo software l'azienda cinese punta a diventare una vera alternativa sia ad Android, sia ad iOS. Sfida tutt'altro che banale e dagli esiti per nulla scontati.

Non sarà facile per il gigante asiatico, messo alle corde dal ban americano, tornare agli antichi fasti, ma l'arrivo del suo sistema operativo segna un punto di svolta importante. Ora Huawei vuole andare per la sua strada e vuole dimostrare di essere in grado di fornire una piattaforma solida e concreta non solo per i suoi dispositivi, ma potenzialmente anche altre aziende.

Al momento la possibilità che altre aziende possano e vogliano usare HarmonyOS come sistema operativo non è né dichiarato da Huawei né da altri player, ma questa ipotesi non solo è realistica ma potrebbe diventare un asset importante per i produttori cinesi che di fatto dominano il mercato degli smartphone e non solo.

«Tutti per uno, uno per tutti, per fare una citazione famosa. Viviamo in un mondo in cui tutto è smart e interconnesso, nessuno è un'isola – ha detto Richard Yu, Executive Director e CEO di Huawei Consumer Business Group –. L'arrivo del nostro HarmonyOS e il lancio di alcuni nuovi prodotti basati su questo sistema operativo rivoluzionario è un ulteriore passo avanti per offrire la migliore esperienza-utente possibile, orientata al futuro».

Il punto di forza e l'elemento distintivo di HarmonyOS è la facilità di controllo dei dispositivi come se fossero di fatto tutti parte di un unico sistema. Smartphone, tablet, televisori, auricolari, smartwatch e molti altri dispositivi IoT dialogano tra loro in modo semplice e intuitivo. È la filosofia dell'1+8+N, un cellulare come hub, un corollario di otto altre categorie di prodotti e un numero potenzialmente infinto di servizi.

L'utente ha a disposizione un pannello di controllo multi-dispositivo che permette di passare con un tocco contenuti e applicazioni da un oggetto a un altro. Se si sta vedendo un filmato sullo smartphone e si vuole continuare a vederlo sulla TV basta spostare il file sull'icona corrispondente.

Altro elemento innovativo è rappresentato dal Multi-device Task Center che permette alle app di funzionare su diversi dispositivi senza che siano installate singolarmente su ogni apparecchio. Tutte le funzioni e i servizi saranno disponibili quando e dove necessari senza avere duplicati.

Con la schermata Panoramica è possibile controllare e gestire tutte le attività in esecuzioni, passando un videogioco iniziato sul computer al tablet o al telefono cellulare, in tempo reale e in modo fluido e senza interruzioni.

HarmonyOS ha migliorato anche la fluidità delle operazioni di sistema del 42% rispetto a EMUI: uno smartphone con questo sistema operativo è in grado di mantenere velocità di lettura/scrittura simili a quelle di un telefono appena acquistato anche dopo 36 mesi di utilizzo anche quando la quantità di spazio per archiviazione disponibile sul dispositivo è ridotta. Inoltre HarmonyOS mantiene le app aperte in background in modo che le attività siano sempre disponibili esattamente così come nel momento in cui erano state interrotte.

A beneficiare del nuovo sistema operativo di Huawei saranno da subito il nuovo Watch3 e il tablet MatePad Pro disponibili a breve anche in Italia. Dal 2 giugno in Cina HarmonyOS viene reso disponibile anche su 16 dispositivi tra cui gli smartphone delle serie Mate 40, Mate 30 e P40 a cui seguiranno gli aggiornamenti anche per la serie P30, Nova 8 e M6. In Italia gli update automatici a questi ed altri prodotti Huawei arriveranno entro la fine dell'anno.

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Mark Perna

Globtrotter e tech addicted

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