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Cyber Security

Se cyber, una guerra in Ucraina potrebbe diventare globale in un secondo

La Rubrica - Cybersecurity Week

Di fronte alla possibilità di uno scontro armato con missili e carri armati in Ucraina perché dovremmo invece preoccuparci delle conseguenze di un conflitto cyber? Tutto sommato potrebbe essere meno cruento, in fondo sarebbe confinato oltre lo schermo, in un mondo in cui le armi non fanno “male”. Questo idea che gli armamenti digitali e gli attacchi informatici non sia in grado di produrre conseguenze drammatiche nel mondo reale è ancora tristemente diffusa nel grande pubblico.

Più volte anche da queste pagine ho parlato di casi in cui è stata sfiorata la tragedia per il sabotaggio di un acquedotto o nel caso di un attacco a un ospedale. Tuttavia, il più delle volte, dietro questo incidenti, non c’era un’organizzazione di tipo militare e comunque non si era in una situazione di aperto conflitto.

Emblematico è il caso dello scontro tra Iran e Israele fatto di sabotaggi a infrastrutture critiche, ma con obiettivi limitati. Viceversa un esempio di attacco su larga scala destinato a colpire target indifferenziati ha visto protagoniste proprio nel 2017 Russia e Ucraina. Si tratta del caso Not Petya, un malware che sfruttando una vulnerabilità dei sistemi Microsoft si diffondeva autonomamente. A metterlo in circolazione sembra fosse stato un gruppo di criminali informatici vicini al Cremlino. Il virus si diffuse rapidamente in tutto il mondo e fece vittime non soltanto in Ucraina, ma mise in ginocchio il più grande spedizioniere del mondo, la danese Maersk, la multinazionale farmaceutica Merck, che non aveva alcuna relazione con l’Ucraina e anche la società energetica russa Rosneft. Proviamo a immaginare cosa accadrebbe se un’aggressione come quest’ultima fosse indirizzata alle infrastrutture critiche: ospedali, reti elettrica, acquedotti e via dicendo. Le conseguenze sarebbero inimmaginabili e soprattutto globali. Questo è il vero dramma di un attacco cyber nel contesto di una guerra aperta: facilmente potrebbe sfuggire al controllo di chi lo ha lanciato e molto rapidamente una guerra locale potrebbe diventare globale.

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Alessandro Curioni