Pitti Uomo 103: moda superstyling polivalente e indispensabile, fatta per durare
Jan-Jan Van Essche
Tendenze

Pitti Uomo 103: moda superstyling polivalente e indispensabile, fatta per durare

«Super fashion timeless» è la definizione di stagione che accomuna le proposte della moda maschile riunite nella 103esima edizione di Pitti Uomo viste a Firenze negli spazi di Fortezza da Basso.

I brand e le aziende selezionate dal team di Pitti Immagine sono concordi nel proporre una nicchia di capi polivalenti e indispensabili, curati nel design, pronti per accompagnare con stile e funzionalità la quotidianità e allo stesso tempo durare nel guardaroba.

I cultori del pezzo sofisticato, di quello dall’anima green o dell’ultimo ritrovato tecnologico, possono spaziare fra proposte nate da matrici sartoriali, discendenze sportive, combinazioni high tech oppure dai tratti vintage, ma non nostalgici, che coniugano qualità e tradizione con le ultime tendenze di coolness metropolitana.

Al centro ci sono le inclinazioni delle culture underground, i pezzi utility e iper versatili dedicati ai nomadi e viaggiatori, gli abiti e la maglieria di nuova matrice artigianale, le infinite variazioni unisex del denim e dei mutuati dello sportswear.

Martine Rose

Martine Rose, stilista di origini anglo-giamaicane, è guest designer di questa stagione a Pitti Immagine Uomo con la sua omonima label che unisce libertà creativa a riflessioni di carattere sociale e culturale underground, capaci di influenzare la direzione del menswear contemporaneo. La sua indagine su proporzioni, silhouette, texture e tessuti inattesi, inseriti in un fluido riferimento ai suoi contesti subculturali, riesce a risvegliare il popolo della moda e farlo discutere.

Jan-Jan Van Essche, stilista belga, è l’altro designer project in calendario fra i principali eventi della kermesse fiorentina, portando la sua idea di ritorno alla semplicità e alla interpretazione del non genere ridefinito da culture lontane e da un mix fra occidente e oriente, quasi cristallizzati in una mistica (o profana, a seconda dei pensatori) essenzialità.

Flavio Briatore x Suns Board - capsule FB Privè

La voglia di rimodellare l'abito e ridurre il guardaroba all’essenziale per viaggiare leggeri o nel tempo libero (probabilmente sintetizzato all’interno di uno zaino o un borsone) è il nuovo progetto della capsule Suns FB privé, ideata dagli stilisti Paolo Muccifora e Lucia Blondi di Suns Board assieme al manager e imprenditore Flavio Briatore. Solo una quindicina e poco oltre di pezzi chiave (dall’abito, al tuxedo, il bomber, il pantalone e la giacca) che restano perfettamente in forma e stirati nonostante l’uso. Un guardaroba high tech ideale contemporaneo sempre pronto a mettersi a disposizione, di manifattura italiana e di matrice sartoriale. Ognuno dei capi di Zero Company (azienda capitanata dal ceo Pasquale Vendola che produce e distribuisce il brand Suns Boards) presenta un’innovativa chiusura che permette di racchiudere su sé stesso ogni singolo prodotto, ottimizzando spazi.

Nathan Falco Briatore, il figlio, ha anch’egli ideato una mini capsule NFB per il pubblico più giovane, firmata Suns Board, capi casual-street contrassegnati dal logo con due occhi di falco.

Chataeu Orlando

Guidato dall'artista e designer inglese Luke Edward Hall, il brand Chateau Orlando inaugura una serie di proposte che sfumano i confini tra la moda, il design di interni e l’arte pop e mitologica.

Richmond X

Il gruppo Arav lancia la nuova linea Richmond X, una interpretazione premium dello stile urbano contemporaneo: un cappotto iconico, la giubbotteria e i capispalla streetstyle sofisticato, i pantaloni casual, i capi sporty in eco pelle o neoprene e altri pezzi dal design minimale, ad un prezzo più accessibile della linea John Richmond.

1.0 Ecoalf

1.0 Ecoalf, premium line, prosegue il suo percorso di innovazione nella moda sofisticata di matrice sostenibile e circolare, esplorando la via dei mono filamenti, che si possono più facilmente riciclare. Lo stile e il design non risentono di questa mono cultura, anzi, tanto è vero che il prossimo negozio che supporterà il brand in Italia apre proprio a Milano, in uno dei quartieri principe del design qualitativo, brera e porta garibaldi, curato nell’estetica dall’architetto Patrizia Urquiola.

Cruna

È una coppia di giovani imprenditori di Vicenza, Alessandro Fasolo e Tommaso Pinotti, a firmare il successo di Cruna, marchio nato nel 2013 da un monoprodotto rigorosamente Made in Italy e a filiera corta: i pantaloni prodotti nei laboratori di zona.

Questo marchio autentico, definito «elevated casual» cosmopolita, ha ampliato il guardaroba ai capospalla, capi outdoor, giacche e maglieria, aggiungendo l’etichetta Studio per quei pezzi specifici per le performance e dalle alte qualità tecniche. Dalla stagione 2023 arriva anche la proposta per la donna, dalle medesime qualità come vestibilità confortevole e tessuti lavabili in lavatrice, circa 60 modelli versus i 100 da uomo, già in distribuzione nei 250 punti vendita nazionali.

Don The Fuller

Il rendez-vous con il denim di nuova generazione arriva con il marchio Don The Fuller, una rilettura dell’heritage e del savoir-faire all’insegna della contemporaneità in chiave green.

La denim couture dell’azienda siglata con il logo del pallino è fondata su una delle denim valley (quella abruzzese) che produce per i migliori marchi del lusso al mondo, un pool di super artigiani e imprenditori all’avanguardia su trattamenti e modalità di produzione sostenibile eppure tecnologica. Sono solo un esempio gli abiti in vellutato cotone finissaggio denim e il prezioso jeans cimosato giapponese oppure i capi in denima lavorazione marmorizzata con pietre o ‘macchiati’ direttamente con l’ozono.

Avant Toi

Ogni capo di Avant Toi è «one of a kind» poiché è pensato e realizzato come una vera e propria opera d’arte unica. L’ispirazione alla tradizione british lo ha destrutturato, colorato e, grazie ai materiali preziosi, reso confortevole come una seconda pelle.

Elisabetta Gregoraci x Juicy Couture

Pioniere della moda slounge, l’irriverente brand casual luxury di Los Angeles, Juicy Couture, fenomeno stilistico negli anni 2000 grazie all’iconica tuta in velluto indossata da celebrities come Paris Hilton e Jennifer Lopez, ritorna con la sua identità glamour a conquistare la nuova Gen Z. La testimonial d’eccezione a Pitti Uomo, è stata la modella, attrice e showgirl Elisabetta Gregoraci, a capo delle nuove generazioni di Juicy girls.

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Barbara Tassara