Metamorfosi genetica per i tessuti di abiti-design tecnologici e sostenibili
Milano Unica
Moda

Metamorfosi genetica per i tessuti di abiti-design tecnologici e sostenibili

Le tendenze di filati e stoffe per il 2022-2023, adattabili a corpo, oggetti e spazi.

Appena conclusi Pitti Immagine Filati 89esima edizione, il salone di riferimento per il mondo dei filati e della maglieria a livello internazionale, e Milano Unica alla 33esima edizione, punto di concentrazione del settore tessile e accessori dei produttori italiani ed europei, affiancati da Osservatori di Giappone e Corea, dopo due anni timidamente favorevoli registrati per la filatura italiana se si calcola in comprensiva la produzione di filati lanieri, cotonieri e linieri.

La chiusura del salone Pitti Filati ha registrato la presenza di oltre 1.700 buyer e operatori del settore (compresi francesi, tedeschi e statunitensi), un numero inferiore al normale per ovvie ragioni, ma consapevoli della qualità di proposte che resta altissima insieme alla adeguata partecipazione dei filatori più importanti che hanno elaborato con abilità e velocità le sfide eco-sostenibili e tecnologiche del momento.

La ricerca su filati e tessuti è in piena trasformazione e adattamento al periodo attuale che continua a essere caratterizzato da incertezza e cambiamento.

La moda, in generale, è proprio uno specchio di questa situazione, in bilico tra presente e futuro, tra status quo e ignoto, tra classico e avanguardia, anche per quanto riguarda le prossime tendenze per l'autunno/inverno 2022-2023, raccontate con il titolo appunto di Transformer da Angelo Figus e Nicola Miller.

Ci sono tre aspetti particolarmente significativi nelle modalità di fruizione del momento: la trasformazione del corpo, degli spazi e degli oggetti, tutti intesi a far vivere meglio il nuovo quotidiano.

Il corpo risponde al cambiamento quale strumento con cui fare esperienza della realtà e della attualità. Come la società da solida è diventata fluida, anche il corpo attraverso la sua rappresentazione nelle arti visive – e quindi anche nella moda - ha cambiato forma ed espressione.

Gli spazi, privati, pubblici, fisici, virtuali, si fondono con un'idea di moda architettonica e ambientale, in stretta simbiosi con il design di interni e oggetti anch'essi trasformisti e multifunzionali.

Con il terzo aspetto, ad intersecarli, ovvero la tecnologia e i device, affiancati sui duplici binari della reattività digitale e della attività fisica, con richiesta di aggiornamento similare ai capi di moda.

L'offerta dei filati e dei tessuti ha pertanto cercato di scattare una istantanea odierna di questa metamorfosi in divenire e mutevole, come del resto celebra il dna sempre aggiornato della moda stessa.

Mutano e cambieranno gli abiti da indossare, quasi un cambio genetico, che approccia il mondo dell'abbigliamento formale e deforma superfici e volumi, tanto da poter costruire giacche, cardigan e cappotti con una identità plasmabile a diventare altro.
Imponenti, o al contrario, aderenti come membrane elastiche che si drappeggiano sul corpo a modi seconda pelle, paragonabile alla muta degli animali e del corpo stesso, che perde peso o lo acquista in base allo stato d'animo e alla ridotta attività fisica.

I vestiti da ripensare sono ibridi e stratificati, appesi ai lembi umani e poi pronti a sbucciarsi o accorparsi fra di loro, sempre a portata di mano per uscire viceversa entrare dagli ambienti e dalle situazioni.

Drappeggi organici creano volumi funzionali di grande suggestione e differenti imbottiture rendono l'effetto scultoreo ed artistico del vestire contemporaneo.

Istintive e camaleontiche, le maglie muteranno colore in base alla temperatura corporea, creando disegni astratti, come succede nel passaggio dalla crisalide a farfalla, da gemma a fiore, da animale a uomo.

L'importanza della customizzazione come gesto di unicità è la chiave di volta di tutte le proposte, dove niente sarà uguale anche quando in serie, grazie a speciali e specifiche lavorazioni che permettono un ventaglio di possibilità sempre diverse.

Gli effetti del colore, delle stampe e dei ricami couture giocano su varie finezze, crudità e punti diversi di leggerezza e corposità.

Il filato, il tessuto e il capo finito si adattano così al cambiamento epocale del modo di lavorare, della nuova socialità virtuale, dei luoghi della vita che annullano o intersecano le distanze tra casa e ufficio, tra casa e sport, incontri, svago e negozi.

Ed entrano ancora più insistentemente nel comparto design e nel concetto di un lusso che ama prendersi cura del proprio ego e del proprio spazio, più privato e meno pubblico.

Architetture sensoriali, disegni e stampe esperienziali, risponderanno in maniera tempestiva ai cambiamenti di luce e temperatura, a seconda delle necessità; mentre tasche grandi e capienti permetteranno di riporre maniche e imbottiture o estensioni dello stesso capo.

I prodotti finiti dovranno essere sia eleganti che funzionali, flessibili e appropriati per la nuova vita, per potervici accomodare e rilassare all'interno, con i quali isolarsi o al contrario aprirsi agli altri.

Talora verrà ridotta al minimo la distinzione di uso tra abito e arredo, passando, ad esempio, dal ruolo di rivestimento caldo della poltrona a quello di maglia e viceversa, oppure, tramite bottoni e cerniere, mutare in qualcosa d'altro.

Il tutto a partire dal filato stesso, pezzo unico di creatività, matrice di un cambiamento anche inedito, nato dalle proteine del latte oppure dalle arance, dalle reti da pesca o dal riciclo della plastica.

La 33^ edizione di Milano Unica presenta invece il cambiamento del settore sottoforma di Magnifiche Passioni, sempre specificando alcuni trend per il prossimo autunno-inverno 2022/2023, focalizzandosi sui sentimenti più forti e diffusi che caratterizzano la contemporaneità a livello globale.

Il primo riflette sul miraggio della longevità e del benessere visti come aspirazione verso un'ideale di bellezza e di perfezione estetica e fisica ma anche di un ritorno alle origini e alla natura, contemplativa e botanica, sicuramente antispreco.

Passione e seduzione travolgono le eleganze discrete e i perbenismi borghesi si contaminano con il germe della trasgressione, con seducenti palcoscenici di lingerie preziose, di sete velatissime, di tessuti castigati eppure maliziosi, di trame che lasciano intravvedere la pelle nuda.

La voglia di feste, di famiglia e d'infanzia non tiene più conto delle coordinate geografiche e instaura nuove ritualità ricche e sontuose, fatte di velluti, broccati, lurex e oro.

Per ultima, la costantemente citata Tecnologia, che amiamo e anche abusiamo, per definire le distanze sociali, il modo di pensare e soprattutto di relazionarsi, rappresentata dalla finzione ed anche dalla capacità di evocare altri mondi virtualizzati, in assetto da trasformisti camouflage e tridimensionali.

L'azienda di maglieria e aguglieria Filpucci d'alta gamma vuol contribuire a far nascere una filiera italiana di fibre culturalmente appartenenti ad altri Paesi, come è già stato un caso il filone di lana nostrana, simile a quella shetland inglese, oppure quello di lana italiana più rustica rispetto a quella merino, e ancora con la comparsa degli allevamenti di alpaca sul territorio nazionale. Il brand ha creato la prima maglia in cashmere riciclato nel 2008 e oggi rifornisce marchi internazionali come Patagonia, All Saints, Pangaia, Everlane.

Filmar si concentra sul cotone egiziano e contribuisce allo sviluppo dell'iniziativa Cotton For Life che si prende carico e cura della formazione dei lavoratori, oltre a sostenere UNECE – Unite Nations Economic Commission For Europe – un progetto finanziato dall'Unione Europea per far sì che la filiera sia effettivamente tracciata.

Progetto 62, brand che fa capo a Colombo Industrie Tessili, a Lanificio Colombo, azienda storica fondata nel 1962 in provincia di Como, e a Lineapiù Italia, azienda leader nella produzione di filati di maglieria, combina cashmere o mohair con lurex o viscosa, dando vita ad effetti tridimensionali molto particolari pronti per interpretare ed esprimere nuove estetiche contemporanee.

Clerici Tessuto ha portato a Ideabiella, le sue collezioni Tex Homme e Larusmiani. Le stoffe Tex Homme si adattano a molteplici impieghi nel campo della moda maschile in linea con le tendenze attuali, da quelle più provocatorie e futuriste, alla ricerca di sostenibilità, come il capo spalla 100% in seta riciclata, giacche e pantaloni lavorati con fili di rafia, il cappotto Cosentino in spugna stampata.

Il marchio Larusmiani Tessuti amplia la gamma dei cotoni GOTS, le lane organiche miste al cotone, innovativi filati per cappotti di lana e bamboo, nuove membrane vintage anni Settanta con spalmature ad alte performance tecniche.

Lanificio F.lli Cerruti 1881, supportato da nuovi investimenti del fondo Njord Partners, annuncia il rilancio dell'azienda e porta nuovi macchinari e tecnologie altamente innovativi nello stabilimento produttivo, pronto a puntare verso mercati leader quali Cina, Giappone e Korea e strategici come il Nord America.

La collezione Everyday Joy combina sinergicamente tradizione ed eccezionalità, con tessuti divisi in tre macro filoni che rappresentano altrettanti stili di vita: Main, ITravel, Flow.

Il fil rouge che li lega è la proprietà stretch che enfatizza il lato divertente e giocoso del lusso formale (nuove flanelle dai motivi verticali e gessature interrotte che si influenzano a vicenda, fondi mossi e disegnature jacquard irregolari).

ITravel, icona del Lanificio, produce stoffe altamente performanti e versatili, in grado di resistere a differenti situazioni in ogni luogo e latitudine, anti-macchia e resistenti all'acqua.

La linea Flow segna una rivoluzione fluida e genderless, i cui materiali possono essere riutilizzati ed assumere nuova vita evitando gli sprechi.

Loro Piana, da sempre sinonimo di lusso senza compromessi, scompone e ricompone i suoi codici stilistici classici cominciando dalle nuance, soffuse e materiche, appena sussurrate, presentate in tinte unite e fantasie, con un ritorno di gessati e spigati, di over check e pied de poule reinterpretati in chiave contemporanea. Flessibile per natura, il jersey si plasma bene sugli in abiti, mentre le giacche casual in pura lana e gli avvolgenti cappotti in cashmere vengono rinnovati nell'aspetto e nei finissaggi. Completa la collezione un tessuto in lana Super 150's per camiceria, t-shirt e polo, dal peso leggerissimo e resa super sottile. Anche il tessuto iconico Tasmanian rinnova l'abito invernale, con costruzione a doppia catena, che rende il capo più consistente per affrontare freddi intensi.

In ultimo, la performance innovativa della membrana in grafene Clima System permette di catturare e distribuire il calore corporeo su tutto il capo.

Reda fa un ulteriore passo avanti verso la strada di un'innovazione sostenibile, proponendo tessuti di eccellente qualità, realizzati nel pieno rispetto dell'ambiente, sin dall'origine.

Impegnata sin dal 2004, è la prima azienda tessile italiana e, tra le prime al mondo, ad ottenere la certificazione B Corporation, il più avanzato standard a livello internazionale, volto a misurare gli impatti economici, ambientali e sociali delle aziende aderenti.

Il Gruppo Reda ha aderito da poco anche a Zqrx (ZQ Regenerative Index), piattaforma rivolta a persone, aziende ed organizzazioni che desiderano collaborare e monitorare le proprie prestazioni, valutare i propri punti di forza e, soprattutto, gli ambiti di miglioramento. I suoi tessuti più apprezzarti per la stagione sono quelli versatili alle occasioni d'uso, come i caldi e avvolgenti di Winter Edit, le capsule Back2Life, Made in Nature e #BeStretch, che uniscono performance elevate e rispetto per l'ambiente. Il pantalone vanta un'anima stretch e può essere comodamente lavato in lavatrice.

Da oltre 350 anni a oggi, nello storico stabilimento di Pratrivero, nel cuore del Piemonte, il lanificio Vitale Barberis Canonico realizza i migliori tessuti per confezionare gli abiti, oggi parte de Les Hénokiens, un club internazionale riservato alle aziende famigliari con almeno duecento anni di storia.

Dall'hub aziendale è nata una nuova linea di tessuti di lana dal nome Offlimits, una miscela della fibra naturale mescolata a fibre di ricerca e a polimeri riciclati. Le caratteristiche principali sono la sua tenacia e resistenza, l'elasticità di trama e il comfort nel movimento, indispensabili per spaziare le interpretazioni, dall'abito, alla giacca, all'outerwear. Si associano la Lana-Poliammide dalla eccezionale durabilità, adatta in versione cardata e pettinata, per i capi outerwear, i tessuti indemagliabili che anche in rottura di un filo che non permettono né la smagliatura né il disfacimento del tessuto, e il Cotone-Nylon dalla grande tenacia, ideale per la creazione di outerwear.

Clerici

The Woolmak Company lancia la piattaforma The Wool Lab Digital

The Woolmark Company celebra il 10° anniversario di The Wool Lab, la guida di fama mondiale per l'approvvigionamento di tessuti e filati in lana e lancia la sua nuova piattaforma digitale 'The Wool Lab Digital'

L'autorità globale sulla lana, fibra naturale per eccellenza e ingrediente principale nell'abbigliamento di lusso, consociata di Australian Wool Innovation, un'impresa no-profit di proprietà di oltre 60.000 allevatori di lana che investe in ricerca, sviluppo e marketing, torna a raccontarsi nel lab digitale disponibile sul sito Woolmark.com e propone una nuova modalità di connessione virtuale con tutta la filiera e i fornitori del settore.

«I cambiamenti di mercato imposti dalla pandemia globale, le limitazioni alle fiere e l'impossibilità di avere incontri di lavoro in presenza, ha fatto sì che The Woolmark Company dovesse reagire e trovare nuove strade per connettere e sostenere le partnership nell'ambito della filiera produttiva» dichiara Julie Davies, general manager Processing Innovation & Education Extension di The Woolmark Company.

«The Wool Lab Digital ora potrà fornire una nuova vetrina digitale per i fornitori di tessuti e di filati in lana e un servizio di ricerca di altissimo livello per designer e buyer, accessibile a tutti con una semplice registrazione che farà accedere a numerosi servizi, quali, ad esempio, le schede dei campioni prodotto e gli stili e tendenze in divenire».

I macro-trend che saranno accessibili dalla piattaforma sono in primis quelli dedicati al mondo del lavoro (workwear) in tutte le sue forme, dal formale al protettivo, comprese le uniformi utilizzate in officine e laboratori, dove la lana può giocare un ruolo importante grazie alle sue qualità ignifughe o di resistenza all'abrasione, garantendo però libertà nei movimenti.

A seguire il micro mondo del living, sia da indossare che di arredo, specializzato nella cura del benessere dell'individuo, di importanza vitale per le attività fisiche praticate indoor e le creazioni di un ambiente rasserenante, con coperte, tappeti, decor e accessori fatti a mano.

A chi è sempre in movimento, sia per lavoro che nel tempo libero, la sezione Casual e Active, risponde ai nuovi stili di vita che richiedono un abbigliamento multifunzionale fatto di abiti facili da indossare e da combinare tra loro, da stratificare perché leggeri sebbene performanti.

Infine, le proposte dedicate all'ibridazione e agli abiti self-made, con mix di stili, generi, culture ed etnie, al passo coi tempi e con focus principale sul settore denim e sportswear e con tutte le soluzioni inaspettate dei nuovi incubatori della moda.

Il gruppo Ermenegildo Zegna si quota in borsa

Lanificio Zegna

La famiglia Zegna annuncia l'entrata nella borsa di New York (NYSE) insieme a Investindustrial Acquisition Corp, con una partecipazione del 62% dell'entità risultante dalla fusione con Investindusrial Acquisition Corp., per un enterprise value iniziale atteso di $3.2 miliardi.

Il Gruppo Zegna, leader nell'abbigliamento maschile di lusso Made in Italy e proprietario di un proprio polo tessile e di maglieria, prosegue la sua espansione dopo l'acquisizione di Thom Browne, marchio iconico statunitense, e la partnership con Investindustrial finalizzata alla quotazione in borsa entro la fine dell'anno.

Il ceo del Gruppo, Ermenegildo "Gildo" Zegna ha così commentato: «Più di 111 anni fa, mio nonno e mio omonimo, fondò Zegna con la convinzione che l'attenzione all'ambiente, alla comunità e alle persone dovesse essere il fondamento nel creare i tessuti raffinati e un marchio di successo. Da allora, abbiamo seguito con orgoglio le sue orme per diventare un autentico Gruppo del lusso italiano nel mondo sinonimo di altissima qualità, creatività, innovazione, talento e tecnologia».

La scalata meticolosa e determinata ha avuto un successo costante e dallo scorso dicembre 2020, Zegna può contare su una solida presenza in 80 Paesi nel mondo attraverso 296 negozi diretti. La prima grande internazionalizzazione avviene nel 1991 quando diviene il primo brand di lusso maschile ad entrare nel mercato cinese, per un supporto al fatturato a tutt'oggi del 35% dei ricavi totali, nell'abbigliamento, negli accessori e nei tessuti.

L'altra grande mossa strategica e garanzia di autentica affidabilità è stato lo stesso primato stabile nel tempo sull'abbigliamento formale, attrattiva inalterata per le varie generazioni, anche quelle più giovani.

La dice lunga il fatto che alla guida oggi resta per una ampia quota di maggioranza la famiglia Zegna, fondamentale nell'expertise e nel sigillo di un nome che è legato tutt'uno alla alta qualità della materia prima, alla inappuntabile lavorazione di essa e alla brand awareness del marchio, una sorta di lasciapassare mondiale che si conquista a colpi di indovinata e costante rara imprenditorialità efficace, iconica e seduttiva al tempo stesso.

Andrea C. Bonomi, fondatore di Investindustrial e presidente dell'Industrial Advisory Board, ha dichiarato: «Per oltre trent'anni, Investindustrial ha investito e supportato marchi italiani sia in crescita che consolidati. Crediamo nella forza del Made in Italy, riconosciuto da sempre in tutto il mondo per qualità, artigianalità e innovazione. In Zegna abbiamo identificato un Gruppo che unisce anche una forte tradizione familiare e una posizione di leadership nella sostenibilità, uno dei pilastri della strategia di investimento di Investindustrial. Vogliamo supportare il Gruppo Zegna con un impegno di lungo termine e un investimento significativo per sostenere l'attuale espansione e la crescita della Società con l'obiettivo di portare l'eccezionale tradizione italiana a una base sempre più ampia di consumatori in tutto il mondo».

Negli anni, Zegna ha inoltre rafforzato la propria piattaforma laboratorio del tessile e della manifattura di lusso, interamente Made in Italy e unica nel suo genere, attraverso l'acquisizione di aziende Italiane, da ultimo la recente maggioranza, insieme al Gruppo Prada, nella Filati Biagioli Modesto S.p.A.

Questa piattaforma, insieme alle collezioni di pret-à-porter e all'offerta sartoriale su misura, rappresenta un vantaggio competitivo eccezionale perché oltre a fornire i tessuti e i materiali più raffinati agli stessi marchi del Gruppo, è il fornitore privilegiato di alcuni dei più famosi brand a livello mondiale. Nel circuito di proprietà orbitano storici marchi italiani maestri in diversi settori, dai filati serici di Tessitura Novara, ai tessuti creativi di Bonotto, il cappellificio Cervo di Biella, il maglificio Dondi e il lanificio Tessitura Ubertino.

Una società ben gestita con fondamentali solidi e un forte potenziale di crescita come Zegna, ha attirato anche partner di eccezione per l'operazione di quotazione in borsa, come UBS Investment Bank in qualità di exclusive financial advisor e PIPE Sullivan & Cromwell in qualità di legal advisor, del Gruppo.

Deutsche Bank, Goldman Sachs Bank Europe SE-Succursale Italiana, JP Morgan Securities Plc e Mediobanca agiscono in qualità di financial advisor di Investindustrial Acquisition Corp. Deutsche Bank, Goldman Sachs & Co.LLC e JP Morgan Securities Plc agiscono in qualità di co-lead placement agent del PIPE. Mediobanca ha fornito la fairness opinion al Consiglio di Amministrazione di Investindustrial Acquisition Corp. Chiomenti e Kirkland & Ellis agiscono come legal advisor di Investindustrial Acquisition Corp. Shearman & Sterling agisce come legal advisor dei placement agent.

Nomi altisonanti che ora guideranno la filiera verticalmente integrata, del creatore dei migliori tessuti di lana al mondo e partner preferito dei più esclusivi marchi del lusso internazionali, che si estende dagli allevamenti, alle manifatture tessili e ai siti produttivi e stilistici.

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Barbara Tassara