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Marco Morello
Tecnologia

Xiaomi Mi 9, che foto fa un sensore da 48 megapixel

Prova su strada dello smartphone che costa la metà dei top di gamma e promette immagini di qualità superiore

Del Mi 9 di Xiaomi vi avevamo già raccontato tutto in questo articolo durante il Mobile World Congress di Barcellona. Ne avevamo sottolineato i punti fondamentali: un comparto fotografico di primissimo livello, con un sensore principale da 48 megapixel, un prezzo più che ragionevole. Non low cost, non sarebbe veritiero definirlo così, ma comunque molto aggressivo: da 450 euro. Circa la metà del cartellino ufficiale degli ultimissimi top di gamma, a cominciare dal Huawei P30 Pro e il Samsung S10+. Con la promessa di fare foto straordinarie, persino migliori dell'iPhone XS Max. Non un azzardo ideato dal marketing, ma una laurea honoris causa conferita al dispositivo della casa cinese dagli specialisti di DxOMark, il punto di riferimento nel settore dell'imaging.

Promesse mantenute?

Volevamo metterlo alla prova sul campo, su strada, perciò lo abbiamo portato con noi in un viaggio a San Pietroburgo. I risultati li vedrete voi stessi nella galleria qui sotto, commentati uno per uno. Solo un'avvertenza metodologica, anzi due. La prima: le immagini sono state scattate in modalità automatica, lasciando che il telefono regolasse i livelli per conto suo, decidendo cosa fosse meglio fare di volta in volta. A questo serve (o dovrebbe servire) l'intelligenza artificiale di bordo. La seconda: questi non sono gli scatti migliori di tanti tentativi. Per complicargli le cose, per ogni scena che abbiamo deciso di immortalare, gli abbiamo dato una sola possibilità. Una soltanto.

Il verdetto

Come di sicuro avrete già capito, il verdetto è positivo. La tripla fotocamera ha fatto bene il suo dovere, catturando ricordi all'altezza di essere condivisi sui social network o tenuti in archivio. Sia in ambienti interni che esterni, sia con poca luce che con troppa. Il suo pregio principale, dunque, è il realismo: l'intelligenza artificiale fa, ma non strafà. Non esagera. Non abbellisce la scena con elementi che non ci sono, rischiando di caricarla troppo. Per aggiungere i filtri, c'è sempre tempo dopo.

Oltre le foto

In generale, il telefono ha dimostrato un'autonomia buona (con la batteria da 3.300 mAh sinceramente temevamo il fiato corto, siamo stati smentiti), una fluidità nell'uso priva di sbavature (ma il processore Snapdragon 855 di Qualcomm è una garanzia in tal senso) e un bonus di portabilità che non è cosa scontata, visto che i rivali aggiungono millimetri e grammi senza troppe remore. I 173 grammi del Mi 9 per uno spessore da 7,61 millimetri lo rendono un ottimo compagno di tasca. E un acquisto sensato per chi vuole tanto - non tutto, ma tanto - senza spendere troppo.

Le nostre foto scattate a San Pietroburgo

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Marco Morello
Qui siamo all'interno della celebre Chiesa sul sangue versato. La luce si concentra sul ritratto collocato su una delle cupole e lo smartphone rende giustizia al chiaroscuro, ai rapporti di forza delle ombre, che il progetto originale ha voluto ottenere.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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