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Tecnologia

WhatsApp non funziona: ecco quali sono le cause (in genere)

Server ko, problemi di connessione, cellulari non supportati: cosa accade (e cosa fare) quando l'applicazione non va

WhatsApp non va. Nessun segno di vita. Inchiodato, fermo, con il simbolo dell'orologino perennemente acceso o la rotellina della connessione che gira a vuoto. Che succede?

Le cause possono essere di varia natura e - chiariamolo subito - per alcune non esistono rimedi, se non aspettare. L’ultimo caso, quello che ieri ha portato a un blackout del servizio di oltre tre ore, paralizzando le chat di tutto il mondo, pare sia stato originato da un guasto ai server centrali. In altri casi c'è di mezzo un più banale problema di connessione, in altri ancora l'inghippo sta nel dispositivo utilizato, nella versione del software o nelle impostazioni di sistema.

Qui di seguito i 9 motivi che, di norma, impediscono a WhatsApp di funzionare correttamente:

• I server di whatsapp sono giù: che significa che il cervellone centrale sul quale transitano tutte le chat sono fuori uso, o down, per usare un termine mutato dall’inglese. In questo casi c’è poco da fare, se non attendere che i tecnici di WhatsApp risolvano il problema. I tempi sono variabili: si va dai pochi minuti alle ore.

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• La connessione è troppo lenta (o non funziona): fra i problemi più frequenti che portano allo stallo del servizio c’è di sicuro la connessione Internet. Succede, di norma, quando lo smartphone su cui è installato WhatsApp non ha campo o la rete non è sufficiente a garantire una connessione stabile. Il consiglio in questi casi è innanzitutto quello di disconnettere il telefono per qualche secondo (per farlo è sufficiente attivare e disattivare la modalità aereo), quindi provare a cambiare la modalità di ricezione dati, passando ad esempio dalle rete cellulare a quella Wi-Fi (o viceversa).

• Il credito telefonico è esaurito: banale a dirsi (ma nemmeno troppo). Se siete fuori da una rete WiFi, controllate di avere un credito residuo sul vonstro conto telefonico. Come tutte le applicazioni basate sull’invio e ricezione di dati, infatti, WhatsApp ha bisogno di un abbonamento dati o di una ricaricabile con credito sufficiente.

• Siete all’estero e non avete attivato il roaming: quando vi trovate fuori confine accertatevi di aver attivato il roaming (o un’opzione che abiliti la connessione Internet fuori dalla rete del proprio gestore). In caso contrario WhatsApp vi permetterà solo di scrivere (i messaggi resteranno in standby per essere inviati alla prima connessione disponibile) ma non di ricevere.

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• Il telefono non è più supportato: WhatsApp è diventato lo standard di fatto delle comunicazioni testuali grazie (anche) alla pluralità del suo supporto: il programmino acquisito nel 2014 da Facebook funziona infatti su tutte le piattaforme, a prescindere da marchi, loghi, sistemi operativi e via dicendo. Questo in teoria. Perché poi, in pratica, si scopre che non tutti i telefoni sono (o saranno) compatibili l'applicazione. Questione di costi. Per i gestori del servizio i dispositivi troppo vecchi (e quindi poco utilizzati) non meritano uno sviluppo ad hoc degli aggiornamenti.

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• WhatsApp non è aggiornato all’ultima versione: in alcuni casi, più sporadici, i problemi sono legati alla versione software installata. Quando WhatsApp non funziona, è lo stesso staff della chat a fornire il suggerimento, è sempre consigliabile aggiornare l’applicazione all’ultima release disponibile. Per togliersi qualsiasi dubbio si può disinstallare l'app e riscaricarla dallo store di pertinenza (App Store, Google Play, Windows Store).

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• Le impostazioni APN del gestore telefonico non sono corrette: il nome del punto di accesso Internet (più noto come APN) è l'indirizzo che il telefono usa per collegarsi a Internet. Per impostazione predefinita l'APN Internet viene impostata automaticamente alla prima configurazione del telefono. In alcuni casi, tuttavia, lo smartphone risulta avere un APN diverso del gestore telefonico che consente le connessioni non-HTTP come WhatsApp. In questo caso occorre entrare nelle impostazioni della rete cellulare (SIM) e verificare che il nome del protocollo sia coerente con quello del proprio operatore.

• Non è stato completato il processo di verifica iniziale: affinché WhatsApp possa funzionare è necessario attivare il servizio in fase iniziale fornendo il proprio numero di telefono e, successivamente, inserendo un codice di verifica a sei cifre. Va da sé che se la procedura non viene eseguita fino alla fine, il servizio non risulta abilitato e quindi funzionante.

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• Si sta cercando di attivare WhatsApp su un tablet senza connessione cellulare: WhatsApp è un servizio che per funzionare ha bisogno di una scheda SIM su cui appoggiarsi. Scaricare e avviare l’applicazione su un dispositivo che ne è sprovvisto, ad esempio un tablet solo Wi-Fi, è tempo sprecato.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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