Nvidia Shield TV 2017: metti un Android in salotto
Tecnologia

Nvidia Shield TV 2017: metti un Android in salotto

La nuova console serve a giocare ma anche a trasformare il televisore non connesso in una Smart TV. Costa meno di 230 euro

Leggi Nvidia e pensi alle schede grafiche per il computer. Vero, verissimo, solo che la produttrice delle cosiddette GPU, da un po’ di tempo, realizza anche dispositivi per l’intrattenimento domestico completi, come lo Shield Tablet e la prima generazione di Shield TV. Proprio quest’ultima è stata aggiornata a inizio 2017, sia nelle dimensioni che nelle funzionalità, per dare del filo da torcere al diretto rivale Apple TV.

C’è riuscita? Per il momento si e per un motivo principale: la Shield TV 2017 è un connubio perfetto tra una console di gioco di fascia media e un set-top-box di altissima qualità, che può riprodurre contenuti in 4K ed è pieno di modalità di fruizione differenti. Partiamo da un’evidenza: rispetto al modello precedente questo è più piccolo e sottile, tanto da stare nel palmo di una mano.

Android nell’anima

Alla base del software c’è Android in versione Nougat, che ai possessori di un dispositivo con lo stesso sistema operativo risulterà familiare gestire. Si possono infatti installare tutte le app del Play Store dotate di supporto al televisore: dai social network alle piattaforme di video streaming, meteo, notizie e tanto altro. Anzi, chi ha un account Google può facilmente sincronizzare i dati tra i gadget che usa, per ritrovare tutto aggiornato all’ultimo istante.

Smart home

La presenza di Android finirà con il trasformare lo Shield in un centro di controllo multimediale, grazie a un prossimo aggiornamento che introdurrà l’assistente di Google, simile ad Allo già al lavoro su smartphone (iPhone compreso). Con quest’ultimo la console potrà ricevere i comandi vocali e connettersi agli altri accessori IoT presenti in casa (videocamere, sensori e termostati come quelli di Nest), così da attivarli e controllarli in maniera semplice e diretta.

Hardware di potenza

Usare il box come una sorta di Smart TV si traduce nell’accesso a YouTube, Netflix, Infinity, il catalogo di Google Play Movies & TV, Kodi e tante altre piattaforme già presenti. Non manca la musica di Spotify, Deezer, Play Music e Tune In ma anche applicazioni per smanettoni, come ES File Explorer che fanno diventare lo Shield un hard disk intelligente a cui connettere chiavette da cui prelevare foto e video, anche da copiare in memoria. Insomma un media center per tutta la famiglia, che sa accontentare esigenze a 360 gradi.

A livello tecnico abbiamo un processore Nvidia Tegra X1 con 3 GB di RAM e 16 GB di spazio interno, il già citato supporto alla riproduzione 4K fino a 60fps con HDR, audio Dolby Atmos con DTS-X surround e una serie di porte di connettività: due USB 3.0, una gigabit ethernet e una HDMI.

Giocare e non solo

Di serie c’è il telecomando dotato di input per la voce (per i comandi basilari, poi servirà per Google Assistant) e soprattutto un gamepad che ha ricevuto lo stesso trattamento dimagrante della Shield TV, visto il corpo più sottile e una sensazione al tatto migliore. Se pensate che con la console ci si possa giocare solo ai titoli presenti sul Play Store, beh vi sbagliate. Purtroppo non sono tutti compatibili e magari il vostro preferito non lo vedrete mai nella versione Android ed è per questo che esiste GeForce Now.

Come su PC

Si tratta di una piattaforma dedicata che permette di giocare a titoli in versione PC, sfruttando la residenza di questi sui server di Nvidia e dunque senza scaricare nulla sulla console. Costa 9,99 euro al mese ed è una sorta di Netflix del videogioco. Attenzione però, perché quelli più recenti si pagano e per fruirne al meglio servono connessioni veloci e un collegamento diretto al cavo Ethernet.

Niente Wi-Fi

Con il solo Wi-Fi c’è il rischio di innervosirsi ben presto perché la latenza può diventare pesante e poco sopportabile. Sarà per questo che Nvidia in Italia non ha ricevuto il pregio che merita: fuori si parla di 4K mentre da noi c’è chi è fermo ai 2 mega (quando va bene). Il digital divide è ancora una piaga evidente.

Comprarla si, comprarla no

Se siete il tipo di utente che ricade nella categoria di cui sopra (niente fibra, connessione medio-lenta), allora lasciate perdere. È pur vero che i server di Nvidia scalano le prestazioni quando non vi è segnale sufficiente ma a sto punto meglio comprarsi una Xbox One S o una PS4 Slim ed essere sicuri di poter giocare quando si vuole anche con internet deficitario.

Certo, le app e i videogames del Play Store si scaricano sulla console e spesso non hanno bisogno della connessione, ma che senso ha portare sullo schermo ciò che si ha già sul cellulare? Qualcosa di migliore, anche concettualmente, esiste già e si chiama Nintendo Switch.

Smart TV non Smart

Diverso il discorso se la necessità è quella di potenziare un televisore non intelligente. Con la Shield 2017 posta al fianco, avrete tutto il catalogo dello scibile di YouTube e compagnia bella, così come di Infinity e simili (niente Premium e Sky per il momento). Qui basta un buon Wi-Fi per andare di streaming, così come accade già per il computer e il cellulare a casa. In questo caso il concorrente potrebbe essere il Chromecast di Google o la Fire TV di Amazon; vero ma quelli sono oggetti limitati che non offrono un catalogo così ampio come il set-top-box che abbiamo recensito.

Meglio di Apple TV: per adesso

Nel concreto servono 229 euro per portarsi a casa la confezione dotata di console, telecomando, gamepad e cavetti. Qualcosa in più della Apple TV di quarta generazione, che costa 179 euro nella versione da 32 GB. Si tratta di prodotti simili dal punto di vista concettuale ma estremamente diversi per il pubblico a cui si rivolgono e le tipologie di contenuti che offrono: fan della Mela e dell’App Store da un lato, androidiani (e non solo) dall’altro.

Differente pure la volontà di aprirsi al mondo esterno: su Apple TV manca il cavo HDMI, non ci sono uscite audio, nessuna espansione di memoria, risoluzione massima Full HD e assenza di integrazione con Siri. Uno a zero per Nvidia, almeno per il momento. La quinta generazione di Apple TV è dietro l’angolo.

I più letti

avatar-icon

Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

Read More