Verdena: mai uguali a se stessi - 5 ottimi motivi per amare "Enkadenz Vol. 1"
Dopo quattro anni un album illuminato dal trio più spiazzante del rock italiano: viaggio nel sound di una band che non riesce ad essere scontata
Enkadenz Vol. 1: i nostri brani preferiti
Il bello di approcciarsi a nuovo album dei Verdena è che non sai bene che cosa aspettarti: Wow, l'ultimo disco uscito nel 2011 era molto bello e, contro ogni previsione, aveva debuttato al secondo posto in classifica.
Dopo quattro anni di silenzio arriva Enkadenz Vol.1 che prima di ogni altra cosa è un album nel senso compiuto della parola. Un disco vero dove convivono le anime e le sonorità di una band che sa essere pop, ma anche corrosiva, distorta, a tratti epica. Hanno un muro di suono alle spalle i Verdena, sanno suonare e sono la cosa più lontana dagli stereotipi della discografia italiana. Solo per questo andrebbero sostenuti e ascoltati senza se e senza ma.
Se poi entriamo nel merito del disco, c'è tanto da ascoltare. Una quantità che è anche qualità. Per questo, a seguire, vi proponiamo cinque dei pezzi più rappresentataivi di Enkadenz Vol.1.
1) Un po' esageri
Come scrivere un pezzo rock accessibile potente senza nemmeno una banalità
2) Rilievo
Un'ipnosi rock che sui sviluppa in quasi sei minuti. Ritmica cadenzata su un wall of sound che avvolge e stupisce
3) Diluvio
Pianaoforte e batteria industrial: gli ingredienti di una ballad intensa ed ispirata
4) Alieni tra di noi
Psychedelic rock a tutto volume
5) Funeralus
Ancora una volta piano e batteria in primissimo piano. Tra psichedelia, Jeff Buckley e il prog rock. Per chiudere il disco in crescendo.