Vaio: c’è vita dopo Sony
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Tecnologia

Vaio: c’è vita dopo Sony

Arrivano i primi due portatili senza l’azienda madre. Ma è un déjà-vu

Lo scorso febbraio Sony aveva annunciato di voler uscire dal mercato dei portatili con la sua gamma Vaio. Nello stupore generale (il brand era qualitativamente tra i migliori sul mercato) il gruppo aveva affermato che il marchio Vaio avrebbe continuato la sua strada nell’informatica di consumo, ma senza il produttore giapponese. Un proseguimento che trova conferma oggi, con la disponibilità del Vaio Pro e Vaio Fit. Il brand, ora indipendente, sarà anche da solo ma di certo potrà contare su una folta schiera di fan acquisiti negli anni del lavoro con Sony.

Sarà per questo che i due prodotti venduti solo in Giappone e tramite lo store online di Sony , sono in realtà dei laptop lanciati giusto un anno fa e che trovano ora nuova luce con l’ufficialità del distaccamento dell’unità Vaio da Sony. Non si tratta quindi di due nuovi portatili ma della personalizzazione di quelli presentati a giugno del 2013 con cui condividono specifiche hardware e forme, tranne che la litografia del logo Sony sulla scocca.

Il Vaio Pro è un portatile che presenta due scelte per lo schermo: 11,6 pollici o 13,3 pollici con una RAM che può arrivare fino a 4 GB.  Il processore è un Intel Core i7 e a bordo c’è Windows 8.1 che, secondo l’azienda, può girare per 11,5 ore prima che la batteria si scarichi. Il Vaio Fit è più compatto (da qui il nome) ma con specifiche tecniche identiche al Pro. Entrambi presentano un display Full HD Triluminous, curiosamente una tecnologia utilizzata finora solo da Sony.

Il debutto di Vaio, seppur con due dispositivi già presenti sul mercato, rappresenta una sorta di test per verificare se il nome del brand ha conservato lo stesso appeal tra gli utenti. La livrea dei portatili rimanda infatti a quella dei Sony Vaio prodotti fino a qualche mese fa. Anche le componenti interne si rifanno a quelle prodotte dagli stessi partner del passato, per questo la qualità dei prodotti non cambierà di certo rispetto alle serie precedenti.

Più che altro bisognerà capire come una piccola società indipendente (circa 240 dipendenti ad oggi) potrà rispondere alle innumerevoli sfide del mercato. Anche se Sony ha scommesso su Vaio, investendo sull’azienda il 5% del valore totale, le scelte e le decisioni su politiche di produzione e di marketing sono totalmente estranee a quelle del gigante nipponico.

Una volta che i modelli da “riproporre”, senza logo e riferimenti a Sony, termineranno, allora Vaio dovrà mettersi al lavoro per produrre validi dispositivi, in grado di mantenere alto il nome del marchio, da sempre scelto da un pubblico esigente e attento sia al design che alle innovazioni tecniche.

 

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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