X Factor 9 Landlord
Ufficio Stampa
Televisione

X Factor 9, Landlord: "Ora facciamo il tifo per Giosada"

"Fedez? Col nostro giudice abbiamo avuto un ottimo rapporto", spiegano

Coesi, sorridenti e soddisfatti. Giusto lo sguardo tradisce un po’ di stanchezza. A poche ore dall’eliminazione dalla nona edizione di X Factor, i Landlord hanno già metabolizzato l’uscita, fatto quadrare il bilancio della loro partecipazione al talent di Sky Uno e sono proiettati sul futuro. Entusiasti è l’aggettivo che ti viene in mente guardandoli, seduti nel salottino dove affrontano le loro prime interviste after show. Ma, al netto del piccolo appunto polemico di Fedez contro la scenografia – che, ha spiegato piccato il giudice, nascondeva troppo la band riminese - cosa non ha funzionato nel loro percorso televisivo? Ecco cos’hanno risposto, raccontandosi in maniera corale, a Panorama.it

Ragazzi, togliamoci subito ogni dubbio: cos’è che non ha funzionato ieri sera?

Ha funzionato tutto: dovevano eliminare due concorrenti e due ne sono stati eliminati (dicono ridendo). Siamo contenti di essere usciti cantando Metal & Dust dei London Grammar: è stato il climax del nostro percorso, è il pezzo che più ci identifica. Credo che sia stato un messaggio importante, a livello d’identità discografica.

A proposito dei brani: in generale, non sono un po’ troppo sofisticate le assegnazioni fatte quest’anno dai giudici?

Non sono scelte sofisticate. Non a caso i pezzi più difficili, sono quelli che il pubblico ha poi maggiormente gradito. Forse la vera difficoltà è capire la cosa giusta per il cantante o la band.

Ovvero?

C’è poco tempo per conoscersi, per confrontarsi a livello umano o artistico. O si ha la fortuna di trovarsi e capirsi subito o si deve fare a piccoli passi. Nel nostro caso, la messa a fuoco è partita dalla seconda ed è stata pienamente realizzata solo alla quinta. Per gli Urban Stranger, ad esempio, è avvenuta da subito. È una questione di alchimia, non di preferenze del giudice.

A proposito, il rapporto con Fedez com’è stato?

Ottimo, ha sempre creduto moltissimo in noi. Pensiamo che abbia fatto le scelte giuste.

Il ricordo più bello della vostra esperienza ad X Factor?

La fine del primo live show, quando Alessandro Cattelan ha annunciato che avevamo passato la puntata: lì c’è stato un urlo liberatorio e un abbraccio con Fedez. Tutti vogliono arrivare in finale ma soprattutto nessuno vuole uscire alla prima puntata.

Da lunedì che succede ai Landlord?

Ricominciamo da dove avevamo interrotto: ci rimettiamo a lavorare al disco, per finirlo quanto prima e sfruttare l’onda lunga di questa esperienza.

In chiusura, domanda di rito: chi vorreste che vincesse la nona edizione?

Giosada. È davvero uno dei più bravi. Ma saremmo contenti anche se vincesse una band.

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