La disfida dei talk: cresce Giannini, sfonda il milione Floris

Il 16 settembre, quando tutto aveva avuto inizio, schierando Roberto Benigni e Romano Prodi, la nuova edizione di Ballarò aveva ottenuto 2,5 milioni e l’11,76% di share, facendo più del doppio degli spettatori di diMartedì, che si era fermato a 1,2 milioni.

Martedì scorso alla sesta puntata la situazione appariva già molto diversa: il programma ora condotto da Massimo Giannini, crollato a 1,363 milioni di spettatori, aveva un vantaggio di poco più di 300 mila ascolti rispetto a quello di Giovanni Floris, calato a 1 milione.

Così ieri il confronto chiave della serata del 28 ottobre era proprio quello tra il talk politico di Rai 3 e quello "sfidante" de La7, comunque destinati a lottare per le posizioni di retrovia, schierando, per la legge non scritta dell’imitazione speculare, il primo Maurizio Landini e il secondo Susanna Camusso.

Il menu di Ballarò prevedeva l’editoriale dell’ex vicedirettore de La Repubblica, le presenze di Maurizio Landini, Sandro Gozi, Giorgia Meloni, Marco Gay, Alessandro De Nicola, Andrea Orlando, Jeremy Rifkin e Claudio Lotito e i sondaggi di Alessandra Ghisleri. Il talk Rai ha portato a casa 1,508 milioni di spettatori e il 6,78% di share media.

DiMartedì, con Giovanni Floris alla conduzione, invece dopo la copertina di Maurizio Crozza, aveva i sondaggi di Nando Pagnoncelli e in studio Renato Brunetta, Anna Ascani, Vincenzo Visco, Corrado Augias, Antonio Polito, Amalia Signorelli e Susanna Camusso, registrando 1,015 milioni di spettatori e il 4,53% di share media.