Top Gear: che succede dopo la sospensione di Jeremy Clarkson
Televisione

Top Gear: che succede dopo la sospensione di Jeremy Clarkson

La Bbc ha chiuso il programma dopo l'ennesima intemperanza del presentatore. Ma non aveva fatto i conti con i fan...

Quando la BBC ha sospeso Top Gear, dopo che il suo conduttore Jeremy Clarkson era venuto alle mani con il produttore, tutto si aspettava tranne che la petizione Bring Back Clarkson su Change.org arrivasse alla soglia del milione di firme in pochi giorni, stabilendo un nuovo record. O che l'hashtag #bringbackclarkson continuasse a dominare su Twitter a sei giorni dall'epilogo della vicenda. E invece...

Che succede adesso. Allo stato attuale, ci sono due possibilità: Clarkson verrà sanzionato e perdonato, per tornare in onda con Top Gear nella prossima stagione, o passerà ad altra rete (più difficile). Quel che è certo è che la trasmissione tv sulle auto più seguita al mondo non morirà: 5 milioni di spettatori in media a settimana nella sola Gran Bretagna la mettono al sicuro anche dalle rigide policy di sicurezza sul lavoro della BBC (per non dire degli altri 350 milioni di spettatori sparsi nel mondo, Italia inclusa, e di un Emmy award). Infatti, come riportano i giornali inglesi, il direttore dell'emittente, Tony Hall, avrebbe già preso posizione minimizzando le responsabilità di Clarkson.

L'antefatto. Il conduttore del popolare show di auto la settimana scorsa avrebbe tirato un pugno a Oisin Tymon, produttore esecutivo del programma, reo di non essere riuscito a procurare un pasto caldo alla troupe di Top Gear di ritorno da una trasferta. Ma Clarkson ha minimizzato riferendosi a qualche spintone e dichiarando che non intende rimuginare su ciò che è successo. "Sono sicuro - ha detto - che siete stufi di questa storia quanto lo sono io”.

Ad essere stufo, c'è da giurarci, però dev'essere soprattutto il povero Tymon, finito in ospedale dopo il trattamento Clarkson e poi preso di mira dai fan del presentatore, che non gli perdonano la chiusura del programma a 3 puntate dalla fine e la defenestrazione del loro idolo. Chissà se gli inglesi hanno un'espressione per tradurre il detto italiano "cornuto e mazziato".

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Eugenio Spagnuolo