"Signore, ma come vi vestite?"
(Ufficio Stampa)
Televisione

"Signore, ma come vi vestite?"

Lanciata dal programma cult Ma come ti vesti?, Carla Gozzi è diventata una star per la sua graziosa cattiveria ma anche grazie alla parodia di Virginia Raffaele

“Il look delle star della tivù? Bocciato senza appello”. E’ categorico, ma sempre ironico, il giudizio di Carla Gozzi sui divi di casa nostra. Volto garbato e lingua tagliente di Ma come ti vesti? (su Real Time il mercoledì alle 21.10 la sesta serie), la style coach forma con Enzo Miccio la coppia di guru del fashion catodico più temuta e parodiata. La consacrazione definitiva? Con la strepitosa imitazione, subito cult sul web, realizzata da Virginia Raffaele e Ubaldo Pantani a Quelli che il calcio.

Carla, le fashioniste ti considerano un’icona di stile. E’ un’etichetta in cui ti riconosci?

Sono nella moda da tanti anni e respiro il fashion in tutte le pieghe. Ho cominciato da Max Mara, ho lavorato lì come front manager, poi ho collaborato con tantissimi stilisti. Ho uno stile mio, un’immagine che mi sono costruita negli anni. Lo sforzo, difficile e per niente immediato, è quello di utilizzare moda e vestiti come strumenti per acquisire uno stile e tirare fuori la propria personalità. Questo vale per tutti, anche per i personaggi famosi.

A proposito, avete mai pensato a una versione celebrities di Ma come ti vesti?

Ci ho pensato, ma non sarebbe adeguato al pubblico di Real Time, che è il canale delle persone normali, che s’immedesimano in quello che guardano. Eppure molte star avrebbero bisogno di consigli…non vedo look eleganti in tivù.

Tu ed Enzo Miccio siete due personaggi amatissimi. E’ difficile gestire l’effetto popolarità?

Guarda, non mi sono lasciata travolgere: c’è chi si fa stordire, ma io resto una persona normalissima. Rispetto a prima ho dovuto cambiare abitudini perché gli impegni si sono moltiplicati e ho poco tempo libero.

Il rapporto col pubblico com’è?

Molto easy. Quando vada a fare la spesa capita che la cassiera mi chieda un consiglio di stile o un colore che le può donare, oppure c’è bambina che mi tira la gonna mentre sono in giro col carrello. Come dicevamo qualche giorno fa con Enzo, è sempre un approccio carino: forse perché il pubblico che ci segue è fatto di persone semplici, che ci vedono come parte della loro famiglia.

La parodia a Quelli che il calcio vi ha reso ancora più celebri.

Hanno consacrato la nostra popolarità. Una domenica ero a casa con i miei cani, sul divano, e mi è arrivato un sms di un’amica che mi diceva. “Metti subito su Rai Due!”.

In Ma non ti vergogni? vi dipingono ancora più perfidi.

Ma è una caricatura divertente e piacevole. Non sono tra quelli che se la prendono per un’imitazione. E poi Virginia è geniale, una fuoriclasse. Abbiamo conosciuto lei e Pantani dietro le quinte, quando siamo stati ospiti del programma, e sono di una simpatia esilarante.

Facciamo la pagella delle meglio vestite in tivù.

La guardo da addetta ai lavori e non c’è molto buon gusto. Do un giudizio da professionista sugli outfit, ovviamente.

Lo stile della Ventura ti piace?

No.

La Hunziker?

Misurata e molto carina.

La Marcuzzi?

E’ bellissima e simpatica, ma cambia troppo spesso stilista e ha uno stile poco riconoscibile.

La D’Urso?

No, assolutamente.

Impietosa. Allora ha ragione la Raffaele a farti cattivella.

Bocciate senza appello (ride di gusto). Per non parlare degli uomini.

Nessuna che ti colpisca per l’eleganza?

La Regina Rania di Giordania, la più elegante del mondo, molto più di Kate Middleton. E’ sempre impeccabile e misurata.

Tra le italiane?

In Italia trovo che ci siano pochissime donne eleganti, nonostante la tradizione dello stile e dell’alta sartoria. Mi piace Bianca Brandolini d’Adda, la socialite, che ha un gusto innato ed è un’icona glamour.

E sul versante maschile?

Lapo Elkann ha un look originale e molto interessante. Si vede che c’è studio, armonia originalità.

Tornando al lavoro, c’è qualche novità nel tuo futuro televisivo?

Tra poco ricominciamo a registrare Shopping Night. Intanto lavoro su un mio progetto, un nuovo format che andrà in onda in autunno, sempre su Real Time. E’ molto carino e di grande utilità. Condurrò da sola, ma non posso dire altro per ora.

Chiudiamo con i Mai più senza, gran finale del vostro programma, per i lettori di Panorama.it

Per l’uomo, mai più senza pochette a taschino invece della cravatta, che col caldo irrigidisce. Attenzione all’orologio giusto per l’occasione giusta. E poi le scarpe: la brogue allacciata, perfetta per lavoro e cerimonie, e il mocassino nel tempo libero. Bandite ciabatte e infradito.

Must per la donna?

Il colore. Sia per le borse che per i sandali, rigorosamente ipercolorati. E poi i wrap dress, l’abito incrociato, che si presta a tutti i fisici anche dalla 44 in su.

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Francesco Canino